Sindrome di prisonizzazione
sindrome caratterizzata da spersonalizzazione, dovuta alla detenzione in carcere
La sindrome di prisonizzazione o prigionizzazione consiste in un insieme di sintomi e segni clinici, derivati dalla detenzione in carcere, che costituiscono un processo di spersonalizzazione, di demolizione della propria immagine, di annichilimento dell'autostima. Tale sindrome fu individuata nel 1940 dallo scienziato sociale Donald Clemmer[1].
La spersonalizzazione interviene quando si assimilano valori che governano ogni aspetto della vita dell'istituzione, abbandonando in tal modo la propria identità, in quanto è operato un vero e proprio inghiottimento del singolo in una realtà talmente forte e totalizzante, che non lascia scampo.[2]
Note
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Roberta Porchetti, Il carcere:rischio prisonizzazione e prospettive di recupero sociali, su onap-profiling.org. URL consultato il 5 novembre 2019.
- Vita carceraria e processi di “Prisonizzazione”, su stateofmind.it. URL consultato il 5 novembre 2019.
🔥 Top keywords: Pagina principaleSpeciale:RicercaBridgertonMassimiliano AllegriAlbo d'oro della Coppa ItaliaPrey (film 2022)Robert FicoJuventus Football ClubCoppa ItaliaGabriele RubiniNuova CaledoniaTutto per mio figlioPaulo FonsecaCristiano GiuntoliChico FortiSlovacchiaSionismoCasino Royale (film 2006)Dušan VlahovićNicolás Jarry (tennista)Adagio (film)K-141 KurskYasukeRoberto BaggioRed (film 2010)Megalopolis (film)Julian AlaphilippeThiago MottaEpisodi di Viola come il mare (seconda stagione)Sfida senza regoleGian Piero GasperiniRaiGiucas CasellaDisastro del VajontDead Man Down - Il sapore della vendettaAnna KalinskajaFrancis Ford CoppolaViola come il mareFootball Club Internazionale Milano