Memoria (liturgia)

Grado di celebrazione liturgica nel rito romano riformato dopo il Concilio Vaticano II

Una memoria è il termine che del Rito romano si usa per indicare quelle celebrazioni del santorale che hanno importanza liturgica minore che le feste e le solennità. Essa può essere obbligatoria, se da celebrare ogni anno a meno di essere impedita da una domenica o da una celebrazione di rango superiore, o facoltativa (ad libitum), se è lasciata ai celebranti la decisione se officiarla o meno.

Hanno il grado di memoria la maggior parte delle celebrazioni dei santi. La memoria non prevede né il canto del Gloria né del Credo, che sono esclusive delle feste e delle solennità la prima, la seconda delle solennità.

Le memorie si celebrano solo se non cade quello stesso giorno una celebrazione di importanza maggiore: all'uopo il Messale e i libri della Liturgia delle ore riportano all'inizio una tabella in cui si determina l'importanza relativa delle varie celebrazioni dell'anno liturgico, e la loro reciproca precedenza.

In particolare le memorie che cadono in Quaresima sono celebrate in tono ancora minore, per evitare di togliere forza alla stessa Quaresima, e sono dette commemorazioni: in tal caso si fa menzione del santo esclusivamente nella colletta.

Memorie nel Calendario romano generale

Hanno grado di memoria obbligatoria le seguenti ricorrenze liturgiche. Ad esse, a livello locale, si aggiungono le memorie proprie delle diocesi e delle congregazioni; in tali contesti, inoltre, alcune ricorrenze possono assumere il grado di festa o solennità, oppure venir celebrate in date differenti (in genere il giorno successivo) in caso di occorrenza permanente con ricorrenze locali di grado superiore o di precedente istituzione.

MeseGiornoCelebrazioneLetture
proprie
Colore
liturgico
Gennaio2Santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzenobianco
17Sant'Antonio abatebianco
21Sant'Agneserosso
24San Francesco di Salesbianco
26Santi Timoteo e Titobianco
28San Tommaso d'Aquinobianco
31San Giovanni Boscobianco
Febbraio5Sant'Agatarosso
6Santi Paolo Miki e compagnirosso
10Santa Scolasticabianco
14Santi Cirillo e Metodio[1]bianco
23San Policarporosso
Marzo7Sante Perpetua e Felicitarosso
Aprile7San Giovanni Battista de La Sallebianco
11Santo Stanislao di Cracoviarosso
29Santa Caterina da Siena[1]bianco
Maggio2Sant'Atanasio di Alessandriabianco
26San Filippo Neribianco
Lunedì dopo PentecosteMaria Madre della Chiesabianco
Giugno1San Giustinorosso
3Santi Carlo Lwanga e compagnirosso
5San Bonifaciorosso
11San Barnabarosso
13Sant'Antonio di Padovabianco
21San Luigi Gonzagabianco
28Sant'Ireneo di Lionerosso
Terzo sabato dopo PentecosteCuore Immacolato di Mariabianco
Luglio11San Benedetto[1]bianco
15San Bonaventura da Bagnoregiobianco
26Santi Gioacchino e Annabianco
29Santi Marta, Maria e Lazzaro di Betaniabianco
31Sant'Ignazio di Loyolabianco
Agosto1Sant'Alfonso Maria de' Liguoribianco
4San Giovanni Maria Vianneybianco
8San Domenico di Guzmánbianco
11Santa Chiara d'Assisibianco
14San Massimiliano Maria Kolberosso
20San Bernardo di Chiaravallebianco
21San Pio Xbianco
22Maria Reginabianco
27Santa Monicabianco
28Sant'Agostino d'Ipponabianco
29Martirio di Giovanni Battistarosso
Settembre3San Gregorio Magnobianco
13San Giovanni Crisostomobianco
15Beata Vergine Addoloratabianco
16Santi Cornelio e Ciprianorosso
20Santi Andrea Kim Taegon e Paolo Chong Hasang e compagnirosso
23San Pio da Pietrelcinabianco
27San Vincenzo de' Paolibianco
30San Girolamobianco
Ottobre1Santa Teresa di Lisieuxbianco
2Santi Angeli Custodibianco
4San Francesco d'Assisi[2]bianco
7Madonna del Rosariobianco
15Santa Teresa d'Avilabianco
17Sant'Ignazio di Antiochiarosso
Novembre4San Carlo Borromeobianco
10San Leone Magnobianco
11San Martino di Toursbianco
12San Giosafat Kuncewyczrosso
17Sant'Elisabetta d'Ungheriabianco
21Presentazione di Mariabianco
22Santa Ceciliarosso
24Sant'Andrea Dung-Lac e compagnirosso
Dicembre3San Francesco Saveriobianco
6San Nicolabianco
7Sant'Ambrogiobianco
13Santa Luciarosso
14San Giovanni della Crocebianco

La celebrazione eucaristica nelle memorie

Nei giorni in cui cada una memoria, nella celebrazione eucaristica si usano le orazioni liturgiche proprie del santo del quale si fa memoria.

La liturgia della parola è quella della feria, a meno che si faccia menzione esplicita del santo nella prima lettura o nel Vangelo: in tal caso si usano le letture riportate nel proprio dei santi o nel rispettivo comune[3].

La liturgia delle ore nelle memorie

Nella liturgia delle ore si deve prendere obbligatoriamente dal santorale la seconda lettura dell'Ufficio delle letture. Le altre parti solamente quando lo si indica esplicitamente.

In particolare, non si cambia mai la prima lettura dell'Ufficio delle letture: le rubriche del breviario prescrivono che si legga fedelmente quella della feria, a meno che non si stia celebrando una festa o una solennità.

Nelle Lodi mattutine e nei Vespri, nella maggioranza delle memorie si recitano i salmi della feria. Alcune memorie fanno eccezione. La lettura breve con il suo responsorio, l'antifona al cantico evangelico, le invocazioni e le intercessioni possono essere prese della feria o del comune, a meno che il santorale indichi testi propri.

Se una memoria ricorre durante il tempo di Quaresima può essere celebrata come "commemorazione"[4] nel modo seguente: dapprima si celebra l'intero ufficio previsto per la feria di Quaresima, poi si aggiungono alcune parti proprie del santo che si sta celebrando. Nell'ufficio delle letture, dopo la seconda lettura con il suo responsorio, si aggiunge la lettura agiografica propria con il suono responsorio e l'orazione del santo; nelle lodi mattutine e nei vespri, dopo l'orazione conclusiva, si aggiungono l'antifona e l'orazione propria.

Particolare memoria facoltativa nelle liturgia delle ore è quella di Santa Maria in Sabato.

Note

Voci correlate

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