Il guardiano notturno

romanzo di Louise Erdrich

Il guardiano notturno (The Night Watchman) è un romanzo della scrittrice statunitense Louise Erdrich, pubblicato nel 2020 e premiato con il Premio Pulitzer per la narrativa nel 2021.

Il guardiano notturno
Titolo originaleThe Night Watchman
AutoreLouise Erdrich
1ª ed. originale2020
1ª ed. italiana2021
Genereromanzo
Lingua originaleinglese
AmbientazioneDakota del Nord, 1953
ProtagonistiThomas Wazhashk, Pixie "Patrice" Paranteau

Storia editoriale

Il romanzo è stato pubblicato dalla HarperCollins nel settembre del 2020, mentre la prima edizione italiana è stata pubblicata nell'autunno del 2021 da Feltrinelli.[1]

Nel 2021 il romanzo ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa.[2]

Trama

Thomas Wazhashk è il guardiano notturno di una fabbrica vicino alla riserva di Turtle Mountain nel Dakota del Nord. Thomas inoltre appartiene alla tribù degli Ojibway e in veste di membro del consiglio fatica a capire le conseguenze dell'"Indian termination policy", un piano governativo discusso al Congresso per favorire l'assimilazione dei nativi americani. Tuttavia, Thomas e gli altri consiglieri temono che questo piano non abbia nulla a che fare con i diritti dei nativi americani, ma che sia un ennesimo tentativo di minare la loro cultura e indipendenza.

Dopo la fine delle superiori la nativa americana Pixie Paranteau ha insistito perché tutti la chiamassero Patrice e, al contrario delle altre ragazze della riserva, non ha intenzioni di rinunciare a una carriera per avere una famiglia. Comincia a lavorare nella fabbrica vicino alla piantagione, dove però guadagna solo i soldi necessari per mantenere la madre e il fratello, dato che il padre (un alcolista violento) non fa niente per la famiglia. Il vero motivo per cui Patrice ha cercato un lavoro fuori dalla riserva è che vuole seguire le orme della sorella maggiore Vera, che si è trasferita a Minneapolis e da tempo non dà più sue notizie, anche se si vocifera che abbia avuto un figlio.

Accoglienza

Critica

Il romanzo ha ricevuto un'accoglienza molto positiva da parte della critica, ottenendo recensioni particolarmente entusiaste dal New York Times e dal Washington Post.[3][4]

Edizioni

Note

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