Vincenzo Florio (senatore)
Vincenzo Florio (Bagnara Calabra, 4 aprile 1799 – Palermo, 11 settembre 1868) è stato un politico e imprenditore italiano, esponente della famiglia Florio e senatore del Regno d'Italia.
Vincenzo Florio | |
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Senatore del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 8 giugno 1864 – 11 settembre 1868 |
Legislatura | dalla VIII (nomina 13 marzo 1864) alla X |
Tipo nomina | Categoria: 21 |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Professione | Commerciante, Imprenditore, Banchiere, Armatore |
A lui sono intitolati lo scalo civile dell'Aeroporto di Trapani-Birgi ed il traghetto passeggeri Vincenzo Florio della compagnia di navigazione Tirrenia.
Biografia
Giovinezza
Nato nel 1799 da Paolo Florio e Giuseppina Saffiotti, sposa Giulia Portalupi con la quale ha tre figli: Angelina, Giuseppina e Ignazio, poi senatore. Trasferitosi pochi mesi dopo la nascita a Palermo dove il padre aprì una fiorente drogheria, Vincenzo Florio intraprese numerose iniziative industriali, tra cui nel 1832 la fondazione a Marsala delle Cantine Florio per la produzione del vino marsala, le tonnare di Favignana per la pesca e l'inscatolamento del tonno dal 1841, e l'acquisizione nello stesso anno della Fonderia Oretea.
Carriera imprenditoriale
Nel 1840 venne costituita a Palermo la Anglo-Sicilian Sulphur Company Limited, società tra il Florio e gli inglesi Benjamin Ingham e Agostino Porry per la produzione e la commercializzazione di acido solforico e derivati dello zolfo.
Fu anche banchiere dal 1845 (Banco Florio), ed entrò a far parte del consiglio di amministrazione della Banca Nazionale e nel 1861 fu presidente della sede di Palermo.
Con l'Ingham fondò nel 1840 la Società dei battelli a vapore siciliani, che nel 1841 varò il battello a vapore "Palermo" per la tratta Palermo-Napoli.
Durante la rivoluzione siciliana del 1848 era stato membro della Guardia Nazionale.
Nel 1862 fu firmata la convenzione tra il governo italiano e la Compagnia Florio navale per il servizio postale e commerciale per la Sicilia e la linea da e per Napoli. Dal 1863 al 1867 fu presidente della Camera di commercio di Palermo.
Ultimi anni e morte
Nel 1864 fu nominato senatore del Regno[1].
Morì quattro anni dopo ed è sepolto nella cappella di famiglia nel Cimitero di Santa Maria di Gesù a Palermo.
Onorificenze
Nella cultura di massa
Vincenzo Florio è il protagonista de I leoni di Sicilia, romanzo storico di Stefania Auci che ripercorre tutta la sua vita, dall'arrivo a Palermo insieme ai genitori ed allo zio nel 1799, fino alla morte nel 1868. Nel 2023 è protagonista della trasposizione televisiva del romanzo, diretta da Paolo Genovese e distribuita su Disney+, in cui è interpretato da Michele Riondino
Note
Bibliografia
- Luigi di Maggio, Pei solenni funerali del Cav. Vincenzo Florio, senatore del regno, celebrati in Palermo nella chiesa dei cappuccini il di 14 settembre 1868. Elogio funebre, Stabilimento Tipografico di Francesco Lao, Palermo 1868
- Simone Candela, FLORIO, Vincenzo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 48, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1997. URL consultato il 13 luglio 2014.
Voci correlate
Altri progetti
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Vincenzo Florio
Collegamenti esterni
- Florio, Vincenzo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- FLORIO, Vincenzo, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932.
- Florio, Vincenzo, in L'Unificazione, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2011.
- FLORIO Vincenzo, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 19107191 · BAV 495/109809 · LCCN (EN) n2006031083 |
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