Pierre Wigny

politico belga

Barone Pierre Wigny (Liegi, 18 aprile 1905Bruxelles, 21 settembre 1986) è stato un politico belga, membro del Partito Sociale Cristiano unitario e poi del Partito Sociale Cristiano francofono.

Pierre Wigny

Ministro della giustizia del Belgio
Ministro della giustizia e della Comunità francofona
(dal 19 marzo 1966 al 1º aprile 1968)
Durata mandato28 luglio 1965 –
19 marzo 1966
Capo del governoPierre Harmel
Paul Vanden Boeynants
PredecessorePiet Vermeylen
SuccessoreAlfons Vranckx

Ministro degli affari esteri del Belgio
Durata mandato26 giugno 1958 –
27 marzo 1961
Capo del governoGaston Eyskens
PredecessoreVictor Larock
SuccessorePaul-Henri Spaak

Ministro della colonie del Belgio
Durata mandato20 marzo 1947 –
12 agosto 1950
Capo del governoPaul-Henri Spaak
Gaston Eyskens
Jean Duvieusart
PredecessoreRobert Godding
SuccessoreAndré Dequae

Dati generali
Partito politicoPartito Sociale Cristiano (unitario), Partito Sociale Cristiano (francofono)
Titolo di studioDottore in Giurisprudenza, Dottore in Giurisprudenza e licentiate in diritto internazionale e in social and political sciences
UniversitàUniversité catholique de Louvain
Università di Harvard
ProfessioneAvvocato

Biografia

Dottore in giurisprudenza presso l'Université catholique de Louvain e dottore in Scienze giuridiche presso l'Università di Harvard, di professione avvocato, è stato membro della Camera dei rappresentanti dal 1949 al 1971. È stato anche membro dell'Assemblea comune della Comunità europea del carbone e dell'acciaio dalla sua istituzione nell 1952 fino al 1958, ed è stato il secondo presidente del gruppo della Democrazia Cristiana, il predecessore del Gruppo del Partito Popolare Europeo, nel 1958.

Incontro tra Wigny e la popolazione di Kalima nell'ex colonia del Congo belga nel 1948.

È stato ministro delle Colonie dal 1947 al 1950, ministro degli Affari Esteri dal 1958 al 1961, ministro della Giustizia dal 1965 al 1966 e Ministro della cultura del governo della Comunità francofona dal 1966 al 1968.[1]

Ha ricevuto la medaglia Robert Schuman nel 1986.

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN120733889 · ISNI (EN0000 0001 1086 3641 · LCCN (ENn87837808 · GND (DE1030492778 · BNF (FRcb12646397s (data) · J9U (ENHE987007274155605171 · WorldCat Identities (ENlccn-n87837808