Johann von Pallavicini

diplomatico austriaco

Johann Markgraf von Pallavicini (in ungherese Pallavicini János őrgróf; in italiano Giovanni Pallavicini; Padova, 18 marzo 1848Pusztaradvány, 4 maggio 1941) è stato un diplomatico e politico austro-ungarico, ambasciatore dapprima in Romania e poi nell'impero ottomano e, per un breve periodo, anche ministro degli esteri del governo imperiale; dopo la fine della carriera diplomatica e lo smembramento dell'impero fu senatore della Reggenza ungherese.

Pallavicini in una foto degli anni dieci del XX secolo
Stemma dei Pallavicino

Biografia

Nato a Padova — all'epoca territorio austriaco — da famiglia nobile, Pallavicini intraprese la carriera diplomatica nel ministero degli esteri imperiale dopo aver compiuto i propri studi a Ödenburg (oggi Sopron) e a Vienna.Nel 1871 fu nominato attaché a Berlino (Prussia), poi nel 1878 a Parigi (Francia) e nel 1880 a Londra (Regno Unito).Nel 1887 fu segretario d'ambasceria a Belgrado (Principato di Serbia) e nel 1894 fu console a Monaco (Regno di Baviera) prima di essere inviato a San Pietroburgo (Russia) quello stesso anno.Fu destinato a ministro plenipotenziario a Bucarest (Romania nel 1899[1].

Il 5 ottobre 1906 Pallavicini fu nominato ambasciatore a Costantinopoli (impero ottomano) dall'Imperatore Francesco Giuseppe.Nel 1911 fu temporaneamente ministro degli esteri durante una malattia del conte Alois Lexa von Aehrenthal[2]; ben presto Pallavicini divenne uno dei più stimati diplomatici degli Absburgo e si mostrò contrario, in accordo ad altri colleghi, all'annessione della Bosnia all'impero nel 1908[3].

Durante la prima guerra mondiale Pallavicini collaborò al coinvolgimento dell'impero ottomano nel conflitto al fianco delle potenze centrali.Per la sua lunga carriera e per il ruolo di decano dei diplomatici alla corte turca fu considerato di grande influenza anche nell'impero orientale ed è considerato uno tra i testimoni della questione armena in seguito dibattuta a lungo da molti storici con vaste critiche e proteste a causa della scelta da parte dei turchi di sterminare la popolazione di quell'area per mantenerne il controllo[4]: già nel giugno del 1915 aveva riferito al proprio governo a Vienna che «…la popolazione armena … non è solo soggetta alla più grande miseria ma anche a un totale sterminio«»[5].

Nell'aprile 1917 Pallavicini rifiutò l'offerta dell'imperatore Carlo I di divenire ministro degli esteri[6].In quello stesso anno, ad ogni modo, ottenne la gran croce dell'Ordine reale di Santo Stefano d'Ungheria[7] e nel 1927 fu nominato membro della camera alta della Dieta d'Ungheria[8], Paese in cui trascorse gli ultimi anni della sua vita e dove morì il 4 maggio 1941 (a Pusztaradvány).

Onorificenze

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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