Monsters and Mysteries in America

serie televisiva

Monsters and Mysteries in America è una serie televisiva documentaristica statunitense trasmessa dal 24 marzo 2013 al 1 aprile 2015 su Destination America.[1] Venne replicata sulla stazione gemella della rete, Discovery Channel. A volte va anche in onda su Animal Planet, in particolare durante una delle loro "Monster weeks". Nel Regno Unito, la serie è stata trasmessa sul canale televisivo Pick di proprietà di Sky col titolo Monsters and Mysteries.

Monsters and Mysteries in America
Titolo originaleMonsters and Mysteries in America
PaeseStati Uniti d'America
Anno2013 - 2015
Generereality
Edizioni3
Puntate28
Durata45 min
Lingua originaleInglese
Realizzazione
Produttore esecutivoFay Yu e Mike Sinclair
Casa di produzioneM2 Pictures
Rete televisivaDestination America

Panoramica

A differenza di serie simili precedenti come In Search Of... e MonsterQuest, la serie include in ogni episodio numerose leggende e presenta incontri con testimoni in prima persona. Ogni episodio è diviso in tre segmenti, tutti incentrati su un mostro, una leggenda o un fenomeno in particolare. Ron Bowman ha lavorato come show runner e scrittore dal lancio della serie. Nella prima stagione gli episodi si sono concentrati su una regione specifica negli Stati Uniti; nelle stagioni successive, le storie all'interno degli episodi erano basate su una varietà di città in tutto il paese. Lyle Blackburn di Rue-Morgue.com è stato consulente ed esperto. Il co-fondatore di AmericanMonsters.com, Rob Morphy, è stato tra gli altri consulente ed illustratore del programma.

Episodi

Lo stesso argomento in dettaglio: Puntate di Monsters and Mysteries in America.
StagioneEpisodiPrima TV originalePrima TV Italia
InizioTermineInizioTermine
1624 marzo 201328 aprile 2013Inedita
21215 dicembre 201314 marzo 2014Inedita
31017 gennaio 20151 aprile 2015Inedita

Recensioni

Allison Keene di The Hollywood Reporter descrive la serie: "Questa serie... sembra nata da un luogo genuino, che merita un po' di credito. È rinfrescante nella sua mancanza di snark, e anche se ci sono molti momenti involontariamente esilaranti... non è la TV di sfruttamento che dilaga nella scena del documentario attuale."[2]

Note

Collegamenti esterni

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