Magnacavallo

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Magnacavallo
comune
Magnacavallo – Stemma
Magnacavallo – Bandiera
Magnacavallo – Veduta
Magnacavallo – Veduta
Il municipio in piazza Guglielmo Marconi
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Mantova
Amministrazione
SindacoArnaldo Marchetti (lista civica) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate45°00′21.49″N 11°10′56.28″E / 45.00597°N 11.1823°E45.00597; 11.1823 (Magnacavallo)
Altitudine11 m s.l.m.
Superficie28,2 km²
Abitanti1 407[2] (31-8-2022)
Densità49,89 ab./km²
FrazioniQuattro Case, Parolare[1]
Comuni confinantiBorgocarbonara, Borgo Mantovano, Poggio Rusco, Sermide e Felonica
Altre informazioni
Cod. postale46020
Prefisso0386
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT020029
Cod. catastaleE818
TargaMN
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 355 GG[4]
Nome abitantimagnacavallesi
Patronosanti Pietro e Paolo
Giorno festivo29 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Magnacavallo
Magnacavallo
Magnacavallo – Mappa
Magnacavallo – Mappa
Posizione del comune di Magnacavallo nella provincia di Mantova
Sito istituzionale

Magnacavallo (Magnacavàl nel locale dialetto basso mantovano[5]) è un comune italiano di 1 407 abitanti[2] della provincia di Mantova in Lombardia. Da settembre 2015, con i comuni di Borgofranco sul Po, Carbonara di Po, Felonica, Poggio Rusco e Sermide e Felonica, fa parte dell'Unione dei comuni Sei Oltrepò. Il centro abitato è lambito a sud dal 45º parallelo, la linea equidistante fra il Polo nord e l'Equatore.

Origini del nomemodifica wikitesto

Il nome di Magnacavallo deriva da magna cava in vallo, grande cava nella valle.[6]

Storiamodifica wikitesto

Già a metà del XVI secolo è attestata la presenza di piccolo oratorio pubblico intitolato a San Ludovico Re di Francia. A seguito dell'incremento demografico, nel 1603 l'oratorio divenne parrocchia sotto fra’ Francesco Vescovo.

Nel 1610 venne costruita la chiesa dei Santi Pietro e Paolo apostoli, a cui fu affiancata la torre campanaria del 1723 per opera di don Giovanni Zapparoli, il quale fece realizzare gli arredi sacri in legno.

Nel 1850 risultavano censiti 1294 abitanti e il suo territorio risultava "alquanto paludoso e coltivato a biade e prati".[7]

Il 3 dicembre 2014 è stata palcoscenico del cosiddetto omicidio di Magnacavallo. Fausto Bottura, di 48 anni, fu brutalmente assassinato dal nipote Massimo Bottura, aiutato dai suoi due amici Armando Esposito e Alessio Magnani. Questi poi cercarono di occultare il cadavere gettandolo nel fiume Po in località Bardelle (San Benedetto Po).

Monumenti e luoghi d'interessemodifica wikitesto

Chiesa parrocchiale
  • La chiesa dei Santi Pietro e Paolo apostoli del 1610 fu realizzata originariamente a navata unica; un quadro con i santi Pietro e Paolo raffigurati nel 1792 da Giorgio Anselmi si trova nell'abside. La chiesa è stata poi restaurata ed ampliata nel secondo dopoguerra,[8] con il prolungamento dell'edificio, la realizzazione delle navate laterali e di una nuova facciata e l'innalzamento del campanile su progetto dell'architetto Bruno Sarti commissionato da don Rodolfo Daolio.[9]
Monumento all'emigrato
  • Il Monumento all'Emigrato, inaugurato l'8 settembre 1990 e traslato nel 2010 nella piazza del municipio, ricorda la grande emigrazione dei mantovani nel mondo e principalmente verso il Brasile. A loro è dedicato anche il piccolo Museo dell'emigrato, www.museodellemigrato.it , in cui sono raccolti documenti, fotografie e cimeli legati all'emigrazione. Ogni seconda domenica di settembre, in occasione dell'anniversario di inaugurazione del monumento all'emigrato, viene organizzata la festa dell'emigrato, con convegni, manifestazioni e intrattenimenti.[10]
  • Il palazzo gonzaghesco è una storica residenza cinquecentesca utilizzata in estate dalla famiglia dei Gonzaga di Vescovato e situata in località Dosso dell'Inferno.[11]

Societàmodifica wikitesto

Evoluzione demograficamodifica wikitesto

Abitanti censiti[12]

Culturamodifica wikitesto

Cucinamodifica wikitesto

Il piatto tipico magnacavallese sono i tortelli sguazzarotti (turtèl sguasaròt), a base di zucca, vino cotto, salsa saorina, fagioli e castagne.

Infrastrutture e trasportimodifica wikitesto

Magnacavallo è servita dalla stazione di Magnacavallo, sulla ferrovia Suzzara-Ferrara.

Amministrazionemodifica wikitesto

PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
19951999Danilo BizzarriLista civica (centro-sinistra)Sindaco[13]
19992004Andrea PinottiLista civicaSindaco[14]
20042009Andrea PinottiLista civicaSindaco[15]
20092014Arnaldo MarchettiLista civica "Futuro insieme"Sindaco[16]
2014in corsoArnaldo MarchettiLista civica "Impegno e trasparenza"Sindaco[17]

Notemodifica wikitesto

Bibliografiamodifica wikitesto

  • Danilo Bizzarri (a cura di), Magnacavallo. Immagini e memorie. Terzo quaderno storico fotografico, Sometti, 2002, ISBN 888809198X.
  • Renato Bonaglia, Mantova, paese che vai..., Mantova, 1985. ISBN non esistente.
  • Pierino Pelati, Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica, Asola, 1996.

Voci correlatemodifica wikitesto

Altri progettimodifica wikitesto

Collegamenti esternimodifica wikitesto

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