Daša Drndić
Daša Drndić (Zagabria, 10 agosto 1946 – Fiume, 5 giugno 2018) è stata una scrittrice croata.Ha studiato lingua e letteratura inglese all'Università di Belgrado
Biografia
Drndić ha ottenuto un Master universitario alla Southern Illinois University negli Stati Uniti in teatro e comunicazioni. La frequenza è stata resa possibile dal Programma Fulbright.[1] All'Università degli Studi di Fiume ha ottenuto il dottorato, ha quindi insegnato in Canada e negli Stati Uniti per tornare poi nuovamente a Fiume.
Ha lavorato per molti anni come editrice e drammaturga alla Radio Televizija Beograd scrivendo numerosi spettacoli radiofonici[2] ed ha iniziato a pubblicare i suoi libri nel 1982, quando ancora esisteva la Jugoslavia.
Affermazione come scrittrice
Nel 1982 ha esordito pubblicando Put do subote (inglese: The Way to Saturday) seguito da Kamen s neba (inglese: The Stone from Heaven), Mary Częstochowska continua ad annegare o Morire a Toronto, Canzone di guerra, Totenwande, Doppelgänger (italiano: Il doppio), Leica format, After Eight, Manoscritto femminista o parabola politica, Sonnenschein (in italiano: Trieste), April u Berlinu, Belladonna ed infine EEG nel 2016.[2]
Sonnenschein è stato tradotto in più di dieci lingue. Nel romanzo Drndić affronta il tema della persecuzione razziale e in 43 pagine riporta i nomi di 9.000 ebrei che furono deportati o uccisi in Italia e in altri paesi occupati tra il 1943 e il 1945. Di queste, quasi due pagine intere sono composte da persone che portano il cognome Levi.[3] Nel testo ricorda anche la Risiera di San Sabba, il lager nazista della città di Trieste.
Belladonna è stato tradotto in inglese da Celia Hawkesworth ed ha ricevuto nel 2018 il riconoscimento postumo al Warwick Prize per Women in Translation.[4] Le tematiche affrontate in modo frammentato e tipico di Daša Drndić, quasi immagini fotografiche senza apparente legame cronologico, sono la malattia che tocca i protagonisti e la società, la necessità della memoria, le atrocità commesse durante l'occupazione della Croazia da parte delle truppe naziste tra il 1941 ed il 1945.[3]
Morte
È morta il 5 giugno 2018 a Fiume all'età di 71 anni. Da due anni combatteva una sua battaglia contro il cancro.[5]
Lavori
- Canzone di guerra: Nove davorije, Zagreb, Meandar, 1998, ISBN 9789536181926, SBN IT\ICCU\RMB\0793316.
- (CR) After Eight: knjizevni ogledi, Zagreb, Meandar, 2005, ISBN 953206169X, SBN IT\ICCU\TSA\0798281.
- (CR) April u Berlinu, Zagreb, Fraktura, 2009, ISBN 9789532660951, SBN IT\ICCU\TSA\1295278.
- Trieste: un romanzo documentario, traduzione di Ljiljana Avirović, Milano, Bompiani, 2016, ISBN 978-88-452-8132-7, SBN IT\ICCU\MIL\0906460.
- (EN) Leica format, traduzione di Celia Hawkesworth, Londra, MacLehose Press, 2017, OCLC 946161075.
- Il doppio, traduzione di Barbara Ivančić, Sestri Levante, Oltre, 2017, OCLC 1045959639.
- (EN) Belladonna, traduzione di Celia Hawkesworth, New York, New Directions Publishing Corporation, 2017, OCLC 1007705943.
Note
Voci correlate
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Daša Drndić
Collegamenti esterni
- (CR) ODLAZAK DAŠE DRNDIĆ Bila je intelektualka koja nije marila za visoke tiraže. Čitatelje je izazivala, a kritičari su je obožavali..., su jutarnji.hr, HANZA MEDIA. URL consultato il 26 gennaio 2019.
- Il doppio di Daša Drndić, su balcanicaucaso.org, Osservatorio Balcani e Caucaso. URL consultato il 26 gennaio 2019.
- Margherita Ghilardi, Un romanzo per liberarsi del vampiro della storia, su ilmanifesto.it, il manifesto. URL consultato il 26 gennaio 2019.
- (CR) Goran Cvetković, Golgota gospodske osobe, su vreme.com, Vreme. URL consultato il 26 gennaio 2019.
- (CR) Daša Drndić i bolesti hrvatskog društva, su dw.com, Vreme. URL consultato il 26 gennaio 2019.
- (DE) Krankheit als Metapher–Daša Drndićs bohrende Nachforschungen über die Ustascha-Vergangenheit, su nzz.ch, Neue Zürcher Zeitung. URL consultato il 26 gennaio 2019.
- (EN) Daša Drndić The False Teeth of Lila Weiss, su sites.utoronto.ca, Università di Toronto. URL consultato il 26 gennaio 2019.
- (EN) Eileen Battersby, The Triumph of Memory: On Daša Drndić’s “Belladonna”, su lareviewofbooks.org, Los Angeles Review of Books. URL consultato il 27 gennaio 2019.
- (BS) Luka Benčić, ODLAZAK DAŠE DRNDIĆ Bila je intelektualka koja nije marila za visoke tiraže. Čitatelje je izazivala, a kritičari su je obožavali..., su jutarnji.hr, Jutarnji Kultura. URL consultato il 28 gennaio 2019.
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