Opiorfina

composto chimico

L'opiorfina è un oppioide endogeno presente nella saliva umana.

Opiorfina
Nome IUPAC
acido (2S,5S,8S,11S,14S)-14,17-diamino-8-benzyl-2,11-bis(3-guanidinopropyl)-5-(hydroxymethyl)-4,7,10,13,17-pentaoxo-3,6,9,12-tetraazaheptadecan-1-oic
Nomi alternativi
Gln-Arg-Phe-Ser-Arg; L-Glutaminyl-L-arginyl-L-phenylalanyl-L-seryl-L-arginine; QRFSR
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC29H48N12O8
Massa molecolare (u)692.77 g/mol
Aspettosolido
Numero CAS864084-88-8
PubChem25195667
SMILES
C1=CC=C(C=C1)CC(C(=O)NC(CO)C(=O)NC(CCCN=C(N)N)C(=O)O)NC(=O)C(CCCN=C(N)N)NC(=O)C(CCC(=O)N)N
Proprietà chimico-fisiche
Solubilità in acqua
Indicazioni di sicurezza

Le prime ricerche effettuate sui topi, che possiedono nella saliva una sostanza simile all'opiorfina, hanno mostrato che il suo potere antidolorifico è maggiore rispetto alla morfina.[1]

L'opiorfina presente nella saliva umana e nei topi ha mostrato un'efficacia paragonabile alla morfina, e contro il dolore di essere 6 volte più potente.[2]

Struttura

L'opiorfina è un polipeptide formato da 5 amminoacidi: Gln-Arg-Phe-Ser-Arg.[3][4][5][6]

Essa prende origine dalla regione N-terminale della proteina NP_067048.4 detta proteina PROL1-proline rich lacrimal 1, il cui gene si trova sul cromosoma 4 alla locazione 4q13.3.

La PROL1 è una proteina che ha una sequenza di 248 aminoacidi, all'interno della quale si trova la opiorfina (i cinque aminoacidi QRFSR).

Meccanismo d'azione

Agisce inibendo l'azione di degradazione dell'encefalina, altro oppioide endogeno, nel midollo spinale, da parte delle proteasi: Neprilisina, Alanina Aminopeptidasi e forse anche la DPP3 (ossia la Dipeptidil-peptidasi 3).

Inoltre l'opiorfina può esercitare un potere antidepressivo[7][8][9].

Scoperta nel 2006 dai ricercatori dell'Istituto Pasteur di Parigi, l'opiorfina sarebbe il più potente antidolorifico conosciuto, col vantaggio rispetto agli oppiacei di non presentare effetti collaterali quali dipendenza (fino alla perdita di coscienza o alla morte in caso di sovradosaggio), e tolleranza in seguito a un uso prolungato[10][11].

Applicazioni Terapeutiche

Eventuali applicazioni a livello terapeutico richiedono la modificazione della struttura dell'opiorfina in modo tale da renderla più resistente alla degradazione intestinale e permetterne il passaggio attraverso la Barriera Emato-Encefalica (BEE) .[12][13]

Di contro, la opiorfina è una sostanza idrofila e ad alto peso molecolare.

Bisogna considerare la capacità intrinseca a formare legami con le proteine plasmatiche che impediscono il passaggio a livello del SNC; il grado di ionizzazione (pH) – perché i farmaci ionizzati non penetrano nel SNC – e il coefficiente di ripartizione lipidi/acqua. Farmaci con un coefficiente di ripartizione elevato, ossia liposolubili e con un peso molecolare inferiore ai 400- 500 u, sono in grado di attraversare le membrane e riescono a penetrare nel SNC per diffusione passiva semplice; quelli a coefficientedi ripartizione basso riescono a penetrare nel SNC solo mediantetrasporto mediato da carrier.La molecola di opiorfina non contiene alogeni (fluoro e cloro), comunemente utilizzati per ottimizzare le proprietà del farmaci e presenti in vari farmaci antipsicotici veicolati a livello cerebrale.

Note

Voci correlate