Apollodoro di Seleucia
Apollodoro di Seleucia, citato anche come Apollodoro di Seleucia sul Tigri (in greco antico: Ἀπολλόδωρος?, Apollódoros; II secolo a.C. – ...), è stato un filosofo greco antico stoico.
Pensiero e opere
Vissuto intorno al 150 a.C., fu allievo di Diogene di Seleucia. [1] Fu autore di numerosi manuali (εἰσαγωγαί) sullo stoicismo, tra cui uno sull'etica e uno sulla fisica frequentemente citati da Diogene Laerzio[2].
Apollodoro è noto per aver definito il cinismo «la via breve per la virtù»[2] e potrebbe essere stato il primo stoico dopo l'epoca di Zenone a tentare una conciliazione sistematica dello stoicismo con il cinismo. La lunga descrizione del cinismo fatta da Diogene Laerzio[3], presentata dal punto di vista stoico, potrebbe derivare da Apollodoro [4] ed è possibile che fosse il primo stoico a proporre una "linea" di successione cinica da Socrate a Zenone [5].
Il suo libro sulla fisica era ben noto nell'antichità: è riportato varie volte negli scritti di Diogene Laerzio e lo stoico Teone di Alessandria ne scrisse un commento nel I secolo d.C.
Note
Bibliografia
- Fonti secondarie
- AA. VV., Stoici antichi, Utet Libri, 2013 passim
- (EN) William Smith (a cura di), Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1870.
- E. Zeller, Philos. d. Griech., 3ª ed., III, I, p. 47, n. 1
- Von Arnim, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. class. Altertumswiss., I, col. 2894 seg.
Collegamenti esterni
- Apollodòro di Seleucia sul Tigri, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Guido Calogero, APOLLODORO di Seleucia sul Tigri, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929.
- Apollodoro di Seleucia sul Tigri, in Dizionario di filosofia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009.
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