Istituto archeologico germanico
L'Istituto archeologico germanico (in tedesco Deutsches Archäologisches Institut, abbreviato in DAI) è un istituto di ricerca archeologica della Germania situato a Roma, gestito dal Ministero degli affari esteri tedesco.
Istituto archeologico germanico | |
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Deutsches Archäologisches Institut | |
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Abbreviazione | DAI |
Tipo | centro tedesco ricerca scientifica tedesco |
Fondazione | 21 aprile 1829 |
Scopo | Ricerca archeologia |
Sede centrale | ![]() |
Area di azione | Archeologia |
Presidente | ![]() |
Sito web | |
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/e3/Istituto_archeologico_germanico_villa_amelung.jpg/220px-Istituto_archeologico_germanico_villa_amelung.jpg)
Storia
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/43/Ex_IGA_-_22-11-2019.jpg/220px-Ex_IGA_-_22-11-2019.jpg)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/12/Sitz_des_Deutschen_Arch%C3%A4ologischen_Instituts_in_Rom_2.jpg/220px-Sitz_des_Deutschen_Arch%C3%A4ologischen_Instituts_in_Rom_2.jpg)
Venne fondato il 21 aprile[2] del 1829 a Roma come "Istituto di corrispondenza archeologica" da Otto Magnus von Stackelberg, Theodor Panofka e August Kestner, con il patrocinio dell'allora principe ereditario di Prussia, poi re Federico Guglielmo IV.
Sin dal 1832 la sede centrale si spostò a Berlino e dal 1859 l'Istituto fu finanziato dallo stato prussiano.
La sede romana fu posta inizialmente, nel 1823, al sommo del Campidoglio, a Villa Caffarelli, dove si era sistemata (non senza mormorii degli intellettuali e archeologi italiani dell'epoca) l'ambasciata di Prussia[3].
A partire dal 1874 vennero fondate le sezioni distaccate (Abteilungen) in altre capitali straniere, con lo scopo di facilitare le ricerche degli archeologi tedeschi e di condurre campagne di scavo. La prima sezione dopo quella di Roma fu fondata ad Atene, seguita quindi dal Cairo (1907), da Istanbul (1929), da Madrid (1943), da Baghdad (1955) e da Teheran (1961), alle quali si aggiunsero in seguito, negli anni ottanta sedi anche Damasco e Sanaa. Altre sedi distaccate dell'Istituto sono inoltre presenti a Lisbona, ad Ankara e a Ingolstadt.
L'Istituto comprende inoltre delle "commissioni" (Kommissionen):
- dal 1902 una "Commissione romano-germanica" (in tedesco Römisch-Germanische Kommission), con sede a Francoforte sul Meno, con la maggiore biblioteca mondiale sull'archeologia preistorica;
- dal 1967 una "Commissione per la storia antica e l'epigrafia" (in tedesco Kommission für Alte Geschichte und Epigraphik), con sede a Monaco di Baviera;
- dal 1979 una "Commissione per l'archeologia delle culture non europee" (in tedesco Kommission für Archäologie Außereuropäischer Kulturen, abbreviata in KAAK, inizialmente come Kommission für Allgemeine und Vergleichende Archäologie), con sede a Bonn.
Nel 1995 fu fondata la "Sezione eurasiatica" (in tedesco Eurasien-Abteilung), nella quale confluì la sezione di Teheran. Nel 1996 la sezione di Bagdad e le sedi distaccate di Damasco e di Sanaa vennero riunite nella "Sezione orientale" (in tedesco Orient-Abteilung).
Presidenti
- Gerhart Rodenwaldt (1926–1932)
- Theodor Wiegand (1932–1936)
- Martin Schede (1938–1945)
- Carl Weickert (1947–1954)
- Erich Boehringer (1954–1960)
- Kurt Bittel (1960–1972)
- Werner Krämer (1972–1980)
- Edmund Buchner (1980–1988)
- Helmut Kyrieleis (1988–2003)
- Hermann Parzinger (2003–2008)
- Hans-Joachim Gehrke (2008–2011)
- Friederike Fless (dal 2011)
Membri
Scavi e ricerche
Nel corso della sua storia l'Istituto ha seguito numerosi lavori di ricerca e progetti di scavo. Tra questi i più noti e storicamente importanti sono stati gli scavi nei siti di Olimpia, di Ḫattuša e di Pergamo.
Riviste archeologiche pubblicate
- Riviste generali dell'istituto
- Jahrbuch des Deutschen Archäologischen Instituts (JdI)
- Archäologischer Anzeiger (AA)
- Archäologische Bibliographie
- Riviste delle sezioni distaccate
- Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts. Abteilung Rom, ovvero Römische Mitteilungen (RM)
- Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts. Abteilung Athen, ovvero Athener Mitteilungen (AM)
- Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts. Abteilung Istanbul, ovvero Istanbuler Mitteilungen (IstMitt)
- Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts. Abteilung Madrid, ovvero Madrider Mitteilungen (MM)
- Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts. Abteilung Kairo (MDAIK)
- Archäologische Mitteilungen aus Iran und Turan (AMIT)
- Baghdader Mitteilungen (BaM)
- Damaszener Mitteilungen (DaM)
- Riviste delle commissioni
- Beiträge zur Allgemeinen und Vergleichenden Archäologie (BAVA)
- Bericht der Römisch-Germanischen Kommission (BerRGK)
- Germania (sottotitolo Anzeiger der Römisch-Germanischen Kommission des Deutschen Archäologischen Instituts) (Germania)
- Chiron (sottotitolo Mitteilungen der Kommission für Alte Geschichte und Epigraphik des Deutschen Archäologischen Instituts (Chiron)
- Altre riviste
- Spuren der Jahrtausende
- Eurasia Antiqua (sottotitolo Zeitschrift für Archäologie Eurasiens (EurAnt)
Onorificenze
Note
Bibliografia
- Adolf Theodor Friedrich Michaelis, Storia dell'Instituto archeologico germanico, 1829-1879, Roma 1879.
- Amedeo Benedetti, Le grandi biblioteche tedesche in Italia, "Bollettino AIB", vol. 49, n. 4, dicembre 2009, pp. 545–562.
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (DE) Sito ufficiale, su dainst.org.
- Deutsches Archäologisches Institut (canale), su YouTube.
- Opere di Istituto archeologico germanico, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Istituto archeologico germanico, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 142498749 · ISNI (EN) 0000 0001 2172 716X · LCCN (EN) n81056605 · GND (DE) 18740-9 · BNE (ES) XX253939 (data) · BNF (FR) cb11866310h (data) · J9U (EN, HE) 987007260490105171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n81056605 |
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