Schwere Panzerjäger-Abteilung 653
La Schwere Panzerjäger-Abteilung 653 fu un'unità corazzate d'élite della Wehrmacht, impegnata su diversi fronti durante la seconda guerra mondiale.
Schwere Panzerjäger-Abteilung 653 | |
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Descrizione generale | |
Attiva | dal 1943 al 1945 |
Nazione | Germania |
Servizio | Wehrmacht |
Tipo | reparto cacciacarri |
Dimensione | unità militare |
Equipaggiamento | Elefant (cacciacarri), Jagdpanzer V Jagdpanther, Jagdpanzer VI Jagdtiger |
Battaglie/guerre | Fronte occidentale, Fronte orientale, Campagna d'Italia |
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Formazione
Nato nel 1940 come Sturmgeschütz-Abteilung 197, battaglione d'assalto che prestò servizio durante l'occupazione tedesca della Jugoslavia e sul fronte orientale, venne rinominato e riorganizzato come schwere Panzerjäger-Abteilung 653 il 31 marzo 1943; fu inizialmente dotato di cacciacarri Ferdinand.[1][2]
Operazioni
Fronte orientale e italiano
Assegnato al XXXXI Panzerkorps, prese parte alla battaglia di Kursk nel mese di agosto e combatté nei pressi di Nikopol' durante la battaglia del Dnepr. Dopo pesanti perdite in Ucraina, il battaglione venne trasferito a Vienna per essere riorganizzato. La 1ª compagnia ricevette 11 nuovi Elefant - il nuovo nome per la versione ridisegnata del Ferdinand - venendo inviata nel sud Italia, dove prese parte alla battaglia di Anzio nel mese di febbraio del 1944. La 2ª e la 3ª vennero invece dotate di 30 nuovi veicoli nel mese di aprile e inviate sul fronte orientale, dove furono aggregate all XXIV. Panzerkorps. A causa delle forti perdite subite nel mese di agosto la 2ª e la 3ª compagnia, ridotte ad dodici veicoli in totale, furono ritirate dal fronte per essere riorganizzate in un'unica 2ª compagnia a Cracovia, continuando ad operare sul fronte orientale come parte della 17ª Armata con il nome di schwere Panzerjäger-Kompanie 614 e combattendo il resto della guerra contro l'esercito sovietico, arrendendosi con soli due Elefant al termine della battaglia di Berlino nel mese di maggio del 1945.
Sul fronte occidentale
La 3ª compagnia venne trasferita ad ovest ed aggregata alla 1ª in stanza a Vienna, che contava di soli quattro Elefant operativi. Nel mese di ottobre furono entrambe riequipaggiate con i nuovi Jagdtiger, in dotazione anche allo schwere Panzerjäger-Abteilung 512. Una volta riequipaggiato, il battaglione venne nuovamente diviso in due distinte compagnie: la 1ª venne assegnata alla 15ª Armata per supportarla nell'offensiva invernale tra le Ardenne, la 3ª venne aggregata alla 17. SS-Panzergrenadier-Division "Götz von Berlichingen", con la quale avrebbe partecipato all'operazione Nordwind nel mese di gennaio del 1945. A febbraio le due compagnie vennero raggruppate a Landau per essere, alla fine del mese, riequipaggiate con un totale di 41 Jagdtiger. Nel mese di aprile venne trasferita in Austria per ricevere i nuovi veicoli dalla fabbrica Nibelungenwerk e concludere la guerra nei pressi diLinz al comando dell'Heeresgruppe Ostmark.
Note
Bibliografia
- (EN) Karlheinz Münch, The Combat History of German Heavy Anti-Tank Unit 653 in World War II, Stackpole Books, 2005, ISBN 0-8117-3242-8.
Voci correlate
Altri progetti
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