Eduardo Eliseo Martín

arcivescovo cattolico argentino

Eduardo Eliseo Martín (Venado Tuerto, 26 dicembre 1953) è un arcivescovo cattolico argentino, dal 4 luglio 2014 arcivescovo metropolita di Rosario.

Eduardo Eliseo Martín
arcivescovo della Chiesa cattolica
El verbo se hizo carne
 
TitoloRosario
Incarichi attualiArcivescovo metropolita di Rosario (dal 2014)
Incarichi ricopertiVescovo di Villa de la Concepción del Río Cuarto (2006-2014)
 
Nato26 dicembre 1953 (70 anni) a Venado Tuerto
Ordinato presbitero26 dicembre 1980 dal vescovo Mario Picchi, S.D.B.
Nominato vescovo21 febbraio 2006 da papa Benedetto XVI
Consacrato vescovo19 maggio 2006 dal vescovo Paulino Reale Chirina
Elevato arcivescovo4 luglio 2014 da papa Francesco
 

Biografia

Formazione e ministero sacerdotale

Dopo aver compiuto gli studi primari e secondari nella città natale ha iniziato gli studi universitari in chimica, ma li ha interrotti per entrare nel seminario metropolitano "San José" dell'arcidiocesi di La Plata dove ha studiato filosofia e teologia. È stato ordinato sacerdote il 26 dicembre 1980 nella cattedrale di Venado Tuerto dal vescovo Mario Picchi[1].

Dal 1987 al 1989 è stato formatore e professore di pedagogia e filosofia presso il seminario maggiore di La Plata.

Nel 1990 è stato nominato vicario generale della diocesi di Venado Tuerto e dal 1993 al 2006 è stato parroco della cattedrale dell'Immacolata[2].

Ministero episcopale

Il 21 febbraio 2006 papa Benedetto XVI lo ha nominato vescovo di Villa de la Concepción del Río Cuarto[3], succedendo a Mons. Ramón Artemio Staffolani, dimessosi per raggiunti limiti d'età.

Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 19 maggio successivo dalle mani del vescovo emerito di Venado Tuerto Paulino Reale Chirina, co-consacranti il vescovo di Venado Tuerto Gustavo Arturo Help e l'arcivescovo metropolita di Bahía Blanca Guillermo José Garlatti. Ha preso possesso della diocesi il successivo 28 maggio.

Il 13 marzo 2009[4] e il 2 maggio 2019 ha compiuto la visita ad limina[5].

Il 4 luglio 2014 papa Francesco lo ha promosso arcivescovo metropolita di Rosario[6], succedendo a mons. José Luis Mollaghan, nominato membro della Congregazione per la dottrina della fede. Ha preso possesso dell'arcidiocesi il successivo 24 agosto. Ha ricevuto il pallio, benedetto dal Santo Padre nella solennità degli apostoli Pietro e Paolo nel 2015, dalle mani del nunzio apostolico in Argentina Emil Paul Tscherrig, il 7 ottobre dello stesso anno.

Il 27 giugno 2015 è stato ricevuto in udienza papale[7].

Nella Conferenza episcopale argentina è presidente della commissione per l'educazione cattolica e membro della Commissione Episcopale per la Pastorale Sociale[8].

Il 1º agosto 2019 consacra l'arcidiocesi di Rosario al Cuore Immacolato di Maria.

L'11 febbraio 2020, in occasione della giornata mondiale del malato, celebrando la messa nella provincia di Santa Fe, ricorda che "la vita è sacra" e "appartiene solo a Dio" e ritiene "triste e deludente" che nella provincia di Santa Fe si ostinino ad applicare i protocolli di aborto[9].

Stemma e motto

Stemma dell'arcivescovo

D'azzurro, alla croce latina d'oro sostenuta da una barca d'argento, posta di tre quarti e vogante su un mare fluttuoso del campo e d'argento, accantonata nel I cantone da una stella (5) d'argento posta obliquamente, sormontata dall'aquila a volo spiegato d'oro, nimbata dello stesso.

Ornamenti esterni da arcivescovo metropolita.

Motto: El Verbo se hizo carne.[10]

Come commento allo stemma è stato scritto:"Il cristianesimo è l'annuncio dell'evento di Cristo, di Dio che è entrato nel mondo come uomo". Non è una dottrina, né una morale, né un culto, ma una persona: Gesù Cristo. Dio fatto uomo, rappresentato dalla croce. Nell'incontro con Lui si fa chiaro il mistero dell'uomo e di Dio[2].

Genealogia episcopale e successione apostolica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

  • Vescovo Ernesto José Fernández (2023)

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni