Gaillardia

genere di pianta della famiglia Asteraceae

Gaillardia Foug., 1786 è un genere di piante erbacee della famiglia Asteraceae, nativo dell'America settentrionale, ma comprendente anche alcune specie endemiche dell'Argentina.[4][5][6] Il suo nome scientifico è stato coniato in onore di M. Gaillard de Charentonneau, un magistrato francese del XVIII secolo, patrono della botanica.[7]

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Gaillardia
Un fiore di Gaillardia aristata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi II
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùHelenieae
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùHelenieae
GenereGaillardia
Foug., 1786[1]
Sinonimi

Guentheria Spreng., 1820[2]

Nomi comuni

(EN) Blanket flowers

specie
vedi testo
Gaillardia x grandiflora cv. Fanfare[3] (Tasmania, Australia)

Descrizione

Le Gaillardia sono piante erbacee xerofite, annuali e perenni. Prediligono un clima arido e secco e sono diffuse prevalentemente nelle aree desertiche nordamericane, ma essendo piante resistenti sono capaci di adattarsi ad un'ampia varietà di climi; gli habitat tipici sono spazi aperti, talora parzialmente alberati, con suoli calcarei a tessitura sabbiosa o sabbioso-argillosa; alcune specie, come G. aristata, sono presenti anche come piante litoranee per la loro capacità di colonizzare le dune costiere.[5][8][9]

Queste piante sono caratterizzate da fusti eretti e filiformi (di altezza variabile tra i 10 e gli 81 cm), generalmente ramificati, con foglie allungate, prevalentemente basali, lineari, ellittiche o lanceolate. La fioritura avviene in estate; i fiori presentano sempre colorazioni brillanti, con uno o due colori e tonalità che spaziano dal giallo al camoscio, dal rosso al marrone.[5]

Ecologia

Le Gaillardia sono una fonte di cibo per le larve di alcune specie di lepidotteri tra cui Schinia bina, Schinia masoni (che si nutre esclusivamente di G. aristata) e Schinia volupia (che si nutre esclusivamente di G. pulchella).

Tassonomia

Il genere comprende almeno 13 specie (15-17 o più a seconda degli autori[5]) e 23 taxa accettati, e almeno 202 tipi di piante tra specie, sottospecie, varietà e cultivar.[5][10][11]

Specie e varietà nordamericane:

  • G. aestivalis
    • Gaillardia aestivalis var. aestivalis
    • Gaillardia aestivalis var. flavovirens
    • Gaillardia aestivalis var. winkleri
  • G. amblyodon
  • G. aristata
  • G. arizonica
    • Gaillardia arizonica var. arizonica
    • Gaillardia arizonica var. pringlei
  • G. coahuilensis
  • G. flava
  • Gaillardia x grandiflora (ibrido G. aristata × G. pulchella)
  • G. multiceps
    • Gaillardia multiceps var. microcephala
    • Gaillardia multiceps var. multiceps
  • G. parryi
  • G. pinnatifida
    • Gaillardia pinnatifida var. linearis
    • Gaillardia pinnatifida var. pinnatifida
  • G. pulchella
    • Gaillardia pulchella var. australis
    • Gaillardia pulchella var. picta
    • Gaillardia pulchella var. pulchella
  • G. spathulata
  • G. suavis

Specie e varietà argentine:[6]

  • G. cabrerae (endemica del parco nazionale di Lihué Calel)
  • G. megapotamica
    • Gaillardia megapotamica var. radiata (endemica di San Luis)
    • Gaillardia megapotamica var. scabiosoides
  • G. tontalensis (endemica della provincia di San Juan)

Coltivazione

Varie specie di Gaillardia sono estensivamente coltivate, in tutto il mondo, come piante ornamentali[12]. A partire dalle due dozzine di specie e varietà che costituiscono il genere sono state selezionate, nel tempo, oltre un centinaio di cultivar.[10]

Galleria d'immagini

Note

Bibliografia

  • Susan Fry Biddulph, A revision of the genus Gaillardia, in Res. Stud. State Coll. Wash., vol. 13, 1944, pp. 195–256.
  • Funk V.A., Susanna A., Stuessy T.F. and Robinson H., Classification of Compositae (PDF), in Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009. URL consultato il 7 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).

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