Alter ego

locuzione latina
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La locuzione latina alter ego («un altro io») indica un sostituto di una persona, autorizzato ad agire per conto e in rappresentanza di costei, facendone le veci,[1] oppure un altro , una seconda personalità all'interno di una stessa persona, con caratteristiche nettamente distinte dalla prima.[2]

Due espressioni contrapposte di uno stesso volto, in una rappresentazione artistica del significato di alter ego

Nel diritto e nella storia

Un alter ego è dotato di un complesso di prerogative e poteri che discendono da una carica superiore e che gli sono conferiti attraverso un istituto giuridico di affidamento: si parla in questi casi di luogotenenza. L'istituto, che conta molti esempi in passato, poteva prevedere anche l'affidamento parziale o totale dei poteri del monarca in capo a una persona di fiducia:[3] tali poteri erano in genere da esercitarsi su un territorio circoscritto (alter ego del re). Se i poteri potevano essere esercitati sull'intero regno si parlava di luogotenenza del regno. Ad esempio, storicamente l'intendente di Capitanata aveva un alter-ego, chiamato proprio così, cioè un sottintendente per il Tavoliere di Puglia.

Nella letteratura

In letteratura, oltre ad esempi celebri come quello del dottor Jekyll e il signor Hyde, il termine si usa per qualificare un personaggio di un'opera che è psicologicamente analogo all'autore e le cui azioni o pensieri rappresentano quelli dell'autore stesso.[4] A volte con lo stesso termine si qualifica anche il migliore amico di un altro personaggio, spesso del protagonista, o ancora un personaggio avverso al protagonista ma con caratteristiche che lo rendono simile a lui.

Nei fumetti e nei manga

Il termine e il concetto compaiono frequentemente nei prodotti della cultura di massa (narrativa di genere e letteratura di consumo, ma anche fumetti e cartoni animati), per indicare l'identità segreta di un supereroe, o giustiziere. Sono inoltre molto diffusi nei manga giapponesi, nei quali sono rappresentati personaggi con due personalità contrarie definite con il termine yandere o tsundere.

Usi erronei

alter EGO!: graffito a Torino

Si considerino i seguenti titoli di libri e articoli:

O analogamente si considerino le espressioni come: questo o quel politico è l'alter ego di un suo omologo straniero.

Tali usi, che vanno sempre più diffondendosi sia in campo letterario sia nel linguaggio comune, sono sbagliati: per rendere l'idea, Terenzio è stato un altro Menandro, cioè un secondo, un nuovo Menandro, o il Menandro latino, ma non l'alter ego di Menandro.

Note

Voci correlate

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