QV75
QV75 (Queens' Valley 75) è una tomba sita nella Valle delle Regine in Egitto e appartenente alla regina della XIX dinastia, Henutmira, sorella e sposa di Ramses II nonché una delle otto Grandi spose reali.
QV75 | |
---|---|
Titoli della principessa-regina scritti sulle pareti della tomba QV75. | |
Civiltà | Antico Egitto |
Utilizzo | Tomba |
Epoca | Nuovo Regno (XIX dinastia) |
Localizzazione | |
Stato | Egitto |
Località | Luxor |
Amministrazione | |
Patrimonio | Tebe (Valle delle Regine) |
Ente | Ministero delle Antichità |
Mappa di localizzazione | |
La tomba fu menzionata da Lepsius, che ne diede una breve descrizione in un suo resoconto di una campagna di scavi durata dal 1842 al 1845, in cui la tomba è identificata come «tomba numero 1».[1] Sia lo stesso Lepsus, sia Porter e Moss, attribuirono la tomba a una regina sconosciuta.[1][2]
La tomba è vicinissima all'entrata della Valle delle Regine ed è probabilmente una delle ultime tombe decorate durante il regno di Ramses II. Dato che il titolo che vi si trova scritto più di frequente è quello di «Figlia del Re», è probabile che la tomba fosse stata preparata per una principessa reale e adattata poi per Henutmira alla morte di quest'ultima.[3]
La tomba
La tomba QV75, risalente al tredicesimo secolo a.C., è costituita da un primo vestibolo, un corto corridoio, un vestibolo più interno e la vera e propria stanza funeraria, la stanza principale. Sulle pareti del vestibolo più esterno sono dipinte diverse divinità, tra cui due figure rappresentati Anubi poste davanti a un piccolo tempio, e alcune scene raffiguranti Horus. La stessa Henutmira è rappresentata qui al cospetto di una divinità posta sotto un'edicola,[2] mentre su una parete del corridoio la defunta è raffigurata al cospetto di Ra-Harakhti.[2]
Alcuni dipinti sulle pareti della sala più interna mostrano Henutmira mentre adora Ra-Harakhty sotto forma di falco, assieme a babbuini e alle dee Iside e Nefti, anch'essi in fase di adorazione. Ci sono poi raffigurazioni di mobili, tra cui un divano decorato con motivi a forma di testa di leone, sul quale è posto uno specchio, e un altro con motivi a forma di testa di mucca, sotto il quale è raffigurata una giara per unguenti.[2] La stanza più interna ha anche dei pilastri decorati: su un pilastro sono rappresentati Horus-Inmutef, Hathor, Iside e le Anime di Pe che si inginocchiano al loro cospetto; su un altro ci sono invece Osiride, Maat, Neith e le Anime di Nekhen inginocchiate; sul terzo pilastro, infine, si vedono nuovamente Horus-Inmutef, le Anime di Nekhen inginocchiate, Nefti e una dea occidentale.[2]
Per quanto riguarda la sepoltura vera e propria della regina, nelle scritte riportate sul sarcofago più interno, Henutmira è chiamata "Figlia del Re" e probabilmente anche "Moglie del Re", anche se, dati i danneggiamenti subiti nel tempo, quest'ultimo titolo sia molto difficile da leggere.[4] Il sarcofago esterno, quello più grande, fu invece riutilizzato circa quattro secoli dopo per la sepoltura di Horsaset, il quale potrebbe essere stato un Primo Profeta di Amon e/o un sovrano indipendente di Tebe durante la XXII dinastia, sepolto nel sito di Medinet Habu.[5]
Nel papiro Salt 124, databile all'anno 29 del regno di Ramses III, quindi a meno di un secolo dopo la morte di Henutmira, il caposquadra Paneb è accusato da Amennakht, autore del papiro indirizzato al visir Preemha, di aver profanato la tomba della Regina Henutmira per rubare la statua di un'oca, poi ritrovata nella sua abitazione.[6]
Oltre al già citato riutilizzo di alcune parti della sepoltura durante la XXII dinastia, la tomba stessa è riutilizzata durante il periodo romano quando fu scavata un'altra fossa nella camera del sarcofago.[3]