Guglielmo di Cabriano

arcivescovo cattolico italiano

Guglielmo di Cabriano (XII secoloRavenna, 31 luglio 1201) è stato un arcivescovo cattolico e giurista italiano.Fu vescovo di Asti con il titolo di Guglielmo II tra il 1173 ed il 1191 e arcivescovo metropolita di Ravenna tra il 1191 e il 1201.

Guglielmo (II)
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
NatoXII secolo
Elevato arcivescovo11 febbraio 1191 da papa Celestino III
Deceduto31 luglio 1201 a Ravenna
 

Guglielmo fu uno dei maggiori vescovi di Asti del XII secolo[1] e giocò un importante ruolo nelle strategie politiche nell'Italia del tempo.

Biografia

Nato in una famiglia nobile di Brescia, il primo documento riferito a Guglielmo è del 14 luglio 1173 dove i fratelli Rogeiro e Aimone, gli cedettero il feudo di Lequio.

Allievo del glossatore Bulgaro, Guglielmo di Cabriano fu professore di diritto civile a Bologna.[2]

Il 3 novembre 1078, papa Gregorio VII affidò a Guglielmo, a Cuniberto, vescovo di Torino e al vescovo d'Alba, l'incarico di far desistere Bonifacio del Vasto dalle nozze con la cognata, intento non andato a buon fine.[3]

Guglielmo, nel 1183, fu incaricato di comporre le proposte di pace nel congresso di Ferrara con i vescovi di Torino, Bergamo e Como.Presenziò alla pace di Costanza tra il Barbarossa e la Lega lombarda in qualità di messo imperiale.[4]Nel 1186, la intercessione del "...karissimi nostri Guillelmi ... episcopi", permise agli astigiani di essere dispensati da Federico I degli appelli di tassa da 25 lire astesi in giù.[1]

Si recò a Roma nel 1191 per l'incoronazione di Enrico VI; in quell'occasione, ricevette dal papa Celestino III la nomina ad arcivescovo di Ravenna. L'11 febbraio 1192 Guglielmo partì da Asti e si trasferì a Ravenna.[5]

Summa Vindocinensis, manoscritto, XIII secolo.

Opere

È indicato come l'autore del "Casus Codicis",[6] una raccolta di leggi, codici ed altri scritti minori, molto simile alla Summa Berolinensis.[7]

Manoscritti

  • Casus Codicis, XIII secolo, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Fondo Vaticano latino, Vat. lat. 2302, f. 290v.
  • Summa Vindocinensis, XIII secolo, Vendôme, Bibliothèque du Parc Ronsard, Fonds manuscrits, MS 223, ff. 1r-154v.

Note

Bibliografia

  • Assandria G., Il libro verde della Chiesa di Asti.
  • Pietro Giovanni Boatteri,Serie cronologica-storica de'Vescovi della Chiesa d'Asti, Asti 1807
  • Bianco A., Asti Medievale, Ed CRA 1960
  • Bordone R., Città e territorio nell'alto medioevo. La società astigiana dal dominio dei Franchi all'affermazione comunale. Biblioteca Storica Subalpina, Torino 1980
    • Lo storico GS. de Canis e la sua "descrizione statistica della Provincia di Asti". Asti 1976,CRA.
  • Bosio Gaspare, Storia della Chiesa di Asti, Asti 1894
  • Cipolla Carlo, Appunti per la storia di Asti, 1891
  • Lorenzo Gentile Storia della Chiesa di Asti, Asti 1934
  • Ferro, Arleri, Campassi, Antichi Cronisti Astesi, ed. dell'Orso 1990 ISBN 88-7649-061-2
  • Gabiani Nicola, Asti nei principali suoi ricordi storici vol 1, 2,3. Tip.Vinassa 1927-1934
  • Gabotto F., Le più antiche carte dell'archivio capitolare di Asti (Corpus Chart. Italiae XIX). Pinerolo Chiantore-Mascarelli 1904
  • Gorrini G., Il comune astigiano e la sua storiografia . Firenze Ademollo & c. 1884
  • Grassi S., Storia della Città di Asti vol I ,II. Atesa ed. 1987
  • Sella Q., Codex Astensis, Roma tip. dei Lincei 1887
  • Ughelli,in Italia Sacra, Astenses Episcopi, Venezia 1719
  • Vergano L., Storia di Asti Vol. 1,2,3 Tip.S.Giuseppe Asti, 1953, 1957

Voci correlate

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