European VLBI Network

Rete europea interferometrica VLBI

L’European VLBI Network (EVN) è un consorzio costituito dai maggiori istituti europei di radioastronomia che effettua osservazioni di precisione delle sorgenti di raggi cosmici per mezzo dell'interferometria a lunghissima base (VLBI) . Nata nel 1980, la rete EVN è cresciuta sino ad includere 9 istituti con 12 radiotelescopi in 8 paesi dell'Europa occidentale, ed ulteriori istituti con i propri telescopi associati in Italia, Polonia, Russia, Ucraina, Cina e Sud Africa. La rete EVN può essere collegata ai 7 radiotelescopi della rete interferometrica MERLIN del Jodrell Bank nel Regno Unito ed al Very Long Baseline Array (VLBA) negli Stati Uniti creando così una rete globale. Nel 1993 è stato costituito il Joint Institute for VLBI in Europe (JIVE), con la fondazione per la ricerca in Astronomia di Dwingeloo, Paesi Bassi, in qualità di istituto ospitante. Fornirà agli utenti supporto scientifico e facilitazioni correlative. Il VLBI raggiunge un'altissima risoluzione angolare ed è una tecnica interdisciplinare che spazia dalla visualizzazione (imaging) di sorgenti radio extragalattiche, alla geodesia ed all'astrometria.

Il Sardinia Radio Telescope, uno dei più avanzati della rete EVN

Telescopi rete EVN

La rete EVN è costituita da 21 telescopi:[1]

NomeDim. piattoLocalitàGestito da
Radiotelescopio Effelsberg100 metriEffelsberg, GermaniaIstituto Max Planck di astronomia
Radiotelescopio Westerbork Synthesis12 x 25 metriWesterbork (località del comune di Midden-Drenthe), Paesi BassiASTRON
Sardinia Radio Telescope64 metriSan Basilio, ItaliaIstituto nazionale di astrofisica
Telescopio Lovell76 metriGoostrey, Cheshire, Regno UnitoOsservatorio Jodrell Bank
Cambridge32 metriMullard Radio Astronomy Observatory, Regno UnitoOsservatorio Jodrell Bank
Mark II25 metriGoostrey, Cheshire, Regno UnitoOsservatorio Jodrell Bank
Stazione radioastronomica di Medicina32 metriMedicina, ItaliaIstituto nazionale di astrofisica
Osservatorio spaziale Onsala25 metri e 20 metriOnsala, SveziaChalmers University of Technology
Radio osservatorio di Noto32 metriNoto, ItaliaIstituto nazionale di astrofisica
Centro per l'astronomia di Torùn32 metriToruń, PoloniaUniversità Niccolò Copernico
Radio osservatorio Metsähovi14 metriKirkkonummi, FinlandiaPolitecnico di Helsinki
Sheshan25 metriSheshan, Shanghai, CinaOsservatorio astronomico di Shanghai
Osservatorio astronomico Nanshan25 metriÜrümqi, Cina
Osservatorio nazionale spagnolo40 metri e 14 metriYebes, Guadalajara, Spagna
Radiotelescopio Wettzell20 metriGermania
Madrid Deep Space Communication Complex70 m 3x34 m 26 mRobledo de Chavela, SpagnaINTA / NASA / JPL
Osservatorio Radio astronomico Hartebeesthoek26 metriHartebeesthoek, Sud AfricaNational Research Foundation of South Africa
Osservatorio di Arecibo305 metriArecibo, Porto RicoSRI International / USRA / UMET
Osservatorio radio di Svetloe32 metriLeningrado, RussiaIstituto di astronomia applicata
Osservatorio radio di Zelenchuckskaya32 metriZelenčukskaja, Karačaj-Circassia, RussiaIstituto di astronomia applicata
Osservatorio Radioastronomico Badary32 metriBadary, Tunkinsky, Buryatia, RussiaIstituto di astronomia applicata
Sorgente IRC + 10420. Confronto tra l'immagine a bassa risoluzione a sinistra, presa con la rete MERLIN del Regno Unito, e la rete EVN e-VLBI a destra. Mostra il guscio di una emissione maser prodotto da una nube di gas in espansione, con un diametro di circa 200 volte quello del Sistema solare. Il guscio di gas è stato espulso da una stella supergigante (10 volte la massa del nostro sole) al centro della emissione circa 900 anni fa.

La rete EVN è spesso collegata ai 7 elementi interferometrici MERLIN del Jodrell Bank. Può essere connessa anche al Very Long Baseline Array (VLBA), Stati Uniti, costituendo una rete VLBI globale e raggiungendo una risoluzione sub-milliarcosecondi a frequenze superiori a 5 GHz.[2]

Logo JIVE

e-EVN

Dal 2004, la rete EVN si sta aggiornando con interconnessioni internazionali in fibra ottica attraverso una tecnica nota come e-VLBI. Il progetto EXPReS è stato sviluppato per consentire un flusso di dati dell'ordine di gigabit al secondo (Gb/sec) attraverso il National Research Network e la rete di ricerca paneuropea GÉANT2, consentendo i primi esperimenti astronomici a seguito di questa tecnologia. Questo ha permesso ai ricercatori di effettuare osservazioni in follow-up di eventi transitori quali i brillamenti (flare) di raggi X binari, esplosioni di supernova e lampi di raggi gamma.

Gli obiettivi del progetto Expres[3] sono di collegare fino a 16 dei radiotelescopi più sensibili al mondo nei sei continenti all'elaboratore centrale della rete europea VLBI presso l'Istituto congiunto per VLBI in Europa (JIVE). Ulteriori ricerche del progetto sono volte a migliorare la connessioni dell'ultimo miglio e l'aggiornamento delle connessioni esistenti ai telescopi, l'aggiornamento della correlazione per elaborare sino a 16 flussi di dati da 1 Gbit / s ciascuno in tempo reale ed effettuare studi per il calcolo distribuito al fine di sostituire l'elaboratore dei dati centralizzato.

Note

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Collegamenti esterni

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