Strona (Italia)

comune italiano

Strona (Stron-a in piemontese) è un comune italiano sparso di 962 abitanti della provincia di Biella in Piemonte.La sede comunale è collocata in frazione Fontanella Ozino.[4]

Strona
comune
Strona – Stemma
Strona – Bandiera
Strona – Veduta
Strona – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Biella
Amministrazione
SindacoDavide Cappio (lista civica Stronarcobaleno) dal 25-5-2014
Territorio
Coordinate45°35′52″N 8°13′04″E
Altitudine450 m s.l.m.
Superficie3,72 km²
Abitanti962[1] (31-12-2021)
Densità258,6 ab./km²
Comuni confinantiCasapinta, Cossato, Mezzana Mortigliengo, Valdilana, Valle San Nicolao
Altre informazioni
Cod. postale13823
Prefisso015
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT096065
Cod. catastaleI980
TargaBI
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 628 GG[3]
Nome abitantistronesi
PatronoNatività di Maria Vergine
Giorno festivo8 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Strona
Strona
Strona – Mappa
Strona – Mappa
Sito istituzionale

Origini del nome

Il nome del comune deriva da quello del torrente Strona, che scorre poco a ovest del centro comunale. Il nome del corso d'acqua deriverebbe a sua volta da storn o strom, radici celtiche che stanno a indicare acqua corrente o fiume.[5]

Storia

Il paese di Strona era in origine, con Mezzana, Soprana, Casapinta e Crosa, uno dei cinque cantoni che componevano la comunità del Mortigliengo.

Fino al XIII secolo questo territorio rimase quasi deserto e fu sede di una estesa foresta, che attorno all'anno Mille l'imperatore Ottone III donò al vescovo di Vercelli.

L'insediamento umano nella zona divenne quindi più denso e si stabilizzò; la sede parrocchiale era a Mezzana e nel 1243 il territorio passò sotto il controllo del Comune di Vercelli.

Nel 1351 il Mortigliengo fu ceduto alla famiglia Visconti e da questa, nel 1373, tornò nuovamente alla curia vercellese.Gli abitanti della zona, analogamente a quelli di Biella, fecero atto di dedizione a Casa Savoia per evitare di ricadere sotto la signoria del vescovo Giovanni Fieschi, inviso alla popolazione. Nel 1627 i centri abitati del Mortigliengo, che nel frattempo era stato elevato al rango di marchesato, si separarono tra di loro erigendosi in comuni autonomi; Strona rappresenta la parte occidentale dell'antica comunità.

A partire da fine Settecento gli abitanti di Strona incominciarono a dedicarsi alla tessitura della lana e della canapa, inizialmente con telai manuali. Questa attività crebbe di importanza e con la meccanizzazione, avvenuta nell'Ottocento essa divenne la più importante della zona, assicurando il sostentamento di buona parte della popolazione. Il Lanificio Rivetti Padre e Figlio, fondato nel 1866 dal nobile Giovanni Battista Rivetti-Badone, ha continuato la sua attività fino al 1985.

Simboli

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 27 settembre 2021.[6]

«D'argento, alla banda diminuita, ondata, d'azzurro, accompagnata, nel cantone sinistro del capo, dal cardo, gambuto e fogliato di verde, fiorito di rosso, posto in palo, e nel cantone destro della punta dalla bastia di pietra al naturale, aperta di nero, fondata sulla collina di verde; alla bordura composta, di rosso e d'oro, di 32 pezzi. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito d'azzurro e di bianco.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[7]

Infrastrutture e trasporti

Fra il 1891 e il 1958 la località era servita da una stazione della ferrovia Biella-Cossato-Vallemosso.

Amministrazione

Il municipio
Lapide a ricordo della vittime dell'alluvione del 1968
PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
20042009Pier Ettore Pellereylista civicaSindaco
20092014Fabrizio Moranilista civica StronarcobalenoSindaco
2014in caricaDavide Cappiolista civica Stronarcobaleno[8]Sindaco

Altre informazioni amministrative

Il comune ha fatto parte della Comunità montana Val Sessera, Valle di Mosso e Prealpi Biellesi, mentre fino al 2010 apparteneva alla Comunità montana Prealpi Biellesi, abolita in seguito all'accorpamento disposto dalla Regione Piemonte nel 2009.[9]

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Portale Piemonte: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Piemonte