Endri Kosturi

artista e pittore italiano

Endri Kosturi (Tirana, 16 ottobre 1980) è un artista e pittore italiano.

Nato in Albania e cresciuto in Italia[1], vive e lavora a Londra.[2] È autore di numerose tele informali realizzate in acrilico con una particolare tecnica pittorica a strati. Sull'opera finita vengono spesso impresse singole frasi o parole apparentemente decontestualizzate. Nella sua pittura ricorrono con frequenza tematiche legate all'amore e alla libertà.[3] Ha esposto nelle principali città europee, tra cui Milano, Roma, Parigi, Londra e Trieste.[4][5]

Biografia

Dimostra fin da piccolo grande attitudine per la pittura e la poesia. Nel 1987, a soli sette anni di età, espone una delle sue prime tele di grandi dimensioni, Primavera (100 x 200 cm), alla Galeria Kombetare e Arteve di Tirana.[6] Nel 1990 si trasferisce con la famiglia in Italia e prosegue gli studi artistici a Udine, dedicandosi principalmente al figurativismo. A partire dal 1999 soggiorna per lunghi periodi a Parigi dove approfondisce la conoscenza di Van Gogh e dell'impressionismo, iniziando un percorso che lo conduce verso l'arte informale.[7] Con Dragonfly, la sua prima serie monotematica, Kosturi sviluppa il tema della libellula come affinità sentimentale e onirica dell'essere umano.[8] Nel 2000 sviluppa il ciclo dei Balconi in cui evidenzia le diversità tra due mondi tendenzialmente opposti, tra interiorità individuale e mondo esterno, tra conscio e inconscio.[9] Ritornato in Italia, nel 2001 realizza con tecniche miste la serie Beat Flowers (Fiori beat), ispirata dalla lettura di San Francisco Blues di Jack Kerouac. Nel 2003 si trasferisce a Londra, in quella che diverrà la sua città d'adozione.[6][10] Nel 2010, riprendendo il tema del murale astratto e avvalendosi per la prima volta della pittura a strati (layer), dipinge la serie Wonderwall, un muro immaginario che l'artista percepisce nella dimensione interiore ed esteriore della natura umana.[8]

Unwiped Windows

Nel 2010 presenta Unwiped Windows.[11] La serie di dipinti e monostampe, che riprende e sviluppa il tema della finestra, viene esposta con una personale alla Lennox Gallery di Londra.[12] La mostra si rivela un successo di pubblico e di critica e viene replicata al Grange St Paul's Hotel di Londra.[13][14] Le opere della serie Unwiped Windows sono realizzate con la tecnica della stratificazione di pigmenti.[15] Sugli strati di pasta modellante acrilica granulare vengono incisi, talora graffiati, i sentimenti dell'artista sotto forma di parole o frasi.[16]

Light Within The Shadows

Nel 2011 espone al Plain Wall Projects di Londra la monotematica Light within the shadow.[17] La mostra, allestita dall'architetto Robin Monotti, si sviluppa su due livelli ed è una metafora dell'amore che prende forma nell'effimero corpo umano. Al piano terra, dipinti imbrigliati su reti da pesca fluttuano sospesi nello spazio, introducendo e guidando il visitatore al processo creativo dell'artista. Una stretta scala, dipinta in rosso, conduce al piano superiore, ambiente espositivo ove predomina il blu.[8] Assieme ad un vasto corpo di dipinti, l'esposizione comprende anche una installazione video che proietta un cortometraggio realizzato dallo stesso Kosturi in collaborazione con il fotografo Marcel Bird Wieteska.[18] Nelle opere di Light within the shadows, la finestra rimane il nodo focale di riflessione e la tecnica pittorica a strati (layer) è la stessa già utilizzata in Unwiped Windows. La poesia, sotto forma di parole graffiate sulla tela, è parte integrante di ogni dipinto mentre il contrasto tra luce e ombra viene estremizzato.[19]

See-A Light

Nel 2012 il Centro Commerciale Torri d'Europa di Trieste ospita la mostra See-A Light, mare e luce – l'orizzonte infinito.[20] Kosturi si avvale di una formula innovativa che, oltre ad una ventina di tele ideate e realizzate nella stessa Trieste nei mesi antecedenti l'esposizione, comprende installazioni video (con la collaborazione del videomaker Marco Tessarolo), musica (composta da Silvia Rosani)[21] e performance artistiche dal vivo.[22][23][24] Le opere di See-A Light traggono spunto dai suggestivi paesaggi triestini e rappresentano l'omaggio di Kosturi alla natura, alla luce e al mare, protagonisti indiscussi, rappresentati astrattamente come raggi solari che si riflettono sulle onde del mare, allusione metaforica del confine tra dimensione razionale ed inconscio.[25][26]

Der Kaiser von Atlantis

Kosturi è autore delle scenografie dell'opera lirica Der Kaiser von Atlantis di Viktor Ullmann, andata in scena il 27 settembre 2012 presso il Teatro Verdi di Muggia[27][28] e replicata il 2 ottobre 2012 presso la Risiera di San Sabba di Trieste[29], prima rappresentazione assoluta in un campo di concentramento.[30] Le scene sono essenziali, quasi minimaliste, con un'enorme luna piena dipinta su tela a drappeggiare il fondale.[31][32]

Note

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