Cheremone di Alessandria

filosofo e storico egizio

Cheremone di Alessandria (1080) è stato un filosofo stoico, storico e grammatico vissuto nel I secolo.

Biografia

Cheremone, figlio di Leonida[1], fu sovrintendente della porzione della biblioteca di Alessandria che si trovava nel Serapeo e, in quanto custode e commentatore dei libri sacri, apparteneva ai più alti ranghi del sacerdozio. Nel 49 fu convocato a Roma, con Alessandro di Aegae[2], per diventare tutore del giovane Nerone.

Può difficilmente essere identificato con il Cheremone che accompagnò (all'incirca nel 23 a.C.) Elio Gallo, prefetto d'Egitto, in un viaggio nell'entroterra[3].

Opere

Sarebbe stato autore di una Storia dell'Egitto, di opere sulle comete, sull'astrologia egizia e sui geroglifici[4] oltre ad un trattato grammaticale. Tuttavia, di queste opere, non restano che frammenti. Notevoli, dall'opera sui geroglifici, 14 frammenti[5], riportati soprattutto da Porfirio, che se ne servì ampiamente nel De abstinentia[6] e nella sua Lettera ad Anebo[7].

Cheremone descriveva, a quanto si può ricostruire, la religione egizia come una mera allegoria del culto della natura. In tale direzione, il suo principale obbiettivo era quello di descrivere i segreti simbolici e religiosi dell'antico Egitto.

Note

Bibliografia

  • Pieter Willem van der Horst, Chaeremon, Egyptian Priest and Stoic Philosopher. The fragments collected and translated, Leiden, Brill, 1984.
  • Ilaria Ramelli, Giulio Lucchetta, Allegoria. L'età classica, Vol. 1, Milano, Vita e Pensiero, 2004.
  • I. Ramelli, Allegoristi dell'età classica. Opere e frammenti, Milano, Bompiani, 2007, pp. 671–708 (traduzione e commento dei frammenti).

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