Grammy Award al miglior album vocale solista classico

Il Grammy Award al miglior album vocale solista classico (Grammy Award for Best Classical Solo Vocal Album) è una delle categorie dei Grammy Award previste per la musica classica. Il premio è stato assegnato la prima volta durante la prima edizione della cerimonia nel 1959.

Prima del 2015, era assegnato come Grammy Award alla miglior interpretazione vocale classica o Grammy Award alla miglior interpretazione vocale classica solista.

Storia del premio

Al premio è stato cambiato diverse volte il nome:

  • 1959-1960: Best Classical Performance - Vocal Soloist (with or without orchestra)
  • 1961: Best Classical Performance - Vocal Soloist
  • 1962-1964: Best Vocal Soloist Performance (with or without orchestra)
  • 1965: Best Vocal Soloist Performance (with or without orchestra)
  • 1966: Best Classical Vocal Soloist Performance
  • 1967: Best Classical Vocal Soloist Performance (with or without orchestra)
  • 1968: Best Classical Vocal Soloist Performance
  • 1969: Best Vocal Soloist Performance
  • 1970: Best Vocal Soloist Performance, Classical
  • 1971-1990: Best Classical Vocal Soloist Performance
  • 1991: Best Classical Vocal Performance
  • 1992: Best Classical Vocal Soloist
  • 1993-2011: Best Classical Vocal Performance
  • 2012-2014: Best Classical Vocal Solo
  • 2015- ad oggi: Best Classical Solo Vocal Album

Fino al 2015 compreso, il Grammy è stato assegnato a uno o più solisti vocali. Non erano ammessi al premio musicisti accompagnatori, orchestre e/o direttori.

Dal 2015 il premio è assegnato solo agli album; negli anni precedenti anche i singoli brani erano idonei per il premio.

Dal 2016 sono stati inclusi anche gli "artistai collaborativi" (come accompagnatori solisti, direttori d'orchestra o gruppi da camera). L'accompagnamento di grandi orchestre o di più strumentisti, tuttavia, rimane inammissibile. Anche il produttore (i) e l'ingegnere (i) di oltre il 50% del tempo di riproduzione della registrazione ricevono un premio.

Vincitori e candidati

Miglior interpretazione vocale classica (1959-2014)

Anni 1950

Renata Tebaldi, soprano italiano, è stata la prima vincitrice del premio

Anni 1960

Leontyne Price, soprano statunitense, ha vinto in questa categoria 13 volte
Joan Sutherland, soprano australiano, ha vinto in questa categoria 2 volte

Anni 1970

Janet Baker, mezzosoprano britannico, ha vinto 2 volte in questa categoria: nel 1976 e nel 1978
Elly Ameling, soprano olandese, ha ricevuto 10 candidature in questa categoria
Dietrich Fischer-Dieskau, vincitore del premio 2 volte, è stato candidato in questa categoria 17 volte

Anni 1980

Il tenore italiano Luciano Pavarotti ha vinto 5 premi in questa categoria
Marilyn Horne, mezzosoprano statunitense, ha vinto in questa categoria 2 volte
Kathleen Battle, soprano statunitense, ha vinto 3 premi in questa categoria
Frederica von Stade, mezzosoprano statunitense, è stata candidata 9 volte in questa categoria

Anni 1990

Anni 2000

Cecilia Bartoli, mezzosoprano italiano, ha vinto 5 premi in questa categoria
Anne Sofie von Otter, mezzosoprano svedese, ha vinto 3 volte in questa categoria
Renée Fleming, soprano statunitense, ha vinto 4 premi in questa categoria

Anni 2010

Joyce DiDonato, mezzosoprano statunitense, ha vinto 3 volte in questa categoria

Miglior album vocale solista classico

Anni 2010

Anni 2020

  • 2020[11]
    • Songplay - Joyce DiDonato (solista); Chuck Israels, Jimmy Madison, Charlie Porter e Craig Terry (accompagnatori)
    • The Edge of Silence - Works For Voice by György Kurtág - Susan Narucki (solista)
    • Himmelsmusik - Philippe Jaroussky e Céline Scheen (solisti); Christina Pluhar (direttore); l'Arpeggiata (complesso)
    • Schumann: Liederkreis op. 24, Kerner-Lieder op. 35 - Matthias Goerne (solista); Leif Ove Andsnes (accompagnatore)
    • A Te, O Cara - Stephen Costello (solista); Constantine Orbelian (direttore)
  • 2021[4][12][13]
    • Smyth: The Prison - Sarah Brailey e Dashon Burton (solisti); James Blachly (direttore)
    • American Composers At Play - Stephen Powell (artistaa principale); William Bolcom, Ricky Ian Gordon, Lori Laitman, John Musto, Charles Neidich, Jason Vieaux e l'Attaca Quartet (accompagnatori)
    • Clairères - Songs by Lili & Nadia Boulanger - Nicholas Phan (solista); Myra Huang (accompagnatore)
    • A Lad's Love - Brian Giebler (solista); Steven McGhee (accompagnatore)
    • Farinelli - Cecilia Bartoli (solista); Giovanni Antonini (direttore)
  • 2022[14]
    • Mythologies - Sangeeta Kaur e Hilla Plitmann (solisti); Danae Xanthe Vlasse (piano)
    • Confessions - Laura Strickling (solista); Joy Schreier (accompagnatore)
    • Dreams of a New Day - Songs by Black Composers - Will Liverman (solista); Paul Sánchez (accompagnatore)
    • Schubert: Winterreise - Joyce DiDonato (solista); Yannick Nézet-Séguin (accompagnatore)
    • Unexpected Shadows - Jamie Barton (solista); Jake Heggie (accompagnatore)
  • 2023[15]
    • Voice of Nature - The Anthropocene - Renée Fleming (solista) e Yannick Nézet-Séguin (accompagnatore)
    • Eden - Joyce DiDonato (solista); Maksim Emel'janyčev (direttore)
    • How Do I Find You - Sasha Cooke (solista); Kirill Kuzmin (accompagnatore)
    • Okpebholo: Lord, How Come Me Here? - Will Liverman (solista); Paul Sánchez (accompagnatore)
    • Stranger - Works for Tenor by Nico Muhly - Nicholas Phan (solista); Eric Jacobsen (accompagnatore)
  • 2024[16][17]
    • Walking in the Dark - Julia Bullock, solista; Christian Reif, direttore d'orchestra (Philharmonia Orchestra)
    • Because - Reginald Mobley, solista; Baptiste Trotignon, pianista
    • Broken Branches - Karim Sulayman, solista; Sean Shibe, accompagnatore
    • 40@40 - Laura Strickling, solista; Daniel Schlosberg, pianista
    • Rising - Lawrence Brownlee, solista; Kevin J. Miller, pianista

Note

Collegamenti esterni

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