Acetobacter aceti
L'Acetobacter aceti è un microrganismo acidofilo resistente perfino a pH 0.
Acetobacter | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Prokaryota |
Regno | Bacteria |
Phylum | Proteobacteria |
Classe | Alpha Proteobacteria |
Ordine | Rhodospirillales |
Famiglia | Acetobacteraceae |
Genere | Acetobacter |
Specie | Acetobacter aceti |
Nomenclatura binomiale | |
Acetobacter aceti (Pasteur 1864) Beijerinck 1898[1][2] |
È un batterio aerobio obbligato, Gram - negativo, mobile grazie alla presenza di flagelli peritrici in grado di tollerare una concentrazione di etanolo del 10% (è pertanto il maggior responsabile delle ossidazioni dei vini a basso grado alcolico). La temperatura ottimale è compresa tra 25 e 30 °C, il pH ideale tra 5,4 e 6,3. In natura occupa le nicchie ecologiche nelle quali si sviluppa alcol in seguito a fermentazione degli zuccheri, come fiori, frutti, favi di api, ma può essere rinvenuto anche nel suolo o nelle acque.Attualmente sono descritte 4 sottospecie di Acetobacter aceti:[3]
- Acetobacter aceti subsp. aceti
- Acetobacter aceti subsp. liquefaciens
- Acetobacter aceti subsp. orleanensis
- Acetobacter aceti subsp. xylinum
Impieghi industriali
Viene impiegato industrialmente per la produzione di aceto, sfruttando la sua capacità di convertire l'etanolo in acido acetico. Non possiede invece abilità fermentative.È un contaminante molto comune in tutti i processi di fermentazione industriale, ed è responsabile di decolorazione, intorbidamento e sviluppo di odori sgradevoli nelle birre.
Rischi tossicologici e ambientali
Pericolosità per l'uomo e gli animali
Acetobacter aceti non è considerato patogeno per l'uomo. È ubiquitario nell'ambiente e può quindi naturalmente entrare in contatto con il corpo umano, ma la sua temperatura ottimale e il suo pH ottimale sono inferiori a quelli riscontrati normalmente sugli esseri umani. Grazie al fatto che necessita di zuccheri in fermentazione per sopravvivere non è associato alla normale microflora umana.Non vi sono casi conosciuti di patologie provocate da Acetobacter aceti, né di produzione di tossine pericolose per l'uomo o per gli animali.
Pericolosità per le piante
È stato segnalato (insieme a Erwinia herbicola, Gluconobacter oxydans e altri batteri) come responsabile del pink disease su ananas.[4][5]La malattia è caratterizzata da decolorazione del frutto che tende successivamente a diventare brunastro in seguito a lavorazione e conservazione.
È inoltre coinvolto in marciumi di mele e pere, nelle quali causa imbrunimenti di varia intensità.[6]
Note
Altri progetti
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