Movimento della stazione di Carrara-Avenza

Voce principale: Stazione di Carrara-Avenza.

La stazione venne interessata per tutto l'esercizio da un buon traffico viaggiatori, con prevalenza dei treni per il trasporto locale e regionale ma anche treni a lunga percorrenza a servizio nazionale e internazionale. Conobbe anche un forte traffico merci correlato in primis alla ferrovia Marmifera e dagli anni quaranta alla Zona Industriale Apuana, questa dotata dei propri binari e aziende raccordate.

Traffico viaggiatori

Persone

La stazione risultò sempre frequentata da un buon numero di viaggiatori in relazione ai vari periodi storici che ha attraversato. Dal 1906 al 1918 il traffico crebbe da 92 021[1] a 108 858 persone interessanti l'impianto all'anno,[2] con un solo picco negativo nel 1915 (91 900 persone) a causa della prima guerra mondiale.[3]

AnnoClasseTariffaTotale
InteraRidotta
Differenziale AAndata e ritornoCon riduzioni speciali
1906
[1]
632174267492 021
8 254115 702384
23 996551 2391 281
1910
[4]
396255268199 686
4 794919 059612
22 46717559 4522 008
1911
[5]
42345625174102 307
4 9911108 677626
23 80321060 7861 837
1913
[6]
72711068880125 626
6 4531909 057780
32 00635271 7293 454
1914
[7]
7595760160129 779
6 4961329 154655
36 07333871 7743 680
1915
[3]
447615209591 900
6 0301759 2761 104
27 90344942 0743 766
1917
[8]
69211155198100 788
9 7283803811 754
73 3528053 0408 290
1918
[2]
77156259108 858
10 36929451 635
87 943632146 880

Tra il 1927 e il 1930 la stazione venne frequentata mediamente da 180 mila persone l'anno con una media di 19 milioni di lire in entrata.[9][10][11][12]

ClasseViaggiatoriLire
19271928192919301927192819291930
1 9082 4972 5581 995120 749169 130154 705129 547
27 50833 05632 64529 075603 058716 639731 308660 323
136 869155 341152 276139 6331 015 7281 163 5201 148 7251 108 312
Totale166 285190 894187 479170 7031 739 5352 049 2892 034 7381 898 182

A distanza di un secolo, nel 2007, col variare del traffico e dell'offerta dei treni, la stazione risultava frequentata da un traffico giornaliero medio di più di 1 100 persone[13] mentre nel 2018 aveva una media giornaliera di circa 1 500.[14]

Viaggiatori giornalieri
Viaggiatori annuali
Nota: I dati per il 2018 sono approssimativi.

Treni

La stazione alla sua massima operatività era interessata dal traffico delle linee Avenza-Carrara e Genova-Pisa, per quanto riguardava i treni viaggiatori ordinari. Quello relativo alla linea per San Martino cessò con il secondo conflitto mondiale, mentre sopravvisse quello merci fino alla definitiva chiusura al traffico nel 1969.[15][16]

Vedi anche: Storia delle categorie di servizio
1899
[17]
1910
[18][19]
1920
[20]
1930
[21]
1940
[22]
1950
[23]
1960
[24]
1970
[25]
1980
[26]
1990
[27]
2000
[28]
2010
[29]
DPDPDPDPDPDPDPDPDPDPDPDP
Rapidi3111↓↓↓
InterCity3354
Direttissimi[A 1]11121143311191167↓↓↓
Espressi101066
Diretti12442244664310766911111166↓↓↓
Accelerati[A 2]2156434569791214↓↓↓
Locali161814121011↓↓↓
Interregionali64↓↓↓
Regionali13134144
Omnibus322221
Misti111
Merci con viaggiatori1
Totale[A 3]78101286151417171213343229313434272828264648
Nota: dati non comprensivi della linea per Carrara San Martino.

Dalla fine del 1800 al secondo dopoguerra l'impianto era servito da un numero piuttosto esiguo di treni viaggiatori, per lo più accelerati e diretti, anche se non mancavano anche alcuni treni di lusso. Dagli anni sessanta, l'offerta delle FS sulla ferrovia ligure aumentò significativamente, con un incremento dei servizi locali ma anche a lunga percorrenza con l'introduzione dei rapidi. Nel 1981 risultavano effettuare fermata due treni rapidi e TEE, insieme ad altri treni ordinari giornalieri per la relazione Milano-Livorno-Grosseto,[30] e vari treni espressi e diretti.

All'inizio degli anni 2000, col passaggio di consegne del traffico a Trenitalia e dell'infrastruttura a RFI, l'impianto ereditò i treni viaggiatori che effettuavano fermata già negli anni passati (in precedenza effettuati dall'Ente Ferrovie dello Stato), tra i quali diversi interregionali, regionali, diretti e InterCity.[31] Successivamente, nel 2004, la stessa Trenitalia stipulò un contratto di servizio con la regione Toscana – denominato anche "Memorario" – per l'effettuazione di nuove relazioni regionali cadenzate interessanti la stazione (classificata come "stazione porta" dal punto di vista commerciale): in questi servizi erano compresi 16 regionali da e per Firenze Santa Maria Novella istituiti con l'orario invernale entrato in vigore il 12 dicembre, 7 coppie in più rispetto al precedente orario,[32] poi ridotti a 5 coppie nel contratto di servizio 2009-2014. Questi venivano solitamente effettuati con composizioni omogenee di E.464 e 6 carrozze MDVC al seguito con l'offerta di 456 posti a bordo; il tempo di percorrenza totale era di 1 ora e 54 minuti su un totale di 130 km di linea.[33] Oltre al traffico regionale fermano anche dei treni a lunga percorrenza della relazione InterCity anch'essa effettuata da Trenitalia.[34][13]

Traffico merci

Esportazioni annuali stazioni di Avenza e Carrara (t)
AnnoGrezzoLastreLavoratoTotale
18728 9563 3851 53613 776
187315 4193 3921 85119 652
187414 5683 5341 92720 019
187512 5764 9352 08219 592
187616 5987 3222 18526 105
187718 2248 5552 29729 076
187818 0938 4432 49529 031
187923 94610 8172 48337 246
188024 728[35]12 1173 00789 852
188126 03912 9823 26642 287
188227 68410 3743 21041 268
188331 2705 2942 49240 056
188433 4179 5582 49245 467

L'impianto venne sempre interessato da un forte traffico merci proveniente dalle cave attraverso la ferrovia Marmifera e la ferrovia Avenza-Carrara. Durante il periodo di maggiore attività il suo piazzale risultava spesso ingombro di convogli merci FS e FMC.[36] Vi era inoltre anche il traffico proveniente dai raccordi della Zona Industriale Apuana e da diverse aziende poste nelle vicinanze con le quali era collegata tramite alcuni raccordi.

Con l'inaugurazione della stazione stessa e della Tirrenica, la produzione di marmo salì dalle 60000 t esportate nel 1861 alle 107000 t in 10 anni.[37] L'attivazione della Marmifera nel 1876 diede un ulteriore slancio all'esportazione del marmo, come si evince dai documenti dell'epoca. Dall'inizio degli anni 1870 questa vide una crescita significativa grazie ai migliori mezzi di trasporto impiegati, in sostituzione della trazione animale, e al minor costo passando dalle quasi 14000 t totali del 1872 alle oltre 45000 t del 1884, circa 31000 t in più rispetto a dieci anni prima. Era in netta maggioranza l'esportazione di blocchi di marmo grezzo, anche se risultava essere presente il trasporto di materiale lavorato e segato sotto forma di lastre.[38][39]

Tra i mesi di gennaio e fine maggio 1882 la sola stazione di Avenza esportava 656,917 t di marmo grezzo, 1098,840 t di segato e 35,189 t di lavorato per un totale di 1790,946 t di marmo in 5 mesi.[40]

Nel 1888 il totale del marmo esportato via ferrovia salì a 64727 t[41] e nel 1891 era a quota 52412 t.[42]

Le importazioni ed esportazioni nei primi due decenni del XX secolo prevedevano merce di vario tipo, ad esempio la posta, oggetti d'arte, bozzoli e pesce fresco per la grande velocità, bestiame, frutta secca e altre derrate per la piccola velocità accelerata, carta, carburo industriale, calce/cemento/pozzolana, carbone vegetale, concimi, foraggi, laterizzi, legna, macchine industriali, olio di oliva, pietre da costruzione e, mercanzie varie ultimo, ma più importante, il pregiato marmo per la piccola velocità ordinaria.[43][44] Inizialmente gestiti separatamente erano bagagli, giornali e trasporti vari (tra cui cani e biciclette).[1]

Grande VelocitàPiccola Velocità AccelerataPiccola Velocità Ordinaria
Con vincolo di peso (t)Senza vincolo di peso (t)Con vincolo di peso (t)Bestiame (capi)Con vincolo di peso (t)Senza vincolo di peso (t)
1906
[1]
In arrivo2365973826 3541 465
In partenza151994817 040611
1910
[43]
In arrivo28247,7848638 2301 824
In partenza56,33130035 272694
1911
[44]
In arrivo61370,5881738 2216 052
In partenza88,22029839 5321 579
1913
[45]
In arrivo5 22511853141 6742 122
In partenza1 2202514633 5561 428
1914
[46]
In arrivo3635134037 7682 069
In partenza391240332 6041 094
1915
[47]
In arrivo513021524726 6431 138
In partenza9068543916 259911
1917
[48]
In arrivo4914142743723 178369
In partenza1 1481327646323 190217
1918
[49]
In arrivo4402795012523 348
In partenza434506024015 202

L'impianto inoltre spediva verso l'estero merce varia, quali canapa, carbon fossile, legna da ardere, macchine industriali, marmo, pelli, prodotti chimici, riso, vino (o uva pigiata) e materiali da costruzione.[50][51][52][53]

Esportazioni verso l'estero (t)[A 4]
AnnoCanapaCarbon fossileLegnamiMacchinariMarmoPelliProdotti chimiciRisoVino o similiMateriali da costruzioneTotale
1910
[50]
2411 453,510,411 487,9
1911
[51]
1,313 165,311,213 177,8
1913
[52]
10149,214,346,5220
1914
[53]
11 132,832,210,11014,111 199,2

Di seguito riportata è invece la situazione nel quadriennio 1927-30:[9][10][11][12]

AnnoIn arrivoIn partenza
Carro completoCollettameBestiameTotaleCarro completoCollettameBestiameTotale
192787652 t4788 t12192440 t69259 t4588 t8973847 t
192878729 t4830 t10983559 t62244 t4628 t8066872 t
192976334 t2395 t20378729 t67738 t1480 t20269218 t
193064538 t3439 t5267977 t61169 t2323 t1263492 t

Nel biennio 1940-41 la stazione risultava effettuare trasporto combinato di casse mobili e carrelli stradali,[54] oltre che esportare acido solforico provenienti dalle vicine aziende.[55] Nel 1940 le tonnellate di marmo esportate scesero a 31 917 a causa della guerra e le importate erano appena 381. I marmi importati non apuani ammontavano a 2861 t, provenienti da varie località italiane ed estere.[56]

Nel 1943 i marmi in esportazione – divisi per grezzi, segati e lavorati – erano rispettivamente 1 010, 1 703 e 37 t, mentre erano 1 390, 8 848 e 937 t verso l'interno; più in generale, venivano spediti dalla stazione 1650 t di marmo grezzo, 9915 t di segati e 989 t di lavorati, al contrario risultavano importate nelle stesse categorie 441 t, 236 t e 14 t. I marmi di origine non apuana questa volta risultavano assenti.[57]

Il traffico del marmo subì un forte calo con la soppressione della Marmifera nel 1964, a causa della cessazione del relativo traffico proveniente via ferrovia dalle cave e bacini marmiferi.[58] Sopravvisse fino al 1969 la diramazione per San Martino, rimasta fino ad allora attiva per il traffico merci in regime di raccordo.[59]

Col passare del tempo la stazione perse progressivamente d'importanza, l'esportazione di merce via ferrovia calò dalle 385000 t annuali del 1952 alle 106 000 nel 1962 mentre aumentavano sensibilmente i traffici su gomma.[60]

La stazione venne definitivamente disabilitata al traffico merci il 1º dicembre 1992, dopo aver prodotto 590 carri complessivi in arrivo e partenza, nell'ottica di un nuovo modello d'esercizio più economico e reindirizzando il traffico proveniente dalla IMEG, Ferroleghe e Italcementi verso Massa Zona Industriale tramite tradotte, meno oneroso per le FS.[61] Circa due anni dopo cessarono definitivamente anche le attività dei raccordi lato "campagna".[62] Tuttavia continuarono a caratterizzare l'impianto piccole tradotte e stazionamenti provvisori di materiale rotabile (come ad esempio quattro vecchie carrozze accantonate sul binario dorsale in corrispondenza della Ferroleghe nel 1995).[63] Il fascio merci e l'unico raccordo rimasto, con la Spintermar, vennero definitivamente soppressi con il cambio d'orario invernale del 2012, con il declassamento a fermata.[64]

Note

  • ^ Camera dei deputati, Interrogazione a risposta in commissione 5/01077 presentata da Canesi Riccardo (PROG.FEDER.) in data 1995/02/08, su dati.camera.it, 26 aprile 1995. URL consultato il 1º novembre 2022.
    «[...] dal suddetto monitoraggio risulta che a Carrara-Avenza vi sono quattro vagoni»
  • ^ Rete Ferroviaria Italiana - Direzione Tecnica, Circolare Territoriale 15/2012, su donet.rfi.it, 21 dicembre 2012, pp. 5-6. URL consultato il 1º gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  • Annotazioni

    Collegamenti esterni

    Orari

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