San Giorgio La Molara

comune italiano
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San Giorgio La Molara (fino al XIX secolo San Giorgio della Molinara) un comune italiano di 2 772 abitanti[2] della provincia di Benevento in Campania.

San Giorgio La Molara
comune
San Giorgio La Molara – Stemma
San Giorgio La Molara – Bandiera
San Giorgio La Molara – Veduta
San Giorgio La Molara – Veduta
L'ingresso al Casale, il nucleo storico.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Provincia Benevento
Amministrazione
SindacoNicola De Vizio (lista civica) dal 5-6-2016
Territorio
Coordinate41°16′N 14°55′E / 41.266667°N 14.916667°E41.266667; 14.916667 (San Giorgio La Molara)
Altitudine667 m s.l.m.
Superficie65,77 km²
Abitanti2 772[2] (31-3-2022)
Densità42,15 ab./km²
Frazioni19 contrade[1]
Comuni confinantiBuonalbergo, Casalbore (AV), Foiano di Val Fortore, Ginestra degli Schiavoni, Molinara, Montefalcone di Val Fortore, Paduli, Pago Veiano, San Marco dei Cavoti
Altre informazioni
Cod. postale82020
Prefisso0824
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT062059
Cod. catastaleH898
TargaBN
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[3]
Cl. climaticazona E, 2 284 GG[4]
Nome abitantisangiorgesi
Patronosan Giorgio
Giorno festivo23 aprile
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Giorgio La Molara
San Giorgio La Molara
San Giorgio La Molara – Mappa
San Giorgio La Molara – Mappa
Posizione del comune di San Giorgio La Molara all'interno della provincia di Benevento
Sito istituzionale

Geografia fisica

Sulla sinistra del Tammaro e tra i suoi tributari Tamaricchio a nord e Drago a sud, San Giorgio sorge in cima a un'altura, dalla quale si possono ammirare i paesi e i monti circostanti. Il territorio comunale, piuttosto ampio, si estende nell'entroterra fino al torrente Ginestra, nell'alta valle del Miscano.

Il comune dispone di una superficie agricola utilizzata di ettari 4748,05 (aggiornato all'anno 2000)[5].

Storia

Uno scorcio del palazzo Iazeolla, sorto come castello del paese

In epoca preromana il territorio era abitato da popolazioni sannitiche, benché si ignori quale tribù (Pentri o Hirpini) controllasse l'agro sangiorgese. Gli studiosi contemporanei ritengono comunque che il più probabile confine storico tra Sanniti Pentri e Hirpini fosse costituito dal fiume Tammaro[6], per cui appare più verosimile che l'area dell'attuale San Giorgio, essendo situata a oriente del fiume, fosse occupata dagli Hirpini.

Il territorio comunale si ingrandì notevolmente agli inizi del Cinquecento a seguito dell'acquisizione del feudo di Pietramaggiore, precedentemente autonomo.San Giorgio la Molara fu a sua volta possesso feudale delle famiglie: Gaetani dell'Aquila d'Aragona (XV secolo-1543), Carafa dei principi di Stigliano (1543-1569), Cossa (1587-1620), Caracciolo (1620-1764) e infine del cardinale Fabrizio Ruffo nel 1801 sino alla fine della feudalità nel 1806[7].

Nel 1626 San Giorgio fu concesso in titolo di ducato a Giovanni Caracciolo[8].

Nel quadriennio 1743-46 il suo territorio fu soggetto alla competenza territoriale del regio consolato di commercio di Ariano nell'ambito della provincia di Principato Ultra[9]. Nel corso dell'Ottocento, all'epoca del regno delle Due Sicilie, San Giorgio la Molara fu poi capoluogo di circondario (con giurisdizione su altri due comuni) nell'ambito del distretto di Ariano.

Monumenti e luoghi d'interesse

La roccia del castello di Pietramaggiore
Pietramaggiore fu un luogo fortificato di cui si hanno notizie a partire dal 1137. Più dati documentati suggeriscono che le sue dimensioni dovevano essere cospicue. Il terremoto del 1456 lo danneggiò gravemente, al punto che si ridusse a un casale e poi un feudo disabitato gravitante sul vicino centro di San Giorgio. Del castello rimangono ruderi molto scarsi, ma la roccia sulla cima della quale esso sorgeva è ben distinguibile nel paesaggio collinare della zona.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[10]

Geografia antropica

Contrade

  • Pianella
  • Chiaia
  • Basaleone
  • Calise
  • Taverna
  • Campolongo
  • Cerracchio
  • Favali
  • Gelso
  • Perazzeta
  • Crocella
  • Romiti
  • Noce Verde
  • San Lazzaro
  • San Pietro
  • Sant'Andrea
  • Cisterna
  • Centrale
  • Santa Cristina[1]

Economia

Il territorio è noto per la produzione di carne IGP proveniente dai bovini di razza Marchigiana allevati sui suoi pascoli.[11]Altri prodotti tipici sono le olive, l'uva e i cereali.Nella contrada "Piano delle Terre" vi era una sorgente di acqua sulfurea potabile.

Amministrazione

Altre informazioni amministrative

San Giorgio La Molara fa parte della Comunità montana del Fortore.

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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