Lisdexamfetamina

composto chimico

La lisdexamfetamina o lisdesamfetamina nota con i nomi commerciali Vyvanse o Elvanse, è un farmaco utilizzato per trattare il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) nelle persone di età superiore ai cinque anni e per il disturbo da alimentazione incontrollata da moderato a grave negli adulti[1][2].

Lisdexamfetamina
Nome IUPAC
  • (2S)-2,6-Diamino-N-[(1S)-1-methyl-2-phenylethyl]hexanamide
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC15H25N3O
Numero CAS608137-32-2
PubChem11597698
DrugBankDB01255 e DBDB01255
SMILES
CC(CC1=CC=CC=C1)NC(=O)C(CCCCN)N
Indicazioni di sicurezza

Fu autorizzata per la prima volta negli Stati Uniti nel 2007 [2] dove, nel 2017, risultava essere il 91esimo farmaco più prescritto, con oltre otto milioni di prescrizioni.[3][4]

Nel Regno Unito è inserita nell'elenco delle sostanze controllate di classe B; una fornitura mensile costa al Servizio sanitario nazionale britannico circa 58 sterline (dati 2019) ed è comunemente sostituita con il metilfenidato.[5] Negli Stati Uniti, dove il costo all'ingrosso si attesta intorno ai 264 dollari (dati 2019), è inserita nell'elenco delle sostanze controllate dell'allegato II.[5][6]

Chimicamente composta dall'amminoacido L-lisina legato alla d-anfetamina[7], la lisdexamfetamina è uno stimolante del sistema nervoso centrale (SNC) che si attiva dopo essere stata convertita dall'organismo in d-anfetamina.[2] Assunta per via orale [2][8], i suoi effetti si presentano dopo le 2 ore dall'assunzione e possono persistere fino a 12 ore.[2]

Tra gli effetti collaterali più comuni ci sono perdita dell'appetito, ansia, diarrea, disturbi del sonno, irritabilità e nausea.[2]

Negli effetti collaterali rari ma gravi sono inclusi arresto cardiaco improvviso in soggetti con problemi cardiaci preesistenti, mania e psicosi.[2]

In base ai dati raccolti dalla DEA il rischio di abuso della sostanza risulta alto[2][8] e se assunto in associazione ad altri farmaci è possibile che si verifichi la sindrome serotoninergica.[2]

Il suo utilizzo durante la gravidanza può avere effetti teratogenici e se ne sconsiglia l'uso durante l'allattamento.[5][2][8]

Note

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