Het Gulden Cabinet
Het Gulden Cabinet vande Edel Vry Schilder-Const o Il libro d'oro della nobile e liberale arte della pittura è un libro del XVII secolo del notaio e retore Cornelis de Bie pubblicato ad Anversa. Scritto in lingua olandese, contiene biografie e panegirici, con incisione dei ritratti, di artisti del XVI e XVII secolo, per la maggior parte del sud dei Paesi Bassi. L'opera è una fonte molto importante di informazioni sugli artisti descritti. Ha costituito la principale fonte di informazioni per storici dell'arte come Arnold Houbraken e Jacob Campo Weyerman. Fu pubblicato nel 1662, anche se il lavoro menziona il 1661 come data di pubblicazione.
Het Gulden Cabinet vande Edel Vry Schilder-Const | |
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Copertina de Gulden Cabinet[1] | |
Autore | Cornelis de Bie |
1ª ed. originale | 1662 |
Genere | Biografie di artisti |
Lingua originale | olandese |
Anteprima
Het Gulden Cabinet ha una lunga tradizione di biografie di artisti. Questa tradizione risale a Plinio e fu ripresa durante il Rinascimento. Nel 1550, l'italiano Giorgio Vasari pubblicò il suo Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori sulle vite di artisti famosi. Karel van Mander fu il primo autore a introdurre questo genere in lingua olandese con il suo Schilder-boeck del 1604. Cornelis de Bie si inserì esplicitamente nella tradizione di van Mander e fece ciò che van Mander aveva fatto per gli artisti fiamminghi del XV e XVI secolo.
Nel suo Het Gulden Cabinet, de Bie presenta se stesso come rederijker o chi aveva il dovere di trasmettere la fama degli artisti. Così facendo seguì una tradizione già presente in Pictorum aliquot celebrium Germaniae Inferioris effigies di Dominicus Lampsonius (1572) e del pittore di Anversa e rederijker Alexander van Fornenbergh, che nel 1658 aveva scritto Antwerpschen Proteus ofte Cyclopschen Apelle e aveva cantato le lodi del pittore Quinten Matsys.
Il concetto di Het Gulden Cabinet non fu un'iniziativa di Cornelis de Bie ma dello stampatore di Anversa, Jan Meyssens. Nel 1649 Meyssen aveva pubblicato Image de divers hommes, che conteneva incisioni di ritratti di uomini famosi, pittori compresi, ad imitazione di Iconography di Antoon van Dyck. La maggior parte degli artisti inseriti in Het Gulden Cabinet provenivano da Image de divers hommes e soltanto poche nuove incisioni vennero realizzate per l'opera di de Bie.[2]
Opera
Notizie generali
Il titolo completo dell'opera è Het gulden cabinet vande edel vry schilder const: inhoudende den lof vande vermarste schilders, architecten, beldthouwers ende plaetsnyders, van dese eeuw, tradotto in Il libro d'oro della nobile arte liberale della pittura: contenente le lodi dei più famosi pittori, architetti, scultori e incisori di questo secolo. Nonostante il titolo, il libro tratta anche di artisti del XVI secolo.
L'opera venne dedicata al collezionista d'arte Antoon van Leyen, che aveva fornito alcune informazioni per la stesura del libro e potrebbe aver contribuito a finanziarne la pubblicazione.[2][3] Altre persone che avevano fornito informazioni su artisti contemporanei includevano il padre di de Bie, Erasmus Quellinus il Giovane, Luigi Primo e il figlio Richard di Hendrick ter Brugghen.[2]
Struttura e stile
Il libro consta di tre parti. La prima tratta di artisti che erano morti prima del tempo di de Bie e fa molto affidamento su "Schilder-boeck" di van Mander. La seconda parte tratta di artisti che vivevano al tempo di de Bie e si basa principalmente sulla ricerca originale di de Bie e sui commenti aggiunti alle incisioni prese in prestito da Meyssens Image de divers hommes. La terza parte tratta di artisti che erano stati omessi nelle prime due parti e comprende anche incisori, scultori, architetti e pittori.[4] Nell'intera opera è intessuto un trattato generale sull'arte della pittura.[5]
Il libro è scritto principalmente in versi, alcuni dei quali in lingua latina, ed è di conseguenza piuttosto difficile da leggere oggi. Ci sono anche alcune sezioni in prosa. È costituito da oltre 500 pagine e contiene incisioni di oltre 50 pittori derivate principalmente dalle precedenti opere di Meyssen.
Influenze
Anche se The Gulden Cabinet non raggiunse mai i livelli di popolarità di Schilder-boeck, è un'importante fonte di informazioni sugli artisti fiamminghi del XVII secolo.[5] Il contributo più importante di De Bie fu quello di fornire una base teorica per conoscere i generi di pittura meno apprezzati come la natura morta, la pittura di genere, il ritratto e il paesaggio. Egli lodò senza riserve gli artisti che praticavano questi generi.[2]
Het Gulden Cabinet è compreso in Basic Library della Digital Library for Dutch Literature, che contiene 1000 opere di letteratura in lingua olandese, dal Medioevo ad oggi, considerate dai suoi compilatori di particolare importanza per la letteratura in lingua olandese.[6]
Seconda edizione
Sembra che de Bie avesse pianificato una seconda edizione dell'opera, ma questa non venne mai pubblicata. Il manoscritto di de Bie è ancora esistente ed è conservato nella Biblioteca reale del Belgio. É datato 1672 e in esso si trova menzione dell'intenzione di pubblicare una seconda edizione. Il motivo per cui la seconda edizione non venne mai pubblicata non è chiaro. Potrebbe essere stato dovuto al fatto che l'editore e promotore della prima edizione Jan Meyssens era morto nel 1670 e de Bie aveva difficoltà a trovare un altro editore.
Affidabilità storica
Come nel caso di Vasari e Van Mander prima di lui, le biografie di de Bie sono intervallate da aneddoti divertenti. Sebbene tali motivi letterari appartengano ad una lunga tradizione retorica, molte di queste storie sono state etichettate come "storicamente inaffidabili" da importanti storici del XIX secolo. Solo di recente alcune delle storie sono state reintegrate. Poiché il libro era spesso l'unica fonte di informazioni sopravvissuta su alcuni pittori, queste storie sono state spesso ripetute come fatti concreti sulla vita dei pittori descritti.
Ad esempio, Cornelis de Bie postulò certi apprendistati, che ora sono considerati improbabili perché l'allievo dipingeva in un genere completamente diverso rispetto al maestro. L'affermazione di De Bie secondo cui Philips Wouwerman era stato allievo di Frans Hals è stata ritenuta non plausibile dagli storici successivi, poiché Wouwerman dipingeva paesaggi con cavalli e Hals era principalmente un ritrattista. Alcuni studiosi considerano questo apprendistato improbabile, ma in considerazione della grande bottega di Hals non può essere completamente escluso.
Artisti presenti in Het Gulden Cabinet, Parte I
Di seguito sono riportati le incisioni dei ritratti inclusi come illustrazioni nel libro I, seguiti dagli artisti elencati in ordine di apparizione nel testo. La prima illustrazione è di Antoon van Leyen, a cui il libro è dedicato.
- Antoon van Leyen, pagina 9
- Cornelis de Bie, pagina 17
- Adam van Oort, pagina 37
- Octavio van Veen, pagina 39
- Abraham Bloemaert, pagina 45
- Tobias Verhaecht, pagina 47
- Adam Elsheimer, pagina 49
- Guido Reni, pagina 52
- Rubens, pagina 57
- Frans Snyders, pagina 61
- Willem van Nieulandt, pagina 63
- Anthony van Dyck, pagina 75
- Gerard Seghers, pagina 97
- Adriaen van Utrecht, pagina 107
- Adam Willaerts, pagina 111
- Johann Wilhelm Baur, pagina 113
- Nicolaus Knüpfer, pagina 115
- Jan van Bijlert, pagina 117
- Jan van Balen, pagina 119
- Roelant Savery, pagina 125
- Hendrik van der Borcht il Vecchio, pagina 127
- Jacob Adriaensz Backer, pagina 129
- Deodat del Monte, pagina 133
- David Teniers il Vecchio, pagina 141
- Adriaen van Nieulandt, pagina 147
- Alessandro Varotari, pagina 151
- Peter Franchoijs, pagina 153
- Jan Both, pagina 157
- David Beck, pagina 161
- Gerard van Honthorst, pagina 165
- Thomas Willeboirts Bosschaert, pagina 167
- Bonaventura Peeters il Vecchio, pagina 171
- Frans Wouters, pagina 175
- Adam van Noortpagina 37
- Otto van Veenpagina 39
- Abraham Bloemaertpagina 45
- Tobias Verhaechtpagina 47
- Adam Elsheimerpagina 49
- Guido Renipagina 52
- Peter Paul Rubenspagina 57
- Frans Snyderspagina 61
- Willem van Nieulandtpagina 63
- Abraham Janssenspagina 65
- Antoon van Dyckpagina 75
- Gillis Mostaertpagina 79
- Pieter Bruegelpagina 89
- Adriaen Brouwerpagina 91
- Gerard Segherspagina 97
- Lodewijk de Vadderpagina 98
- Wenceslas Cobergherpagina 101
- Jan van Ravesteynpagina 102
- Palamedes Palamedesz Ipagina 102
- Michiel van Miereveltpagina 103
- Cornelis Schut Ipagina 103
- Jan Snellinckpagina 104
- Cornelis de Vospagina 104
- Orazio Gentileschipagina 105
- Andries van Eertveltpagina 105
- Adriaen van Utrechtpagina 106
- Willem Backereelpagina 108
- Gillis Backereelpagina 108
- Jan de Waelpagina 108
- Joos van Craesbeeckpagina 109
- Abraham Matthijspagina 110
- Adam Willaertspagina 111
- Johann Wilhelm Baurpagina 113
- Nicolaus Knüpferpagina 115
- Jan van Bijlertpagina 117
- Jan van Balenpagina 119
- Roelant Saverypagina 125
- Jan Porcellispagina 126
- Jan Wildenspagina 126
- Hendrik van der Borcht il Vecchiopagina 127
- Jacob de Backerpagina 129
- Paulus Moreelsepagina 131
- Hendrick ter Brugghenpagina 132
- Deodat del Montepagina 133
- Pieter van der Plaspagina 139
- Jacques Blanchardpagina 139
- David Teniers il Vecchiopagina 140
- David de Haenpagina 142
- Vincent Malopagina 143
- François Perrierpagina 143
- Jan van den Hoeckepagina 143
- Augustijn Brunpagina 145
- Johann Hulsmanpagina 145
- Frederick Brentelpagina 145
- Jacob van der Heydenpagina 145
- Hesselien (Crabbeken van Amsterdam)pagina 145
- Pieter Meulenerpagina 145
- Raphael Coxie (figlio di Michiel)pagina 145
- Spanjolet pagina 145
- Gillis Peeters il Vecchiopagina 145
- Adriaen van Nieulandtpagina 146
- Remigius van Rheni pagina 149
- Peeter van Loonpagina 149
- Padovaninopagina 150
- Lucas Franchoijs il Giovanepagina 152
- Peter Franchoijspagina 152
- Pieter Soutmanpagina 154
- Pieter Neefs Ipagina 155
- Dirck van Baburenpagina 155
- Jan Bothpagina 156
- Pietro Testapagina 158
- Christoffel Jacobsz van der Laemenpagina 159
- David Beckpagina 160
- Nicolaes vander Horstpagina 162
- Johann Matthias Kagerpagina 162
- Theodoor Romboutspagina 163
- Hendrick de Clerckpagina 163
- Antoon Sallaertpagina 163
- Gerard van Honthorstpagina 164
- Thomas Willeboirts Bosschaertpagina 166
- Denis van Alslootpagina 168
- Jacques Fouquierpagina 168
- Willem Mahuepagina 168
- Pieter van Laerpagina 169
- Bonaventura Peeterspagina 171
- Frans Wouterspagina 174
- Hendrick Andriessenpagina 176
Artisti presenti in Het Gulden Cabinet, Parte II
Di seguito sono riportate le incisioni dei ritratti inclusi come illustrazioni nel libro II, seguite dagli artisti elencati in ordine di apparizione nel testo. Il libro II inizia a pagina 181.
- Daniel Seghers, pagina 213
- Pieter Snayers, pagina 221
- Jacob van Es, pagina 227
- Adriaen de Bie, pagina 231
- Adriaen van de Venne, pagina 235
- Jacob Jordaens, pagina 239
- Gaspar de Crayer, pagina 245
- Balthasar Gerbier, pagina 249
- Leonard Bramer, pagina 253
- Cornelis van Poelenburch, pagina 257
- Erasmus Quellinus il Giovane, pagina 261
- Jan Cossiers, pagina 267
- David Bailly, pagina 271
- Herman Saftleven II, pagina 275
- Jan Gerritsz van Bronckhorst, pagina 279
- Abraham van Diepenbeeck, pagina 285
- Pieter Danckerts de Rij, pagina 289
- Daniel van Heil, pagina 293
- Cornelis Janssens van Ceulen, pagina 299
- Jacques d'Arthois, pagina 301
- Pieter van Lint, pagina 307
- David Ryckaert, pagina 309
- Nicolaes de Helt Stockade, pagina 313
- Gonzales Coques, pagina 317
- David Teniers il Giovane, pagina 335
- Robert van den Hoecke, pagina 341
- Jan Baptist van Heil, pagina 343
- Jan Philips van Thielen, pagina 345
- Pieter Meert, pagina 351
- Jan Peeters il Vecchio, pagina 355
- Pieter Boel, pagina 363
- Jan van den Hecke, pagina 365
- Hendrik van der Borcht il Giovane, pagina 383
- Jan Meyssens, pagina 387
- Jan van Kessel, pagina 411
- Daniel Segherspagina 213
- Jan Davidsz. de Heempagina 216
- Pieter Snayerspagina 220
- Jacob van Espagina 227
- Adriaen van Stalbemtpagina 228
- Lucas de Waelpagina 229
- Cornelis de Waelpagina 229
- Adriaen de Biepagina 231
- Adriaen van de Vennepagina 235
- Paul de Vospagina 236
- Simon de Vospagina 237
- Jacob Jordaenspagina 238
- Lucas van Udenpagina 240
- Theodoor van Thuldenpagina 241
- Justus Sustermanspagina 242
- Jan Lievenspagina 243
- Simon Vouetpagina 243
- Gaspar de Crayerpagina 244
- Pieter Jansz Saenredampagina 246
- Abraham Willaertspagina 247
- Jan Thomas van Ieperenpagina 247
- Balthasar Gerbierpagina 248
- Salomon Koninckpagina 250
- Justus van Egmontpagina 251
- Karel Škrétapagina 251
- Leonard Bramerpagina 252
- Jan Boeckhorstpagina 254
- Frans Ykenspagina 255
- Johannes Ykenspagina 255
- Pieter van der Borchtpagina 255
- Cornelis van Poelenburchpagina 257
- Adriaen van Ostadepagina 258
- Herman van Swaneveltpagina 259
- Hans Haringhpagina 259
- Erasmus Quellinus il Giovanepagina 260
- Claude Lorrainpagina 265
- Jan Cossierspagina 266
- David Baillypagina 271
- Philippe de Champaignepagina 273
- Alexander Adriaenssenpagina 273
- Herman Saftleven IIpagina 275
- Joachim von Sandrartpagina 276
- Gerrit Doupagina 277
- Jan Weenixpagina 277
- Jan Gerritsz van Bronckhorstpagina 278
- Govert Flinckpagina 280
- Pietro da Cortonapagina 280
- Dirck van Delenpagina 281
- Francesco Fieravinopagina 282
- Bartholomeus van der Helstpagina 283
- Guercinopagina 283
- Abraham van Diepenbeeckpagina 284
- Giovanni Francesco Romanellipagina 286
- Andrea Vaccaropagina 297
- Nicolas Poussinpagina 297
- Pieter Danckerts de Rijpagina 288
- Rembrandtpagina 290
- Peeter van Aelstpagina 291
- Francesco Albanipagina 291
- Daniel van Heilpagina 292
- Mattia Pretipagina 294
- Mario de' Fioripagina 295
- Gaspard Dughetpagina 295
- Andrea Sacchipagina 296
- Bibianopagina 296
- Michelangelo delle Battagliepagina 297
- Cornelis Janssens van Ceulenpagina 298
- Jacques d'Arthoispagina 300
- Salvator Rosapagina 303
- Angelo Michele Colonnapagina 304
- Giovanni Benedetto Castiglionepagina 305
- Hoscofpagina 305
- Pieter van Lintpagina 306
- David Ryckaertpagina 308
- Monsieur Hanspagina 311
- Bernarpagina 311
- Pierre Patelpagina 311
- Nicolaes de Helt Stockadepagina 312
- Karel van Mander IIIpagina 314
- Domenichinopagina 315
- Gonzales Coquespagina 316
- Massimo Stanzionepagina 319
- Charles Le Brunpagina 319
- Luigi Primopagina 320
- Laurent de La Hyrepagina 327
- Pieter Thyspagina 328
- Giovanni Lanfrancopagina 330
- Sébastien Bourdonpagina 333
- David Tenierspagina 334
- Jan Fytpagina 339
- Robert van den Hoeckepagina 340
- Jan Baptist van Heilpagina 342
- Jan Philips van Thielenpagina 344
- Maria Theresa van Thielenpagina 347
- Anna Maria van Thielenpagina 347
- Françoise Catharina van Thielenpagina 347
- Johannes Coeperpagina 348
- Franciscus de Neve Ipagina 349
- Pieter Meertpagina 350
- Anthonius Rockapagina 353
- Jan Peeters il Vecchiopagina 354
- Pieter Boelpagina 362
- Jan van den Heckepagina 365
- Gaspar van Eyckpagina 367
- Jan Mielpagina 368
- Cornelis de Heempagina 369
- Johannes de Duytspagina 370
- Jan Siberechtspagina 373
- Joris van Schootenpagina 373
- Lucas Franchoijs il Vecchiopagina 374
- Karel Dujardinpagina 377
- Carel van Savoyenpagina 378
- Pieter Van Bredaelpagina 380
- Hendrik van der Borcht il Giovanepagina 383
- Peter Tentenierpagina 384
- Gijsbert d'Hondecoeterpagina 384
- Peter Lelypagina 385
- Nicolaes Berchempagina 385
- Jan Meyssenspagina 386
- Nicolaas van Eyckpagina 388
- Philip Fruytierspagina 389
- Antonius Goebouwpagina 390
- Peter de Wittepagina 393
- Gaspar de Wittepagina 394
- Joris van Sonpagina 402
- Frans van Mieris il Vecchiopagina 404
- François Verwiltpagina 405
- Jan Baptist van Deynumpagina 406
- Jan van Kessel il Vecchiopagina 409
- Gysbrecht Thyspagina 412
- Martin Ryckaert pagina 413
- Artus Wolffort pagina 413
- Geeraert van Hoochstadt pagina 413
- Willem de Vos pagina 413
- Maarten Pepyn pagina 413
- Hendrick Berckmanpagina 414
Artisti presenti in Het Gulden Cabinet, Parte III
Di seguito sono riportate le incisioni dei ritratti inclusi come illustrazioni nel libro III, seguite dagli artisti elencati in ordine di apparizione nel testo. Il Libro III inizia a pagina 419.
- Dirck Volckertszoon Coornhert, pagina 455
- Hendrick de Keyser il Vecchio, pagina 459
- Jacob Franquart, pagina 479
- Egidius Sadeler, pagina 483
- Hendrik Hondius, pagina 487
- Pieter de Jode il Vecchio, pagina 493
- Paulus Pontius, pagina 497
- Lucas Faydherbe, pagina 499
- Artus Quellinus il Vecchio, pagina 505
- Pieter de Jode il Giovane, pagina 511
- Jacques Callot, pagina 523
- Leo van Heil, pagina 527
- Pieter Verbruggen il Vecchio, pagina 531
- Simon Bosboom, pagina 547
- Wenceslaus Hollar, pagina 551
- Artus Quellinus il Giovane, pagina 555
- Stefano della Bella, pagina 561
- François Duquesnoypagina 442
- Gian Lorenzo Berninipagina 445
- Cornelis Danckerts de Rypagina 446
- Johannes van Milderpagina 448
- Huybrecht vanden Eyndenpagina 449
- Cornelis Cortpagina 450
- Theodoor Gallepagina 452
- Lucas Vorstermanpagina 453
- Dirck Volckertszoon Coornhertpagina 454
- Andreas Colyns de Nolepagina 456
- Carolus de Malleripagina 456
- Robertus van Voorspagina 457
- Hendrick de Keyser il Vecchiopagina 458
- Claes Jansz Visscherpagina 461 (vedi nota pagina 524)
- Jan Sadelerpagina 462
- Raphael Sadelerpagina 464
- Jacobus de Breuckpagina 472
- Jan Witdoeckpagina 473
- Nicolaes Lauwerspagina 473
- Jacobus Mathampagina 474
- Boetius Adams Bolswertpagina 476
- Schelte Adams Bolswertpagina 476
- Johannes Baptista Barbepagina 477
- Jacob Franquartpagina 478
- Cornelis Galle il Vecchio pagina 480
- Cornelis Galle il Giovanepagina 480
- Jeremias Valckpagina 481
- Claude Mellanpagina 481
- Egidius Sadelerpagina 482
- Cornelis Bloemaertpagina 485
- Mattheus Mereaenpagina 485
- Hendricus Hondiuspagina 486
- Egidius Rousseletpagina 490
- Robert Nantuelpagina 491
- Nicolaes Loyerpagina 491
- Pieter de Jode Ipagina 492
- Jan Cardonpagina 494
- Jean Le Potrepagina 495
- Paulus Pontiuspagina 496
- Johannes Saenredampagina 498
- Lanfanpagina 499
- Lucas Faydherbepagina 500
- Michiel Lanepagina 502
- Alexander del Gardepagina 503
- Artus Quellinuspagina 504
- Michiel Natalispagina 507
- Bertholet Flemaelpagina 507
- Abraham Bossepagina 508
- Perellepagina 509
- Gerard van Opstalpagina 509
- Pieter de Jode IIpagina 510
- Sebastiaen de Nevepagina 512
- M Koeselpagina 512
- Guiliam Gabronpagina 517
- Charles Emmanuel Bisetpagina 518
- Johannes Wierixpagina 520
- Jeronimus Wierixpagina 520
- Anthonius Wierixpagina 520
- Charles Erpardpagina 520
- François Pollypagina 521
- Nicolaes Pollypagina 521
- Jacques Callotpagina 522
- Leo van Heilpagina 526
- Lenaert van Orleypagina 528
- Theodor Mathampagina 528
- Peter van der Willighepagina 529
- Peeter Verbruggenpagina 530
- Nicolas Pitaupagina 532
- Jacobus Pitaupagina 532
- Johannes van der Borghtpagina 532
- Villamenapagina 533
- Simon Bosboompagina 546
- Peeter van Schuppenpagina 548
- Francesco Fanellipagina 549
- Wenceslaus Hollarpagina 550
- Franciscus vander Steenpagina 552
- Lucas Vorsterman il Giovanepagina 553
- Jacobus Neefspagina 553
- Artus Quellinus IIpagina 554
- Franciscus Du Sartpagina 556
- Anna Schuermanspagina 557
- Catharina Peeterspagina 558
- Johanna Vergouwen pagina 558
- Stephanus de la Bellepagina 560
- Coenrard Lauwerspagina 562
Note
Bibliografia
- Digital version of the work on Google Books
- Digital version of the work on Erfgoedbibliotheek Hendrik Conscience
- G. Lemmens, "Introduction", in: Cornelis de Bie, Het Gulden Cabinet, Soest, 1971, p. 1-15 (reprint).
- Ch. Schuckman, "Did Hendrick ter Brugghen revisit Italy? Notes from an unknown manuscript by Cornelis de Bie." in: Hoogsteder-Naumann Mercury, 4 (1986), 7-22.
- P. Calu, "Tot verheffinghe der vermaerste Gheesten ende Lief-hebbers der Schildry. Literaire aspecten van Het Gulden Cabinet (1662) van Cornelis de Bie." in: "Spiegel der Letteren", 53 (1), 29-59.
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