Debora e Jaele

Debora e Jaele è un'opera di Ildebrando Pizzetti su libretto proprio, su soggetto biblico. Fu rappresentata per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano il 16 dicembre 1922.[1]. La première ottenne un buon successo, con quindici chiamate complessive per gli artisti.[2]

Debora e Jaele
Bozzetto di Angelo Parravicini (1921)
Lingua originaleitaliano
Generedramma biblico
MusicaIldebrando Pizzetti
LibrettoIldebrando Pizzetti
Fonti letterarieLibro dei Giudici
Attitre
Prima rappr.16 dicembre 1922
TeatroTeatro alla Scala di Milano
Personaggi
  • Debora, profetessa di Israele (contralto)
  • Jaele, moglie del kenita Hèver (soprano)
  • Mara (mezzosoprano)
  • Il kenita Hèver (baritono o basso)
  • Nabì, principe di Neftali (baritono o basso)
  • Baràk, capo degli eserciti israeliti (baritono o basso)
  • Azriél (tenore)
  • Il cieco di Kinnèreth (basso)
  • Scillèm (tenore)
  • Jèsser, il pazzo (baritono)
  • Un pastore (basso)
  • Il re Sisera (tenore)
  • Talmài (baritono o basso)
  • Adonisèdek (baritono o basso)
  • Piràm (baritono o basso)
  • Jafìa (tenore)
  • Uno schiavo (tenore)
  • Capitani e guardie cananei, israeliti

Andrea Della Corte definì questo lavoro «un'opera che sconvolge i piani teatrali finora noti», segnando un'evoluzione sia rispetto all'uso degli elementi tematici wagneriani sia rispetto alla declamazione debussyana.[2] Di particolare bellezza i cori, «come quelli di Fedra, la più bella polifonia vocale italiana fiorita dopo il secolo della nostra grande polifonia».[2] Per molti anni Debora e Jaele fu considerata tra i massimi capolavori non solo di Pizzetti ma di tutta l'opera italiana del Novecento[3], ma in seguitò uscì dal repertorio.

L'opera è tratta dal biblico Libro dei Giudici, con alcune libertà.

Interpreti della prima rappresentazione

PersonaggioInterprete[1]
DeboraElvira Mari-Casazza
JaeleGiulia Tess
MaraAnna Gramegna
NabìGiovanni Azzimonti
BaràkVincenzo Cassia
AzriélAlfredo Tedeschi
Il cieco di KinnèrethEzio Pinza
ScillèmLuigi Cilla
JèsserOsvaldo Pellegrini
Il re SiseraJohn Sample
TalmàiAmleto Galli
AdonisèdekGiovanni Azzimonti
PiràmAristide Baracchi
JafìaGiuseppe Nessi
Uno schiavoGuido Uxa

Direttore: Arturo Toscanini.

Trama

Sisera, re dei Cananei, è sul punto di sconfiggere gli Israeliti. La profetessa Debora stabilisce che Jaele, di cui Sisera è perdutamente innamorato, si rechi presso il re nemico con lo scopo di tendergli un tranello, convincendolo a muoversi con le sue truppe verso il monte Tabor, dove gli Israeliti potranno facilmente sconfiggerlo.

Jaele, desiderosa di fugare i sospetti di complicità col nemico che gli Israeliti nutrono nei suoi confronti, accetta e riesce ad introdursi presso Sisera, ma il piano viene scoperto da Talmài, un funzionario di Sisera. Sisera perdona Jaele, che comincia a sentirsi attratta dal carattere generoso del re nemico, e torna in sé solo quando ode il canto disperato di Mara, un'Israelita la cui famiglia è stata sterminata dai soldati di Sisera.

Inaspettatamente la battaglia finale viene vinta dagli Israeliti. Sisera cerca riparo nella tenda di Jaele, che cede all'amore e tenta di proteggerlo. Ma giunge Debora, che scopre Sisera e ordina a Jaele di consegnarlo affinché venga giustiziato: Jaele preferisce ucciderlo nel sonno piuttosto che darlo in mano al suo popolo, che ne farebbe scempio.

Discografia

Note

Bibliografia

  • Guido Maggiorino Gatti, Debora e Jaele di I. Pizzetti - guida attraverso il poema e la musica, Milano, R. Caddeo e C., 1923.
  • Maria Teresa Muttoni, Debora e Jaele, in Piero Gelli (a cura di), Dizionario dell'opera, Milano, Baldini&Castoldi, 1996, ISBN 88-8089-177-4. URL consultato il 22 dicembre 2013.
  • (EN) John C. G. Waterhouse, Dèbora e Jaéle, in Stanley Sadie (a cura di), The New Grove Dictionary of Opera, Volume One, Oxford University Press, 2004, ISBN 978-0-19-522186-2.
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