Adolfo Scilingo

militare argentino

Adolfo Scilingo (Bahía Blanca, 28 luglio 1947) è un militare argentino, già ufficiale della marina militare argentina.

Biografia

I voli della morte

Scilingo ebbe grande notorietà per essere stato il primo ad aver confessato pubblicamente i crimini della dittatura militare argentina in un colloquio-intervista con il giornalista Horacio Verbitsky[1]. La serie di confessioni pubbliche, inaugurate da Scilingo, sono chiamate collettivamente Effetto Scilingo. Scilingo confessò la propria partecipazione ad almeno due voli della morte, dei quali, nonostante i molti sospetti, non esisteva alcuna prova prima di tale confessione.

Condanna

In una prigione spagnola sta scontando trenta anni di carcere (limite legalmente applicabile in Spagna, sebbene sia stato condannato a 640 anni[2]) dopo essere stato condannato il 19 aprile 2005 per crimini contro l'umanità. La corte lo giudicò colpevole per essere stato a bordo di un aereo della Prefettura Navale da cui furono gettati nell'Oceano Atlantico 30 dissidenti politici, nudi e sedati con farmaci, durante la Dittatura della Giunta Militare (1976-1983).

Perseguimento dei crimini contro l'umanità sudamericani in Spagna

Il caso, dibattuto in Spagna, è il primo utilizzo notevole della nuova legislazione spagnola, secondo la quale persone colpevoli di crimini efferati possono essere giudicate anche se i crimini di cui sono sospettati vengono commessi all'estero[3]. La confessione di Scilingo convinse gli argentini residenti in Spagna a portare prove a suo carico. Motivazioni analoghe indussero i cittadini cileni residenti in Spagna a portare alla magistratura spagnola prove a carico del dittatore Augusto Pinochet, che venne in seguito arrestato in Gran Bretagna su richiesta del giudice Baltasar Garzón.

Note

Voci correlate