Benzenetricarbonilcromo

composto chimico
(Reindirizzamento da Cr(C6H6)(CO)3)

Il benzenetricarbonilcromo è il composto metallorganico di formula Cr(η6-C6H6)(CO)3. In condizioni normali è un solido cristallino giallo solubile nei comuni solventi non polari. La molecola possiede una struttura detta a sgabello di pianoforte (dall'inglese piano stool), data la posizione dell'anello arilico rispetto ai tre leganti CO che paiono i piedi dello sgabello.[2]

Benzenetricarbonilcromo
Nome IUPAC
Benzenetricarbonilcromo
Nomi alternativi
cromo benzene tricarbonile
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareCr(η6-C6H6)(CO)3
Massa molecolare (u)214,14
Aspettosolido cristallino giallo
Numero CAS12082-08-5
Numero EINECS235-146-6
PubChem87257398 e 10954891
SMILES
[Cr].[O+]#[C-].[O+]#[C-].[O+]#[C-].c1ccccc1
Proprietà chimico-fisiche
Solubilità in acquainsolubile
Temperatura di fusione163-166 °C (436-439 K)
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H302 - 312 - 332
Consigli P280 [1]

Sintesi

Il Cr(η6-C6H6)(CO)3 fu descritto per la prima volta nel 1957 da Fischer e Öfele, che lo prepararono per carbonilazione del dibenzenecromo, Cr(η6-C6H6)2.[3] La reazione portò a cromo esacarbonile, Cr(CO)6, come prodotto principale, assieme a tracce di Cr(η6-C6H6)(CO)3. La procedura fu ottimizzata facendo reagire Cr(CO)6 e Cr(η6-C6H6)2. Per scopi commerciali si usa la reazione tra Cr(CO)6 e benzene:

Cr(CO)6 + C6H6 → Cr(η6-C6H6)(CO)3 + 3CO

Applicazioni

Cr(η6-C6H6)(CO)3 è sostanzialmente più elettrofilo del benzene, e può dare sostituzione nucleofila.[4] È anche più acido, e subisce litiazione se trattato con n-butillitio. Il composto organolitio risultante può dare sostituzione con vari elettrofili, come ad esempio il trimetilclorosilano (TMSCl):

Cr(η6-C6H6)(CO)3 + BuLi → Cr(η6-C6H5Li)(CO)3 + BuH
Cr(η6-C6H5Li)(CO)3 + TMSCl → Cr(η6-C6H5TMS)(CO)3 + LiCl

Cr(η6-C6H6)(CO)3 è un catalizzatore utile per l'idrogenazione degli 1,3-dieni. L'addizione di idrogeno in 1,4 produce alcheni. Il complesso non idrogena doppi legami isolati.

Sicurezza

Il prodotto è considerato nocivo per inalazione, contatto con la pelle e ingestione. Non è classificato come cancerogeno.

Note

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