Sacramento Kings

squadra di pallacanestro della NBA
(Reindirizzamento da Kansas City Kings)

I Sacramento Kings sono una franchigia statunitense di pallacanestro con sede nella città di Sacramento (California), militante nella National Basketball Association dal 1950; attualmente è l'unica squadra di Sacramento ad appartenere ad una delle cosiddette Big Four.

Sacramento Kings
Pallacanestro
Segni distintivi
Uniformi di gara
Casa
Trasferta
Terza divisa
Colori socialiViola, grigio ardesia, nero[1][2]
              
Dati societari
CittàSacramento (CA)
NazioneBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
CampionatoNBA
ConferenceWestern Conference
DivisionPacific Division
Fondazione1948
DenominazioneRochester Royals (NBL)
1945-1948
Rochester Royals (BAA)
1948-1949
Rochester Royals (NBA)
1949-1957
Cincinnati Royals (NBA)
1957-1972
Kansas City-Omaha Kings (NBA)
1972-1975
Kansas City Kings (NBA)
1975-1985
Sacramento Kings (NBA)
1985-presente
General managerMonte McNair
AllenatoreMike Brown
ImpiantoGolden 1 Center
(17,608 posti)
Sito webwww.nba.com/kings
Palmarès
Trofeo Larry O'Brien
Titoli NBA1
Titoli di conference0
Titoli di division6
Titoli NBL1
Altri titoli1 Titolo NBA Division (Playoffs)
3 Titoli NBL Division (Playoffs)
2 Titoli NBL Division
Stagione in corso

Storia

Rochester

La storia della franchigia ha inizio a Rochester, nello Stato di New York, all'inizio degli anni venti. La squadra operava a livello semiprofessionistico con il nome di "Seagrams", poiché sponsorizzata dalla celeberrima compagnia di distillazione Seagram. Mantenne questo nome per più di due decenni, finché lo sponsor venne a cadere a causa soprattutto della Grande depressione. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, rinacque la National Basketball League (NBL), che cercava franchigie competitive e i Royals, che negli anni erano molto migliorati grazie soprattutto al grande allenatore Les Harrison, erano i naturali candidati a un posto nella lega. In vista della partecipazione in NBL il nome della squadra venne cambiato in "Rochester Pros", e la squadra giocava nella Edgarton Sport Arena che conteneva fino a 4 500 spettatori. La Seagram tornò sponsor, e grazie ad un contest su un giornale locale il nome della squadra divenne definitivamente "Royals".Nel primo anno in NBL i Royals vinsero il primo e unico titolo in questa lega, sconfiggendo per 3 a 0 nella serie finale gli Sheboygan Red Skins. La squadra era guidata da giocatori come le guardie Bob Davies e Al Cervi, il centro di quasi 2 metri George Glamack e il futuro campione di football americano Otto Graham.I Royals parteciparono alla NBL fino al 1948, avendo sia nella stagione 1946-47 che in quella 1947-48 il miglior record di vittorie in campionato ma senza riuscire a vincere più alcun titolo.

Dopo due anni di buoni risultati ma senza titolo, nel 1951 i Royals vinsero il titolo NBA, che è tutt'oggi l'unico conquistato tra Royals e Kings. In finale, in una sorta di derby vennero sconfitti i New York Knickerbockers, con una combattutissima serie terminata 4 a 3. Il successo in NBA non garantì però i profitti sperati, e la squadra si impoverì gradualmente, sia di talenti che finanziariamente, finché, dopo anni di sconfitte, fu reso necessario il trasferimento della franchigia in una città più grande.

Cincinnati

Nel 1957 i Royals si trasferirono a Cincinnati, Ohio. La scelta di muoversi da Rochester fu influenzata dai giocatori Jack Twyman e Dave Piontek. In Ohio infatti la tradizione di basket collegiale era ottima e non era presente alcuna squadra di football NFL, così il flusso di spettatori sarebbe stato garantito.Nel primo anno a Cincinnati i Royals erano tra i favoriti per il titolo, grazie a ottimi giocatori come il rookie Clyde Lovellette e Maurice Stokes. Tuttavia l'infortunio di Marshall e l'assenza per servizio di leva di Si Green fecero sì che la squadra giungesse seconda nella Western Division. Nel finale di stagione, in una delle ultime partite della Regular Season, il fuoriclasse Stokes cadde a terra catturando un rimbalzo e rimase incosciente a terra per diversi minuti. In seguito lo stesso leader della squadra, durante un volo, si sentì male e cadde in coma, rimase gradualmente permanentemente paralizzato. Il fatto lasciò scioccata la squadra, che terminò malamente la stagione. Nella stagione successiva vennero chiamati cinque rookie per rimpiazzare la grave mancanza di Stokes, e la squadra passò dalla proprietà della famiglia Harrison a quella di Thomas.

Nel 1960 venne scelta la leggenda NBA Oscar Robertson, che mantenne sempre statistiche altissime, e che nella stagione 1961-62 mantenne valori da tripla doppia di media (unico giocatore nella storia della NBA a riuscire in tale impresa prima dell'avvento di Russell Westbrook), nello specifico 30,8 punti, 11,4 rimbalzi e 12,5 assist a partita. Robertson non riuscì mai a condurre al titolo Cincinnati, cosa che però gli successe non appena si trasferì ai Milwaukee Bucks, nella stagione 1970-71. In questi anni giocò a Cincinnati un altro All-Star, Jerry Lucas, ala/centro dal fisico dominante e vincitore dell'NBA Rookie of the Year Award nel 1964, che ebbe per 3 anni di fila oltre 20 rimbalzi di media a partita.Nel 1966 la franchigia in declino venne ceduta ai fratelli Max e Jeremy Jacobs, ed l'allenatore Bob Cousy cedette Lucas ai San Francisco Warriors, e Robertson a Milwaukee. Sempre più in crisi si decise di trasferire una seconda volta la squadra.

Kansas City

Il trasferimento avvenne nel 1972 a Kansas City, Missouri, e si accettò di cambiare il nome della franchigia in "Kings" perché la squadra di baseball locale si chiamava proprio "Royals", tutto questo nonostante il team di pallacanestro mantenesse da 25 anni in più questo nome. Per i primi tre anni la squadra operava sia a Kansas City che a Omaha, Nebraska.Per le prime tre stagioni in Kansas, dal 1972 al 1976 il leader della squadra per punti e assist fu Nate Archibald, già comprimario a Cincinnati (era stato scelto nel 1970 come 9ª scelta), esploso definitivamente col trasferimento. In seguito questo venne ceduto ai Nets, che dopo un anno lo girarono ai Boston Celtics.

L'uniforme di gioco, già introdotta ai tempi di Cincinnati, era assai inusuale, poiché il nome del giocatore sulla schiena non era locato al di sopra del numero, bensì sotto ad esso, mentre sopra il numero era indicato il nome della città, in una tradizione che oggi trova residui in alcune squadre di calcio tedesche.

Tra i giocatori da ricordare negli anni settanta ci sono Tom Van Arsdale, ala polivalente, l'eccellente tiratore Mat Guokas, e l'idolo dei tifosi Toby Kimball. Grazie all'innesto del potente e dinamico centro Sam Lacey, una delle più grandi leggende di questa squadra, il secondo anno in Kansas vide il ritorno dei Kings tra le squadre nell'orbita dei playoff. Tuttavia la cessione di Archibald e alcune scelte manageriali sbagliate, tra cui la scelta di diversi giovani rivelatisi non all'altezza, fecero risprofondare la squadra ex Rochester e Cincinnati tra le perdenti.

I primi anni ottanta furono di rinascita grazie all'abile coach Cotton Fitzsimmons, e alla guardia tiratrice Otis Birdsong, forte sia offensivamente che difensivamente. Qualificatisi per i play-off sia nel 1979-80 che nel 1980-81, in quest'ultima stagione raggiunsero a sorpresa le finali della Western Conference, dove vennero sconfitti dagli Houston Rockets.

Immediatamente dopo alcuni episodi sfortunati fecero ricadere la società: il proprietario dei Cleveland Cavaliers offrì contratti ricchissimi ai leader dei Kings, Birdman e Scott Wedman; dei violenti temporali fecero cedere il tetto della Kemper Arena. Indebolitosi, il gruppo proprietario decise di vendere la franchigia a Sacramento per soli 11 milioni di dollari.

Sacramento

Il trasferimento nella città nord-californiana avvenne per la stagione 1985-86. Per 10 anni la squadra ottenne risultati mediocri ma sempre crescenti, fino al raggiungimento dei playoff nel '96. Il supporto dei tifosi di casa era sempre caldissimo, e nel quinquennio 1991-1996 si ebbe circa il 60% di vittorie in casa, ma l'andamento in trasferta era a dir poco disastroso: in una stagione si ottenne un clamoroso 1-40, ossia una vittoria e quaranta sconfitte.

In questi anni ci furono diversi colpi di mercato di successo che riportarono i Kings tra le grandi: la scelta del playmaker Jason Williams dal draft, lo scambio di Mitch Richmond per quella che sarebbe diventata la bandiera e il leader assoluto negli anni successivi, Chris Webber. Vennero acquisiti i serbi Vlade Divac dai Los Angeles Lakers e Predrag Stojaković dal draft NBA 1998. Il primo era un pivot alto, forte e abile difensore, il secondo uno dei migliori tiratori da tre punti degli ultimi anni[3]. Venne assunto l'allenatore Rick Adelman e come assistente l'ex allenatore alla Princeton University Pete Carril, che plasmarono una squadra le cui doti principali erano la forza fisica (se si pensa che tre quinti del quintetto base erano sopra i 2,08 metri di Stojaković), e la velocità nella circolazione del pallone. Molti in questi tempi criticarono la fase difensiva dei Kings, e l'assenza di Webber in certi momenti chiave del gioco. Nonostante il grande talento, vennero eliminati nel playoff del 1999 dagli Utah Jazz ed in quelli del 2000 dai Los Angeles Lakers, sempre ai quarti di finale di conference per 3 a 2.

Nella stagione 1999-2000 i Kings cedettero l'ala Corliss Williamson ai Toronto Raptors in cambio della guardia Doug Christie, giocatore dalle doti difensive eccezionali, più volte incluso nel quintetti difensivi NBA All-Defensive Team stilati a fine stagione. Il quintetto Williams-Christie-Stojaković-Webber-Divac riscuoteva successo, culminato nel febbraio 2001 con la copertina a loro dedicata del magazine Sports Illustrated, intitolata The Greatest Show on Court, Il più grande spettacolo mai visto in campo.

Nel luglio 2001 venne ceduto il playmaker Williams ai Vancouver Grizzlies in cambio di Mike Bibby, playmaker completo dotato soprattutto di un gran tiro dalla lunga e media distanza e doti da leader.

La stagione 2001-02 è stata la migliore dei Kings da moltissimi anni: dopo aver avuto il miglior record dell'intera lega, 61 vittorie e 21 sconfitte (36 su 41 vinte in casa), ed aver agevolmente passato i quarti e le semifinali di conference contro gli Utah Jazz e i Dallas Mavericks, si sono fermati in finale di conference contro i futuri campioni NBA Los Angeles Lakers.La combattività che ha caratterizzato questa serie ha acceso una rivalità mai vista prima nell'NBA: all'ARCO Arena si sono viste scene di roghi di divise dei Lakers. Inoltre le polemiche arbitrali hanno tenuto banco, molte recriminazioni si sono da parte dei Kings che contestarono la tripla decisiva all'ultimo secondo di gara 4 segnata da Robert Horry, e i 27 tiri liberi fischiati a favore della squadra della Città degli Angeli nel quarto quarto di gara 6. Furono proprio tutte queste "sviste" arbitrali a far sorgere dei sospetti sulla serie, sospetti che si materializzarono quando Tim Donaghy, arbitro di quella serie, confesso' che la lega costrinse gli arbitri a favorire i Los Angeles Lakers in gara 6 in modo da allungare i giochi fino a gara 7. Nonostante ciò sono in molti a pensare che questa serie sia una delle più belle della storia dell'NBA, per tasso tecnico, combattività, sostanziale equità tra le squadre ed episodi[4].

L'anno successivo Sacramento si vede eliminata ancora in una gara-7, questa volta però in semifinale di conference contro i Dallas Mavericks di Steve Nash e di Dirk Nowitzki, ma decisivo fu sicuramente l'infortunio al ginocchio occorso a Chris Webber nel dicembre del 2003 che ha fatto perdere atletismo e fisicità alla squadra: in questa stagione Webber giocò infatti solamente 23 partite delle 82 in programma.Nella stagione successiva ci fu il ritorno di C-Web, ma a causa dell'operazione aveva perso molta della sua esplosività e della forza che l'avevano reso uno dei migliori giocatori dei primi anni 2000[5].

La stagione 2004-05 fu caratterizzata dalla perdita di tre dei cinque "grandi" che avevano fatto la storia recente dei Kings: Divac ritornò ai rivali Lakers e venne rimpiazzato da Brad Miller, Christie finì agli Orlando Magic in cambio della guardia tiratrice mancina Cuttino Mobley, e nel febbraio 2005 Webber fu scambiato per tre giocatori (Corliss Williamson, Kenny Thomas, e Brian Skinner) con i Philadelphia 76ers. Stojaković viveva un periodo di declino, così il leader assoluto della squadra in quei tempi fu Bibby, che più volte fece prestazioni da oltre 50 punti[6]. La stagione si chiuse con la sconfitta al primo turno di playoff contro i Seattle SuperSonics per 4-1.

L'annata 2005-06 fu magra di soddisfazione per la formazione californiana, i playoff raggiunti con 44 vittorie e 38 sconfitte durarono solo un turno contro i San Antonio Spurs, e gli innesti Shareef Abdur Rahim e Bonzi Wells diedero un buon contributo a inizio anno ma si infortunarono entrambi per le fasi decisive. Stojaković venne scambiato nel febbraio 2006 in cambio dell'umorale Ron Artest, conosciuto come giocatore grintoso e rissoso ma eccezionale difensore.

La stagione successiva, 2006-07 si aprì con l'annuncio che Adelman non avrebbe rinnovato il contratto e che sarebbe stato sostituito in panchina da Eric Musselman. Questa proseguì malissimo, contornata da guai giudiziari, per l'allenatore Musselman che fu scoperto guidare sotto l'influenza di alcolici, e per Ron Artest, che fu accusato prima di abbandono dei suoi cani, e dopo di violenza domestica. Artest fu prima sospeso dal roster di Sacramento poi reinserito. Musselman venne esonerato a fine anno, dopo che la squadra non raggiunse i playoff e totalizzò solo il 40,2% di vittorie.

Il futuro dei Kings era sulle spalle di Kevin Martin (secondo classificato nel premio NBA Most Improved Player dopo la guardia di Golden State Monta Ellis) che firmò un contratto da 55 milioni di dollari per 5 anni. Venne chiamato Reggie Theus, ex giocatore proprio dei Kings come allenatore per la stagione 2007-08. Martin però non riuscì a condurre la squadra ai playoff, la squadra centrò un record di 38 vittorie e 44 sconfitte. Un ruolo importante fu assunto da Beno Udrih, che sostituiva Bibby, prima infortunato, poi ceduto agli Atlanta Hawks in cambio di Tyronn Lue, Anthony Johnson, Shelden Williams, Lorenzen Wright e una seconda scelta per il Draft NBA 2008.

Dopo questa fallimentare stagione la franchigia di proprietà della famiglia Maloof è nel mezzo di una grande rifondazione basata sui giovani, nel 2008 è stata effettuata una trade con gli Houston Rockets che ha coinvolto Artest, che ha così detto addio a Sacramento. Al suo posto, dai Rockets sono arrivati Bobby Jackson, l'ala Donté Greene e una prima scelta al Draft NBA 2009.

La stagione 2008-09 è stata disastrosa, con 17 vittorie e 65 sconfitte ed il peggior record dell'intera lega. L'allenatore Theus venne esonerato a metà stagione e al suo posto giunse Kenny Nutt con un incarico ad interim, che portò a termine la disastrosa stagione e, subito dopo il termine, venne esonerato assieme allo staff tecnico. Al posto di Nutt, sulla panchina della squadra californiana è giunto Paul Westphal.

Nel 2009 è giunto a Sacramento, chiamato come quarta scelta al Draft NBA 2009, la grande promessa dalla Pennsylvania, Tyreke Evans, che nella sua stagione da matricola si è aggiudicato l'NBA Rookie of the Year Award, mantenendo statistiche simili a quelli di LeBron James al suo primo anno nella grande lega americana[7].La stagione 2009-10 è stata tuttavia cupa in termini di risultati: sono state ottenute solo 25 vittorie nelle 82 partite di stagione regolare, nonostante un buon inizio con la squadra a ridosso della zona playoff. Evans gioca molto bene ma non è coadiuvato da un sistema all'altezza per vincere molte partite. Grazie alle poche vittorie i Kings ottengono un alto posizionamento per il Draft NBA 2010, cosicché la formazione di Westphal sceglie DeMarcus Cousins, centro di 2,10 metri per più di 125 kg con grandissimo talento ma dal difficile carattere.

La stagione 2010-2011 è indicata come quella della rinascita per la franchigia. Nella città sono esposti manifesti che promuovono la coppia Evans-Cousins, al coro di "Here We Rise" (È tempo di risorgere)[8] si comincia carichi di aspettative. I fatti dimostrano però che la squadra è ancora molto acerba, e subisce diverse sconfitte. I ripetuti infortuni di Evans non facilitano le cose, Westphal non riesce a gestire le rotazioni in modo efficiente, né a dare un sistema di gioco valido[9]. Nella parte finale della stagione, a giochi fatti, i Kings inanellano una buona serie di risultati, anche in virtù dell'inserimento in squadra di Marcus Thornton, arrivato dai New Orleans Hornets in cambio di Carl Landry; tuttavia la squadra arrivò penultima a ovest con un record di 24 vittorie e 58 sconfitte. Nelle stagioni successive la squadra totalizzò 28 vittorie nel 2011-2012 e nel 2012-2013, e 29 nel 2013-2014 non raggiungendo nuovamente i playoff, cambiando spesso allenatore e non scegliendo bene al Draft.

Nel 2011 i californiani al Draft presero Jimmer Fredette (ottenuto in uno scambio la sera stessa in cui venne coinvolto Bismack Biyombo, settima scelta assoluta) alla 10, Tyler Honeycutt alla 35 e Isaiah Thomas alla 60.Thomas nel corso della sua carriera si rivelò essere la miglior ultima scelta di tutti i tempi, ma i Kings (nonostante una stagione 2013-2014 dove Thomas tenne 20,3 punti di media) lo cedettero nel 2014 con un contratto sign-and-trade ai Phoenix Suns per Alex Oriakhi (giocatore che a oggi non ha mai debuttato in NBA),[10] Fredette venne tagliato nel febbraio 2014,[11] dopo aver deluso in 2 anni e mezzo (oltre che nelle squadre in cui andò a giocare successivamente) mentre Honeycutt, prima di venire ceduto nel febbraio 2013 agli Houston Rockets (che lo tagliarono subito), giocò solamente 24 partite in un anno e mezzo a Sacramento.

Mentre al Draft 2012 venne preso Thomas Robinson alla 5, che poi venne ceduto a febbraio dopo appena 8 mesi di militanza nella squadra, nel 2013 vennero scelti Ben McLemore e Ray McCallum (rispettivamente alla 7 e alla 36), ma nonostante i due arrivassero con delle ottime aspettative (soprattutto McLemore), non riuscirono a esprimersi al meglio. In tutto questo ci furono anche i vari problemi creati da DeMarcus Cousins che divise spesso lo spogliatoio, e prese molti falli tecnici negli anni.

Arene

Logo utilizzato fino al 2016

Roster

Roster Sacramento Kings
GiocatoriStaff tecnico
Pos.Num.Naz.NomeAltezzaPesoData nascitaProvenienza
P5 Fox, De'Aaron191 cm79 kg20-12-1997Kentucky
AP40 Barnes, Harrison203 cm102 kg30-05-1992North Carolina
AG/C10 Sabonis, Domantas211 cm109 kg03-05-1996Gonzaga
G0 Monk, Malik190 cm91 kg16-01-2000Kentucky
AG13 Murray, Keegan203 cm102 kg19-08-2000Iowa
G/AP9 Huerter, Kevin201 cm88 kg27-08-1998Maryland
AP17 Edwards, Kessler203 cm98 kg09-08-2000Pepperdine
G/AP41 Lyles, Trey206 cm106 kg05-11-1995Kentucky
P15 Mitchell, Davion183 cm92 kg05-09-1998Baylor
C25 Len, Alex213 cm113 kg16-06-1993Maryland
G23 Ellis, Keon198 cm79 kg08-01-2000Alabama
G20 Jones, Colby198 cm94 kg28-05-2002Xavier
AP18 Slawson, Jalen201 cm98 kg22-10-1999Furman
G3 Duarte, Chris196 cm86 kg13-06-1997Oregon
AG7 Vezenkov, Aleksandar206 cm102 kg06-08-1995Bulgaria
C00 McGee, JaVale213 cm122 kg19-01-1988Nevada
P31 Ford, Jordan185 cm79 kg26-05-1998Saint Mary's
P22 Jones, Mason193 cm91 kg21-07-1998Arkansas
Allenatore
Assistente/i

Legenda
  • (C) Capitano
  • (FA) Free agent
  • (S) Sospeso
  • (TW) Contratto Two-way
  • (GL) Assegnato a squadra G League affiliata
  • Infortunato

RosterTransazioni
Ultima transazione: 29 novembre 2020

Palmarès

TitoliAnni
Titoli NBA11951[12]
Titoli di Division NBA (Playoffs)11951[13]
Titoli di Division BAA*-NBA61948-1949*, 1951-1952[14], 1978-1979[15], 2001-2002, 2002-2003, 2022-2023

Record stagione per stagione

Campione NBA/NBL Campione di Division (Playoffs)/ConferenceCampione di Division
StagioneVP%Play-offRisultati
Rochester Royals (NBL)
1945-462410.706Vince Semifinali NBL
Vince Finali NBL
Rochester 3, Fort Wayne 1
Rochester 3, Sheboygan 0
1946-473113.705Vince Primo turno
Vince Semifinali NBL
Perde Finali NBL
Rochester 3, Syracuse 1
Rochester 2, Fort Wayne 1
Chicago Gears 3, Rochester 1
1947-484416.733Vince Primo turno
Vince Semifinali NBL
Perde Finali NBL
Rochester 3, Fort Wayne 1
Rochester 2, Anderson 1
Minneapolis 3, Rochester 1
Totale NBL9939.717
Playoffs NBL1811.6211 Titolo NBL
Rochester Royals (BAA)
1948-494515.750Vince Semifinali Division
Perde Finali Division
Rochester 2, St. Louis 0
Minneapolis 2, Rochester 0
Rochester Royals (NBA)
1949-505117.750Perdono Tiebreaker 1º posto Division
Perde Semifinali Division
Minneapolis 1, Rochester 0
Fort Wayne 2, Rochester 0
1950-514127.603Vince Semifinali Division
Vince Finali Division
Vince Finali NBA
Rochester 2, Fort Wayne 1
Rochester 3, Minneapolis 1
Rochester 4, New York 3
1951-524125.621Vince Semifinali Division
Perde Finali Division
Rochester 2, Fort Wayne 0
Minneapolis 3, Rochester 1
1952-534426.629Perde Semifinali DivisionFort Wayne 2, Rochester 1
1953-544428.611Perde Finali DivisionMinneapolis 2, Rochester 1
1954-552943.403Perde Semifinali DivisionMinneapolis 2, Rochester 1
1955-563141.431
1956-573141.431
Cincinnati Royals (NBA)
1957-583339.458Perde Semifinali DivisionDetroit 2, Cincinnati 0
1958-591953.264
1959-601956.253
1960-613346.418
1961-624337.538Perde Semifinali DivisionDetroit 3, Cincinnati 1
1962-634238.525Vince Semifinali Division
Perde Finali Division
Cincinnati 3, Syracuse 2
Boston 4, Cincinnati 3
1963-645525.688Vince Semifinali Division
Perde Finali Division
Cincinnati 3, Philadelphia 2
Boston 4, Cincinnati 1
1964-654832.600Perde Semifinali DivisionPhiladelphia 3, Cincinnati 1
1965-664535.563Perde Semifinali DivisionBoston 3, Cincinnati 2
1966-673942.481Perde Semifinali DivisionPhiladelphia 3, Cincinnati 1
1967-683943.476
1968-694141.500
1969-703646.439
1970-713349.402
1971-723052.366
Kansas City-Omaha Kings (NBA)
1972-733646.439
1973-743349.402
1974-754438.537Perde Finali ConferenceChicago 4, Kansas City 2
Kansas City Kings (NBA)
1975-763151.378
1976-774042.488
1977-783151.378
1978-794834.585Perde Semifinali ConferencePhoenix 4, Kansas City 1
1979-804735.573Perde Primo TurnoPhoenix 2, Kansas City 1
1980-814042.488Vince Primo Turno
Vince Semifinali Conference
Perde Finali Conference
Kansas City 2, Portland 1
Kansas City 4, Phoenix 3
Houston 4, Kansas City 1
1981-823052.366
1982-834537.549
1983-843844.463Perde Primo TurnoLos Angeles 3, Kansas City 0
1984-853151.378
Sacramento Kings (NBA)
1985-863745.451Perde Primo TurnoHouston 3, Sacramento 0
1986-872953.354
1987-882458.293
1988-892755.329
1989-902359.280
1990-912557.305
1991-922953.354
1992-932557.305
1993-942854.341
1994-953943.476
1995-963943.476Perde Primo TurnoSeattle 3, Sacramento 1
1996-973448.415
1997-982755.329
1998-992723.540Perde Primo TurnoUtah 3, Sacramento 2
1999-004438.537Perde Primo TurnoL.A. Lakers 3, Sacramento 2
2000-015527.672Vince Primo Turno
Perde Semifinali Conference
Sacramento 3, Phoenix 1
LA Lakers 4, Sacramento 0
2001-026121.744Vince Primo Turno
Vince Semifinali Conference
Perde Finali Conference
Sacramento 3, Utah 1
Sacramento 4, Dallas 1
LA Lakers 4, Sacramento 3
2002-035923.720Vince Primo Turno
Perde Semifinali Conference
Sacramento 4, Utah 1
Dallas 4, Sacramento 3
2003-045527.672Vince Primo Turno
Perde Semifinali Conference
Sacramento 4, Dallas 1
Minnesota 4, Sacramento 3
2004-055032.610Perde Primo TurnoSeattle 4, Sacramento 1
2005-064438.537Perde Primo TurnoSan Antonio 4, Sacramento 2
2006-073349.402
2007-083844.463
2008-091765.207
2009-102557.305
2010-112458.293
2011-122244.333
2012-132854.341
2013-142854.341
2014-152953.354
2015-163349.402
2016-173250.390
2017-182755.329
2018-193943.476
2019-203141.431
2020-213141.431
2021-223052.366
2022-234834.583Perde Primo TurnoGolden State 4, Sacramento 3
2023-244636.561Vince il Play-in Game 9-10
Perde il Play-in Game 8-9
Sacramento 1, Golden State 0
New Orleans 1, Sacramento 0
Totale BAA-NBA27483257.458
Playoffs BAA-NBA83111.4281 Titolo NBA

Giocatori più rappresentativi nel tempo

Leader di tutti i tempi

[16]

StatisticaTotaleGiocatore
Partite giocate888Sam Lacey
Minuti giocati33 088Oscar Robertson
Punti22 009Oscar Robertson
Rimbalzi9 353Sam Lacey
Assist7 709Oscar Robertson
Stoppate1 098Sam Lacey
Rubate950Sam Lacey
Falli fatti3 127Sam Lacey
Tiri realizzati7 713Oscar Robertson
Tiri tentati15 785Oscar Robertson
Tiri da 3 realizzati1 070Predrag Stojaković
Tiri da 3 tentati2 687Predrag Stojaković
% da 3 punti48,2Anthony Peeler
% tiri liberi89,3Predrag Stojaković
Minuti a partita44,0Oscar Robertson
Punti a partita29,8Oscar Robertson
Rimbalzi a partita19,1Jerry Lucas
Assist a partita10,3Oscar Robertson
Stoppate a partita1,7Sam Lacey
Rubate a partita2,2Ron Artest

Numeri ritirati

Allenatori

Legenda
PAPartite allenate
VVittorie
SSconfitte
V%Percentuale di vittorie
Ha trascorso l'intera sua carriera da allenatore con i Kings

Note: Statistiche aggiornate a fine stagione 2021-2022.La lista non include le stagioni NBL.

Num.NomeStagione/iPAVSV%PAVSV%SuccessiNote
Stagione regolarePlayoff
Rochester Royals
1Harrison, Lester Lester Harrison19481955476296181.620381919.5001 Titolo NBA (1951)[17]
2Wanzer, Bobby Bobby Wanzer195519571446282.431312.333
Cincinnati Royals
Wanzer, Bobby Bobby Wanzer19571958803644.450
3Marshall, Tom Tom Marshall1958-19601293594.271[18]
4Wolf, Charley Charley Wolf19601963239118121.4941679.438[19]
5McMahon, Jack Jack McMahon19631967321187134.58323815.348[20]
6Jucker, Ed Ed Jucker196719691648084.488
7Cousy, Bob Bob Cousy1969-197224699147.402
Kansas City Kings
Cousy, Bob Bob Cousy1972-19731044262.404
8Young, Draff Draff Young1973303.000
9Johnson, Phil Phil Johnson19731978340155185.456624.3331974–75 Allenatore dell'anno NBA[21]
10Staverman, Larry Larry Staverman1978451827.400[22]
11Fitzsimmons, Cotton Cotton Fitzsimmons19781984492248244.50426917.3461978–79 Allenatore dell'anno NBA[23]
12McKinney, Jack Jack McKinney1984918.111[24]
Johnson, Phil Phil Johnson1984198720181120.403303.000[21]
Sacramento Kings
13Reynolds, Jerry Jerry Reynolds1987602238.367
14Russell, Bill Bill Russell1987–1988581741.293[25]
Reynolds, Jerry Jerry Reynolds198819901103476.309
15Motta, Dick Dick Motta1990199116148113.298[26]
16Hughes, Rex Rex Hughes1991–1992572235.386[27]
17St. Jean, Garry Garry St. Jean19921997395159236.403413.250[28]
18Jordan, Eddie Eddie Jordan19971998973364.340[29]
19Adelman, Rick Rick Adelman19982006624395229.633693435.493[30]
20Musselman, Eric Eric Musselman2006–2007823349.402[31]
21Theus, Reggie Reggie Theus200720081064462.415
22Natt, Kenny Kenny Natt2008–2009581147.190[32]
23Westphal, Paul Paul Westphal2009201217151120.298[33]
24Smart, Keith Keith Smart201220131414893.340[34]
25Malone, Michael Michael Malone201320141063967.368[35]
26Corbin, Tyrone Tyrone Corbin2014–201528721.250[36]
27Karl, George George Karl201520161124468.393[37]
28Joerger, Dave Dave Joerger2016201932698148.398[38]
29Luke Walton201920211616893.422[39]
30Alvin Gentry20212022652441.369[40]
31Mike Brown2022824834.5837340.428

Premi e riconoscimenti individuali

All-NBA First Team

All-NBA Second Team

All-NBA Third Team

Note

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Collegamenti esterni

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