Bruzzano Zeffirio

comune italiano

Bruzzano Zeffirio (Bruzzànu in calabrese[3]) è un comune italiano di 1 024 abitanti[1] della città metropolitana di Reggio Calabria in Calabria.

Bruzzano Zeffirio
comune
Bruzzano Zeffirio – Stemma
Bruzzano Zeffirio – Bandiera
Bruzzano Zeffirio – Veduta
Bruzzano Zeffirio – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Calabria
Città metropolitana Reggio Calabria
Amministrazione
SindacoGiuseppe Antonio Cuzzola (lista civica) dal 22-9-2020
Territorio
Coordinate38°01′N 16°05′E
Altitudine82 m s.l.m.
Superficie20,74 km²
Abitanti1 024[1] (31-1-2024)
Densità49,37 ab./km²
Comuni confinantiAfrico, Brancaleone, Ferruzzano, Sant'Agata del Bianco, Staiti
Altre informazioni
Cod. postale89030
Prefisso0964
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT080015
Cod. catastaleB234
TargaRC
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Nome abitantibruzzaniti
PatronoMadonna della Catena
Giorno festivoprima domenica di settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bruzzano Zeffirio
Bruzzano Zeffirio
Bruzzano Zeffirio – Mappa
Bruzzano Zeffirio – Mappa
Posizione del comune di Bruzzano Zeffirio all'interno della città metropolitana di Reggio Calabria
Sito istituzionale

Geografia fisica

Il centro abitato sorge a 82 metri s.l.m. e si sviluppa alla sinistra della fiumara Torno, conosciuta anche come fiumara di Bruzzano. Il territorio è bagnato dal mar Ionio nella frazione Marinella e nella parte più alta si trova alle pendici dell'Aspromonte. Il territorio è compreso nel Parco nazionale d'Aspromonte.

Origini del nome

Il nome deriva dal promontorio Bruzio (Bruzzano) o dai Bruzi nonché dal vento gentile detto "Zefiro" che allieta il clima della zona e che portò i greci a sbarcare a capo Bruzzano.[4] Il nome di Bruzzano , nell'antichità era Bursana, questo riportano i cartografi arabi. Il Castello fu fondato dalle truppe dell'imperatore Niceforo Foca il vecchio presumibilmente nel nono secolo. Il nome armeno di Bruzzano era BUr sa nan , letteralmente in armeno medioevale tutto è profumato.

Storia

Bruzzano ha origine antichissima. Secondo una tesi fu fondata da coloni greci. Quando, per il crescere della popolazione e della civiltà, il luogo divenne angusto da non poterli più contenere e sfamare, gli eredi dei coloni si divisero: una parte penetrò nell'interno e fondò Bruzzano, e una parte si spostò lungo il litorale e fondò prima Locri Zefiria da collocarsi nell'odierna contrada Palazzi in agro di Bianco e, successivamente, Locri Epizefirii.

Fu danneggiato dal grande sisma del 1783, da quello del 1905 e, infine, da quello del 1908. Dopo quest'ultimo sisma il paese, ormai ridotto in macerie, fu ricostruito a valle secondo un moderno schema a pianta ortogonale.

Simboli

Lo stemma è stato riconosciuto con DCG dell'8 marzo 1934.[5]

«D'azzurro, terrazzato di verde, al sauro corrente, rivolto, sostenente sul dorso una torre aperta e merlata di tre pezzi al naturale. Ornamenti esteriori di Comune»

Il gonfalone è un drappo di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse

Bruzzano si caratterizza per la presenza di moltissime acque sorgive come ad esempio le piccole terme di San Phantino e l'acqua Munda che, rinomata per le sue proprietà organolettiche, sgorga ai piedi della frazione Motticella.

Situato a quota 139 metri s.l.m., sulla sommità della "Rocca Armenia", in località Bruzzano Vecchia sorge il castello di Bruzzano Zeffirio o "castello d'Armenia". Il castello, ormai allo stato di rudere, fu edificato tra la fine del X e gli inizi dell'XI secolo e nel 925 divenne quartier generale dei Saraceni. In seguito fu feudo di Giovanni De Brayda dal 1270 al 1305, di proprietà del Marchese di Busca dal 1305 al 1328, dei Marchesi Ruffo dal 1328 al 1456, dei Marullo dal 1456 al 1550, dei Danotto dal 1550 al 1563, degli Aragona de Ajerbe dal 1563 al 1597, degli Stayti nel 1597 e dei Carafa di Roccella fino al 1806.

Fu danneggiato dal sisma del 1783 e ridotto a rudere dai sismi del 1905 e 1908. Numerosi rimaneggiamenti, aggiunte e stratificazioni sono stati effettuati nei periodi storici che si succedettero dal medioevo fino ai primi dell'Ottocento. Il castello di Bruzzano, presenta una tipologia architettonica tipica del territorio e dei periodi storici in cui le varie parti furono costruite. La Rocca Armenia si presenta come un monolite di arenaria locale compatta. Posta a quota 115 metri s.l.m., con una sommità piana, dove sono evidenti i ruderi, a 139 metri s.l.m. Tale rupe fortificata presenta quindi un dislivello di circa 25 metri rispetto ai ruderi dell'abitato di Bruzzano Vecchia ai piedi della stessa rupe.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[6]

Tradizioni e folclore

La Madonna della Catena

Si racconta che venne ritrovata all'interno di una cassa sulla spiaggia del Promontorio Capo Bruzzano dalla locale marineria e dai pescatori di Ferruzzano. La statua in alabastro, rappresentante la Madonna con in braccio il Bambino ed un moretto incatenato ai suoi piedi, venne caricata alla volta del paese su un carro trainato dai buoi, che, al confine tra Bruzzano e Ferruzzano, si fermarono e non vollero proseguire oltre: da questo si dedusse la volontà di Maria di costruire in quel luogo una chiesa in suo onore.

Cultura

Istruzione

A seguito del Piano di razionalizzazione della rete scolastica nel Comune sussistono le seguenti istituzioni scolastiche: istituto comprensivo "Brancaleone-Africo".

Economia

Infrastrutture e trasporti

Il comune è attraversato dalla Strada statale 106 Jonica.

Amministrazione

PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
6 luglio 198824 aprile 1990Domenico SpinellaPartito Socialista ItalianoSindaco[7]
24 aprile 199018 agosto 1990Domenico ManninoCommissario prefettizio[8]
3 settembre 199030 giugno 1992Domenico CuzzolaPartito Socialista ItalianoSindaco[9]
30 giugno 199224 luglio 1992Stefania CaraccioloCommissario prefettizio[10]
24 luglio 19921 dicembre 1993Maria Stefania CaraccioloCommissario straordinario[11]
1 dicembre 19939 settembre 1997Rosa Marrapodi LucianòIndipendenteSindaco[12][13]
9 settembre 199717 novembre 1997Felice IracàCommissario straordinario[14]
17 novembre 199728 maggio 2002Francesco CorsaroLista civica di centro-sinistraSindaco[15]
28 maggio 20028 settembre 2004Rosa Marrapodi LucianòLista civica di centroSindaco[16][13]
9 ottobre 200419 ottobre 2004Antonia SuraceCommissario prefettizio[17]
19 ottobre 20045 aprile 2005Antonia SuraceCommissario straordinario[18]
5 aprile 200530 marzo 2010Francesco CuzzolaLista civica[19]Sindaco[20]
30 marzo 20101 giugno 2015Francesco CuzzolaLista civica[19]Sindaco[21]
1 giugno 201522 settembre 2020Francesco CuzzolaLista civica[19]Sindaco[22]
22 settembre 2020in caricaGiuseppe Antonio CuzzolaLista civica[19]Sindaco[23]

Note

Bibliografia

  • Carmine Laganà, Bruzzano Zeffirio, Genealogia di un popolo, Pancallo Ed.Locri, 2015
  • Carmine Laganà, Lo Stato dei Carafa di Bruzzano, Pancallo Ed. Locri, 2014

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Collegamenti esterni

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