Nima Arkani-Hamed

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Nima Arkani-Hamed
نیما ارکانی حامد

Dati generali
Titolo di studioLaurea congiunta con lode in matematica e fisica
UniversitàUniversity of Toronto
University of California, Berkeley
ProfessioneFisico teorico, docente universitario
Premio Medaglia Gribov 2003
Premio Premio Phi Beta Kappa per l'Insegnamento 2005
Premio Premio Sackler 2008
Premio Premio Breakthrough per la Fisica Fondamentale 2012
Premio Premio Sakurai 2022

Nima Arkani-Hamed (in persiano: نیما ارکانی حامد; Houston, il 5 aprile 1972, da genitori iraniani) è un fisico teorico statunitense naturalizzato canadese, con interessi nella fisica delle alte energie, teoria delle stringhe e cosmologia.

I genitori di Arkani-Hamed, Jafargholi "Jafar" Arkani-Hamed e Hamideh Alasti, sono entrambi fisici dell'Iran.[1] Suo padre, originario di Tabriz,[2] aveva lavorato per il programma Apollo nei primi anni '70,[3] è stato presidente del dipartimento di fisica presso l'Università di Sharif a Teheran, e in seguito ha insegnato Scienze della Terra e Planetologia presso l'Università McGill a Montréal.[4] Arkani-Hamed è nato a Houston e ha trascorso i primi anni della sua vita tra Iran e Stati Uniti.[5] Accompagnava suo padre nelle escursioni a Teheran quasi ogni fine settimana.[5]

Dopo la rivoluzione islamica del 1979, la famiglia di Arkani-Hamed decise di tornare in Iran, poiché il nuovo governo iraniano aveva promesso libertà di espressione e possibilità.[5] Tuttavia, la Rivoluzione culturale, seguita alla rivoluzione del 1979, portò alla chiusura forzata delle università iraniane.[5] Il padre di Arkani-Hamed, Jafar, che all'epoca lavorava all'Università di Sharif di Teheran, ha scritto una petizione con i suoi colleghi denunciando le chiusure.[5] Il padre di Arkani-Hamed e i suoi colleghi sono stati successivamente inseriti nella lista nera dal nuovo governo; coloro che sono stati catturati sono stati imprigionati o impiccati.[5] Suo padre, che in seguito ha dovuto andare "underground", ha pagato tutti i risparmi di una vita per portare lui e la sua famiglia fuori il paese.[5] Arkani-Hamed, che all'epoca aveva 10 anni, fuggì con la sua famiglia in Canada.[5]

Si laurea con lode in matematica e fisica all'Università di Toronto e successivamente si trasferisce all'Università della California a Berkeley dove lavora con Lawrence Hall, completando il suo dottorato nel 1997.

Come post-doc a Stanford collabora con il fisico Savas Dimopoulos alla teoria delle dimensioni addizionali grandi, o modello ADD (modello di Arkani-Hamed, Dimopoulos e Dvali), per spiegare la debolezza dell'interazione gravitazionale rispetto alle altre interazioni.

Nel 1999 torna a Berkeley come membro della facoltà di fisica, visitando Harvard durante la primavera del 2001. Nell'autunno del 2002 diventa ufficialmente membro della facoltà a Harvard e nel 2003 vince la Medaglia Gribov della European Physical Society.

Nel 2008 Arkani-Hamed vice il premio "Raymond and Beverly Sackler" dell'Università di Tel Aviv, istituito per giovani scienziati che abbiano dato contributi eccezionali e fondamentali nella fisica.

Dopo essere stato professore di fisica a Harvard dal 2002 al 2008, ora è membro dell'Institute for Advanced Study.[6]

Dal 2008 comincia a lavorare attivamente su un'alternativa alla standard teoria quantistica dei campi perturbativa. Lo studio si basa sull'uso della Teoria dei twistor, di N=4 Supersimmetria e di N=8 Supergravità. L'idea è di trovare una teoria che non sia legata ai concetti di unitarietà e località manifesti. Questi concetti dovrebbero ancora far parte della teoria in una forma nascosta o comunque non esplicita, e la teoria si focalizzerebbe invece sul calcolo delle ampiezze di probabilità. La località e l'unitarietà emergerebbero naturalmente da questa teoria solo in un secondo momento. Riguardo a questi suoi studi, il 4 giugno 2010 ha dichiarato, durante il suo intervento alla Conferenza "Planck 2010" al CERN di Ginevra: "Posso senz'altro dire che questo è l'argomento di ricerca più importante di cui mi sia occupato in tutta la mia vita", e riguardo alla teoria stessa ha dichiarato: "decenni fa Feynman ci ha fatto comprendere l'importanza dello Spaziotempo nella teoria quantistica dei campi, ora è arrivato il momento di sottrarre lo spaziotempo dalla teoria quantistica dei campi e muoverci verso una teoria più completa".

Ha preso parte, nel 2013, al film documentario Particle Fever.

Voci correlate

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