Zlarino
Zlarino[3][5][6][7], Zlarina[8][9] o Slarino[10][11] (in croato: Zlarin) è un'isola della Croazia, situata di fronte alla costa dalmata, a sud-ovest di Sebenico. Amministrativamente appartiene al comune di Sebenico, nella regione di Sebenico e Tenin. Sulla costa nord-ovest dell'isola si trova l'omonimo centro abitato, dotato di un porto. Nel 2011, l'isola contava 284 abitanti[4].
Zlarino (HR) Zlarin | |
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Geografia fisica | |
Localizzazione | mare Adriatico |
Coordinate | 43°41′15″N 15°50′56″E |
Arcipelago | di Sebenico |
Superficie | 8,05[1] km² |
Sviluppo costiero | 20,236[1] km |
Altitudine massima | 169[2] m s.l.m. |
Geografia politica | |
Stato | Croazia |
Regione | Regione di Sebenico e Tenin |
Comune | Sebenico |
Centro principale | Zlarino[3] |
Demografia | |
Abitanti | 284[4] (2011) |
Cartografia | |
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Geografia
Zlarino è separata dalla costa dalmata dal canale di Sebenico[5] (Šibenski kanal), mentre il canale di Zlarino[5] (Zlarinski kanal) a sud-ovest la separa da una serie di isolette e scogli. A nord si trova il tratto di mare detto Porta di Sebenico[5] (Šibenska vrata), che conduce al canale di Sant'Antonio[5][12] (kanal Sv. Ante), l'entrata al porto di Sebenico, e che separa Zlarino da Diat e Provicchio.
L'isola è lunga circa 6 km[2], ha una superficie di 8,05 km²[1] e lo sviluppo costiero è di 20,236 km[1], il monte Battocchio[5][13] (Klepac) ha l'elevazione massima che è di 169 m s.l.m.[2]. La maggiore insenatura è quella del porto di Zlarino, a nord-ovest, compreso tra punta Marin[5] o Marina[14] (rt Marin) e punta Acuta[5][15] (Vela Oštrica); la costa orientale è frastagliata con molte piccole insenature, la maggiore delle quali è valle Magarina[5] o porto Magarino[16] (uvala Magarna); la costa sud-ovest, alta e a picco sul mare, invece ne è quasi priva[5]; l'estremo punto meridionale si chiama punta Rat[5][17] (Rat).
Isole adiacenti
- Luppaz (Lupac), isolotto a nord-ovest di porto Zlarino, al di là della Porta di Sebenico.
- Secca Roseniga[5][18] (pličina Roženik), tra Luppaz e punta Acuta, nel mezzo della Porta di Sebenico, a circa 850 m da punta Acuta; è indicata da un segnale luminoso[19] 43°42′45″N 15°49′34″E .
- Scoglio Rosni[12][20] (hrid Ročni), 1,65 km a nord-est di punta Acuta, si trova all'ingresso del canale di Sant'Antonio, 220 m a sud-est di punta Sant'Andrea[12][21] (rt Jadrija); ha un segnale luminoso[22] 43°43′12″N 15°51′08″E .
- Crappano, vicino alla costa a sud di Sebenico.
- Gruppo di isolotti a sud-est di Zlarino:
- Drevenico (Drvenik), isolotto parallelo alla punta meridionale di Zlarino.
- Rachitta[5][23] (Rakitan), isolotto 350 m[2] a sud-est di Drevenico; ha una superficie di 0,115 km²[1], uno sviluppo costiero di 1,33 km[1] e l'altezza massima di 29 m[2] 43°39′38″N 15°53′11″E .
- Duaina[5][24] o Duainca[25] (Dvainka), piccolo isolotto a forma di otto con un istmo al centro e un segnale luminoso nella parte nord-ovest[26], situato 800 m[2] a sud-est di punta Rat; ha una superficie di 0,066 km²[1] e uno sviluppo costiero di 1,34 km[1] 43°39′16″N 15°52′43″E .
- Mumogna[5][25][27] (Mumonja), scoglio a sud-est di Duaina, a circa 340 [2]; ha una superficie di 0,011 km²[1] e uno sviluppo costiero di 043 km[1] 43°39′07″N 15°53′15″E .
- Rotondo (Oblik), circa 2 km a sud-est di punta Rat.
- Cherbela Grande (Krbela Vela), a nord della penisola di Monte Acuto, è il più orientale del gruppo.
- Cherbella piccola[5] o Cherbela Piccola[28] (Krbela Mala), piccolo isolotto a forma di goccia rovesciata, a ovest di Cherbella grande; ha una superficie è di 0,046 km²[1], uno sviluppo costiero di 1,09 km[1] e l'altezza massima di 17 m[2] 43°39′38″N 15°54′13″E .
- Comorisco (Komorica), a sud-ovest di punta Rat, a circa 2,5 km[2].
- Camicia[29], Caminac[5], Comicaz[25] o Verclez piccolo[8][9] (Kamičac), scoglio 410 m[2] circa a ovest di Comorisco. Ha un'area di 2263 m²[30] 43°39′01″N 15°49′59″E .
- Gorgo[31], Vertigliaco[5], Vertlaize[25] o Verclez grande[8][9] (Vrtljača o Vrkljača), scoglio a nord-ovest di Comorisco (a circa 1,3 km) e 3,3 km a ovest di punta Rat[2]; ha un'area di 8698 m²[30] e la costa lunga 342 m[30] 43°39′30″N 15°49′38″E .
- Dugoino (Dugo), situato 4,3 km a sud-ovest di punta Rat.
- Isolotti Sorelle (Sestrica Vela e Sestrica Mala), a sud-ovest.
- Secca Sorelle[5][18] (plićak Sestrice), a nord-est di Sorella grande, si trova a metà strada tra quest'ultima e la costa di Zlarino 43°41′03″N 15°48′39″E .
- Obognano (Obonjan), tra Sorella Grande e Smolan.
Storia
Zlarino è nota come l'isola dei coralli o l'isola d'oro[5], per la presenza del Corallium rubrum, soprannominato l'oro rosso. I Romani la chiamavano Insula auri (isola d'oro), da qui il toponimo Zlarin (zlato significa oro)[6]. Per secoli gli abitanti di Zlarino, come quelli di Crappano, si sono dedicati alla pesca di spugne e coralli e nel villaggio di Zlarino c'è il Museo del corallo[6][32].
Sono state ritrovate sull'isola tracce di insediamenti del Neolitico (6000-8000 anni fa) e reperti di epoca romana[5]. Il primo riferimento a Zlarino è del 1298, nella bolla papale che istituiva la diocesi di Sebenico[6]. Rimase feudo del vescovo di Sebenico fino al 1843[5][6]. Fu rifugio dei romani che sfuggivano all'invasione avaro-slava (VII sec.) e di croati e morlacchi che arrivavano dalla terraferma per sfuggire ai turchi (tra il XIV e il XVII sec.)[5]. Nobili di Sebenico costruirono le loro ville su terreni concessi dal vescovado e alcune di queste, del XVI e XVII sec., si sono conservate[5].
Storicamente sull'isola era presente una comunità italiana.[33]
Note
Bibliografia
- (EN, HR) Tea Duplančić Leder, Tin Ujević e Mendi Čala, Coastline lengths and areas of islands in the Croatian part of the Adriatic Sea determined from the topographic maps at the scale of 1:25000 [Lunghezze delle linee di costa e aree delle isole nella parte croata del mare Adriatico definite in base alle mappe topografiche in scala 1:25000] (PDF), in Geoadria, vol. 9, n. 1, Zara, Hrvatski hidrografski institut [Istituto idrografico della Croazia], 2004, pp. 12-30, DOI:10.15291/geoadria.127.
- Alberto Rizzi, Guida della Dalmazia, vol. I, 2010, Trieste, ed. Italo Svevo, ISBN 978-88-6268-060-8.
- Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, 2008, Trebaseleghe (PD), Lint Editoriale, ISBN 978-88-8190-244-6.
- Giacomo Marieni, Portolano del mare Adriatico, a cura di i.r. Istituto geografico militare, seconda edizione, Vienna, Tipografia dei PP. Mechitaristi, 1845.
Cartografia
- (HR) Mappa topografica della Croazia 1:25000, su preglednik.arkod.hr. URL consultato il 6 gennaio 2017.
- G. Giani, Carta prospettiva delle Comuni censuarie della Dalmazia, foglio 6, 1839. Fondo Miscellanea cartografica catastale, Archivio di Stato di Trieste.
- Carta di cabottaggio del mare Adriatico, foglio VII, Milano, Istituto geografico militare, 1822-1824. URL consultato il 4 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
Voci correlate
Altri progetti
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