Reattore nucleare RBMK

Classe di reattori nucleari
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Voce principale: Reattore nucleare LWGR.

Gli RBMK (in russo Реактор Большой Мощности Канальный?, Reaktor Bol'šoj Moščnosti Kanal'nyj, che significa letteralmente "reattore di grande potenza a canali") sono una classe di reattori nucleari costruiti in Unione Sovietica. Questa classe di reattori è tristemente nota, in quanto vi apparteneva il reattore numero 4 della centrale nucleare di Černobyl'.

Al 2023 sono ancora in esercizio 7 reattori di questa classe in Russia. Il reattore 1 della centrale di Leningrado (il primo RBMK a entrare in servizio), è stato disattivato il 21 dicembre 2018, quasi in concomitanza con la connessione alla rete del primo dei 4 VVER-1200 che andranno progressivamente a sostituire i 4 RBMK della centrale. L'ultimo RBMK della Centrale nucleare di Ignalina (in Lituania, al confine con Lettonia e Bielorussia) è stato invece già spento, il 31 dicembre 2009.

Storia

I reattori RBMK furono il culmine del programma sovietico di sviluppo di un reattore di potenza raffreddato ad acqua.

Usavano acqua (leggera) per il raffreddamento, e grafite come moderatore di neutroni, in modo da utilizzare uranio naturale come combustibile. La tecnologia fu basata sui reattori militari per la produzione di plutonio moderati a grafite. Il primo di questi reattori, AM-1 (Atom Mirny, atomo pacifico) di Obninsk aveva prodotto 5 MWe (30 MW termici) dal 1954 al 1959. Malgrado il nome, era progettato per produrre anche plutonio per impieghi militari.

Si rendeva così possibile la costruzione di reattori di grande potenza che non richiedevano uranio arricchito e acqua pesante e quindi con costi di costruzione e gestione decisamente minori rispetto ad altre tipologie.

Caratteristiche tecniche

Schema della centrale

Il nocciolo consiste in un cilindro di grafite al cui interno passano numerosi canali, entro alcuni dei quali sono posizionate le barre di combustibile in uranio arricchito[1] raffreddate da acqua leggera, mentre in altri sono fatte alloggiare le barre di controllo, inserendo o estraendo le quali si modula la potenza termica prodotta.

L'acqua (leggera) assorbe i neutroni, e li rallenta. In un reattore ad acqua bollente occidentale, dove l'acqua di raffreddamento riesce anche a rallentare a sufficienza i neutroni, le regioni in cui è presente vapore rallentano meno i neutroni delle regioni in cui è presente acqua ancora liquida; nei reattori RBMK invece, l'acqua si trova in zone tali del reattore (i canali di raffreddamento) per cui non riesce a rallentare a sufficienza i neutroni, affidato invece alla grafite. Entrambi i reattori si basano sull'utilizzo di neutroni termici, cioè rallentati; se i neutroni rimangono veloci, cioè non vengono rallentati, la reazione si spegne.

Se l'acqua di raffreddamento evapora, succedono cose diverse nei reattori occidentali e nei reattori RBMK, per via della diversa funzione che ha nei due casi precedenti.

Nei reattori occidentali mancherà anche il moderatore, cioè il mezzo capace di rallentare i neutroni, quindi la reazione tenderà a spegnersi velocemente. Perciò, se manca l'acqua nel reattore, questo smetterà anche di generare calore.

Nei reattori RBMK invece, rimane la grafite a rallentare sufficientemente i neutroni che quindi possono continuare a riprodursi, a produrre fissioni e quindi a generare calore nel materiale. Quindi se manca l'acqua nel reattore RBMK, questo continuerà comunque a generare calore, e la temperatura continuerà a salire velocemente. Si può arrivare quindi in questo caso alla fusione del nocciolo. Questo effetto di retroazione del refrigerante tecnicamente viene chiamato coefficiente di vuoto. I reattori RBMK vennero progettati con un coefficiente di vuoto negativo alle alte potenze. Tuttavia, il coefficiente di vuoto alle basse potenze è positivo, quindi possono verificarsi escursioni di reattività. Queste caratteristiche degli RBMK diventarono di dominio pubblico nel 1986 con l'incidente di Černobyl'.

Versioni o modelli derivanti

RBMK1500

Versione potenziata ad un totale di 4800 MW termici con una produzione di 1500 MW elettrici, come l'RBMK-1000 anche l'RBMK-1500 erano costituiti da 1661 canali combustibile e 211 per le barre di controllo, erano state implementate alcune migliorie ai sistemi d'emergenza.

Gli unici RBMK-1500 mai entrati in servizio furono i reattori 1 e 2 della centrale di Ignalina (Lituania) la cui potenza, a seguito di alcuni inconvenienti, fu diminuita a 1185 MW.

Era prevista la costruzione di ulteriori quattro reattori; l'unità 3 (costruzione abbandonata all'80% del suo completamento) e quattro di Ignalina, e due unità a Kostroma.

EGP-6

Una versione a scala ridotta del modello maggiore.

Struttura di contenimento

I progetti dei reattori RBMK includevano vari tipi di sistemi di contenimento necessari per le normali operazioni. Il contenimento principale era costituito da un guscio metallico a tenuta stagna riempito di gas inerte (azoto) allo scopo di impedire alla grafite (la cui temperatura di ignizione è di circa 700 °C) di entrare in contatto con l'ossigeno atmosferico. La grafite formava una serie di schermature che assorbivano le radiazioni provenienti dal nocciolo. Il contenitore esterno era composto da calcestruzzo. Molti dei macchinari interni al reattore erano previsti per essere sospesi alla copertura, incluse le condutture dell'acqua di raffreddamento.

Inizialmente il progetto dei RBMK, prese in considerazione solamente la prevenzione e il contenimento di incidenti di modesta entità[2]. Dopo l'incidente della centrale nucleare di Three Mile Island venne aggiunta ai RBMK una struttura, solo parziale, per gestire gravi incidenti[senza fonte]. Tutti i locali che ospitano condutture di grande diametro al di sotto del reattore sono collegate a una struttura colma di acqua.

In caso di rottura di queste condutture il vapore viene così convogliato nelle piscine di soppressione[2].

La scelta di permettere che i reattori RBMK prevedessero il ricambio continuo nel nocciolo sia delle barre di combustibile che del materiale per la produzione di plutonio a scopi militari, senza dover spegnere il reattore, richiese l'inserimento di una grande gru all'interno del contenitore del reattore. Tutto ciò ebbe come risultato che i reattori risultarono molto alti (oltre 70 metri) rendendo difficoltosa la realizzazione di un contenimento.

Miglioramenti conseguenti all'incidente di Černobyl'

Dopo l'incidente di Černobyl' tutti i reattori RBMK rimanenti hanno lavorato con un numero ridotto di elementi di combustibile, ma soprattutto contenenti uranio maggiormente arricchito, permettendo quindi un'operatività più sicura[3]. I sistemi di controllo sono stati ugualmente migliorati, in particolare eliminando i terminali di grafite dalle barre di controllo in modo da eliminare l'immediato aumento di potenza che si verificava al momento dell'inizio dell'inserimento. Questa particolarità è una delle cause dell'incidente di Černobyl', quando le barre vennero inserite all'interno del nocciolo subito dopo aver premuto il tasto di scram per l'arresto di emergenza (tasto AZ5) la potenza e la temperatura aumentarono notevolmente fino all'esplosione dell'intero impianto seguito dall'esplosione e fusione del nocciolo.

Il reattore MKER

Un'evoluzione della filiera è il MKER (in russo: МКЭР, Многопетлевой Канальный Энергетический Реактор, Mnogopetlevoj Kanalnyj Ėnergetičeskij Reaktor che significa Reattore di potenza a tubi in pressione a più loop), che ha aumentato i sistemi di sicurezza e contenimento.[4][5]

Il prototipo della filiera è il reattore 5 della centrale di Kursk. La cui costruzione, nella versione MKER1000, si è poi interrotta nel 2012. Ulteriori evoluzioni erano prospettate nel MKER800 e nel MKER1500 che erano pianificate per la centrale di Leningrado.[6][7][8][9]

L'RBMK nel mondo

Reattori operativi[10]
CentralePotenza netta
(MW)
ModelloInizio costruzioneAllacciamento alla reteProduzione commercialeDismissione
(Prevista)
Bilibino (Russia) (Reattore 2)11EGP-61º gennaio 197030 dicembre 19741º febbraio 197531/12/2025
Bilibino (Russia) (Reattore 3)11EGP-61º gennaio 197022 dicembre 19751º febbraio 19762025
Bilibino (Russia) (Reattore 4)11EGP-61º gennaio 197027 dicembre 19761º gennaio 19772026
Kursk (Russia) (Reattore 3)925RBMK10001º aprile 197817 ottobre 198330 marzo 19842029[11]
Kursk (Russia) (Reattore 4)925RBMK10001º maggio 19812 dicembre 19855 febbraio 19862031[11]
Leningrado (Russia) (Reattore 3)925RBMK10001º dicembre 19737 dicembre 197929 giugno 19802025
Leningrado (Russia) (Reattore 4)925RBMK10001º febbraio 19759 febbraio 198129 agosto 19812026
Smolensk (Russia) (Reattore 1)925RBMK10001º ottobre 19759 dicembre 198230 settembre 19832028
Smolensk (Russia) (Reattore 2)925RBMK10001º giugno 197631 maggio 19852 luglio 19852030
Smolensk (Russia) (Reattore 3)925RBMK10001º maggio 198417 gennaio 199012 ottobre 19902034
Reattori dismessi[10][12][13]
CentralePotenza netta
(MW)
ModelloInizio costruzioneAllacciamento alla reteProduzione commercialeDismissione
Bilibino (Russia) (Reattore 1)11EGP-61º gennaio 197012 gennaio 19741º aprile 197414 gennaio 2019
Kursk (Russia) (Reattore 1)925RBMK10001º giugno 197219 dicembre 197612 ottobre 197719 Dicembre 2021 [14]
Kursk (Russia) (Reattore 2)925RBMK10001º gennaio 197328 gennaio 197917 agosto 197931 gennaio 2024
Leningrado (Russia) (Reattore 1)925RBMK10001º marzo 197021 dicembre 19731º novembre 197422 dicembre 2018
Leningrado (Russia) (Reattore 2)925RBMK10001º giugno 197011 luglio 197511 febbraio 197610 novembre 2020[15]
Ignalina (Lituania) (Reattore 1)1185[16]RBMK15001º maggio 197731 dicembre 19831º maggio 198431 dicembre 2004
Ignalina (Lituania) (Reattore 2)1185[16]RBMK15001º gennaio 197820 agosto 198720 agosto 198731 dicembre 2009
Černobyl' (Ucraina) (Reattore 1)740RBMK10001º marzo 197026 settembre 197725 maggio 197830 novembre 1996
Černobyl' (Ucraina) (Reattore 2)925RBMK10001º febbraio 197321 dicembre 197828 maggio 197911 ottobre 1991
Černobyl' (Ucraina) (Reattore 3)925RBMK10001º marzo 19763 dicembre 19818 giugno 198215 dicembre 2000
Černobyl' (Ucraina) (Reattore 4)925RBMK10001º aprile 197922 dicembre 198326 aprile 1984Distrutto il 26 aprile 1986
Reattori cancellati
CentralePotenza netta
(MW)
ModelloInizio costruzioneAllacciamento alla reteProduzione commercialeCostruzione interrotta
Ignalina (Lituania) (Reattore 3)1380RBMK15001º giugno 198530 agosto 1988
Ignalina (Lituania) (Reattore 4)1380RBMK1500Mai iniziato
Kostroma (Russia) (Reattore 1)1380RBMK1500N.D.
Kostroma (Russia) (Reattore 2)1380RBMK1500N.D.
Kursk (Russia) (Reattore 5)925MKER1000[17]1º dicembre 198515 agosto 2012
Kursk (Russia) (Reattore 6)925RBMK10001º agosto 19861º dicembre 1993
Smolensk (Russia) (Reattore 4)925RBMK10001º ottobre 19841º dicembre 1993
Černobyl' (Ucraina) (Reattore 5)925RBMK10001º gennaio 19811º gennaio 1988
Černobyl' (Ucraina) (Reattore 6)925RBMK10001º gennaio 19831º gennaio 1988
NOTE:
  • Le normative in vigore non prevedono la possibilità di sostituzione e/o aumento del parco reattori al termine del ciclo vitale degli impianti ancora in funzione.

Arte e musica

Il primo brano della band Industrial Metal D.W.O.M.P. è intitolato RBMK, per ricordare la tragedia avvenuta a Černobyl' nel 1986.

Note

Altri progetti