24ª Brigata meccanizzata "Re Danilo"
La 24ª Brigata meccanizzata autonoma "Re Danilo" (in ucraino 24-та окрема механізована бригада імені короля Данила?, 24-ta okrema mechanizovana bryhada imeni Korolja Danyla, unità militare A0998) è un'unità di fanteria meccanizzata delle Forze terrestri ucraine, subordinata al Comando operativo "Ovest" e con base a Javoriv.
24ª Brigata meccanizzata "Re Danilo" | |
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Descrizione generale | |
Abbreviazione | 24 ОМБр |
Attiva | 26 luglio 1918 - oggi |
Nazione | ![]() ![]() |
Tipo | Brigata |
Ruolo | Fanteria meccanizzata |
Guarnigione/QG | Javoriv |
Equipaggiamento | BMP-1 BMP-2 BVP M80 MT-LB[1] |
Soprannome | Fanteria Reale (Королівська піхота) |
Motto | "Milites Regum" |
Battaglie/guerre | Guerra civile russa Guerra d'inverno Seconda guerra mondiale Guerra del Donbass Invasione russa dell'Ucraina |
Decorazioni | ![]() Per il Valore e il Coraggio |
Parte di | |
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Comandanti | |
Comandante attuale | Colonnello Ivan Holiševs'kyj |
Degni di nota | Gaja Gaj Igor' Rodionov Oleksandr Pavljuk |
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Storia
Unione Sovietica
Le origini della brigata, la più antica in servizio nell'esercito ucraino, risalgono alla 1ª Divisione di fanteria "Simbirsk", costituita per ordine del Consiglio militare rivoluzionario il 26 luglio 1918 sotto il comando di Gaja Gaj. Nel novembre dello stesso anno venne ribattezzata 24ª Divisione fucilieri, e prese parte alla guerra civile russa combattendo nella regione del Volga, degli Urali meridionali, in Polesia e Volinia, guadagnandosi il soprannome di "Divisione di ferro".[2] Fra le file della divisione combatté, come comandante di reggimento, il futuro generale dell'Armata Rossa Maksim Purkaev.
Nel 1939 venne schierata contro la Finlandia nella guerra d'inverno, partecipando allo sfondamento della linea Mannerheim nel 1940. Prese parte ai combattimenti contro la Wehrmacht fin dai primi giorni dell'operazione Barbarossa, partecipando alla difesa di Kiev e venendo circondata e distrutta nei dintorni di Minsk, e sciolta quindi ufficialmente il 27 dicembre 1941.[3] Il 7 gennaio 1942 venne ricostituita, rinominando la 412ª Divisione fucilieri, e venne impiegata nella battaglia di Stalingrado, l'offensiva di Žytomyr-Berdyčiv, la battaglia di Tarnopol, l'offensiva Leopoli-Sandomierz e l'offensiva di Praga. Terminò le operazioni militari il 24 giugno 1945.[4] Un plotone della divisione partecipò alla parata della vittoria di Mosca del 1945. Il 10 luglio 1945 l'unità venne sciolta e il suo numero assegnato alla 294ª Divisione fucilieri. Nel 1957 la divisione venne trasformata nella 24ª Divisione fucilieri motorizzata e schierata a Javoriv, nell'Ucraina occidentale. Nel corso della guerra venne insignita dell'Ordine della Rivoluzione d'Ottobre, dell'Ordine della Bandiera Rossa (per tre volte), dell'Ordine di Suvorov e dell'Ordine di Bogdan Chmel'nyc'kyj.[5]
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/2d/Soldiers_with_the_1st_Battalion%2C_24th_Mechanized_Brigade.jpg/220px-Soldiers_with_the_1st_Battalion%2C_24th_Mechanized_Brigade.jpg)
Ucraina
In seguito allo scioglimento dell'Unione Sovietica, la divisione passò sotto il controllo delle Forze armate ucraine. Il 19 aprile 2001 venne ufficialmente dedicata a Danilo di Galizia.[6] Nel 2003 venne riorganizzata, diventando la 24ª Brigata meccanizzata. A partire dal 2014 prese parte alla guerra in Donbass, arrivando a subire 152 perdite al dicembre 2019.[7][8] Nello stesso anno le venne aggregato il 3º Battaglione di difesa territoriale "Volontà" di Leopoli, riformato in battaglione motorizzato. Nel febbraio 2016 il 1º Battaglione della brigata ha condotto esercitazioni con istruttori statunitensi, canadesi e lituani presso Leopoli.[9] Il 10 novembre 2017 ha adottato il motto "Milites Regum" (in latino: "Soldati del Re"), che si trova anche nello stemma dell'unità.[10]
Guerra russo-ucraina
All'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina del 2022 la brigata si trovava schierata nell'oblast' di Luhans'k, più precisamente lungo le fortificazioni fra Popasna e Zolote. Le truppe nemiche, guidate in particolare dal Gruppo Wagner, hanno lanciato un'importante offensiva nella regione a partire da aprile, colpendo duramente proprio le posizioni della brigata intorno a Popasna; la città è risultata completamente distrutta in seguito ai durissimi combattimenti.[11] La brigata ha sostenuto quasi da sola l'offensiva russa su questo punto, subendo gravi perdite ma ripiegando in buon ordine evitando l'accerchiamento.[12][13] Per questa azione il 3 maggio 2022 il comandante della brigata, colonnello Roman Mamavko, ha ottenuto il titolo di Eroe dell'Ucraina.[14] Tre giorni più tardi, in occasione della Giornata della Fanteria, l'unità è stata insignita del titolo onorifico "Per il Valore e il Coraggio" da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelens'kyj.[15] Dopo essersi ritirata verso nordovest ha preso parte alla battaglia di Sjevjerodonec'k, dove il 4 giugno è morto in combattimento un comandante di battaglione della brigata, tenente colonnello Maksym Hrebennyk.[16] Il 6 giugno il presidente ucraino Zelens'kyj ha visitato i reparti della brigata, ringraziando il personale per il suo servizio. Alla fine di giugno ha nuovamente sostenuto una dura battaglia presso Hirs'ke, venendo costretta ad abbandonare la posizione a causa degli attacchi del 218º Reggimento corazzato russo.[17] A luglio è stata ritirata dalla prima linea per ripristinare le perdite subite in quasi cinque mesi di scontri ininterrotti.[18] In questo periodo ha ricevuto in dotazione un certo quantitativo di veicoli da combattimento BVP M80 provenienti dalla Slovenia, e le è stato assegnato il 46º Battaglione fucilieri.[19][20]
In autunno è stata nuovamente schierata al fronte, in particolare a difesa dell'area fra Bachmut e Soledar, principale punto di pressione russo nell'intera Ucraina.[21][22] Ha sostituito la 93ª Brigata meccanizzata "Cholodnyj Jar", spostata nelle retrovie dopo oltre due mesi di duri combattimenti.[23] Fra il 5 e il 7 gennaio 2023 è stata investita dall'offensiva condotta dal Gruppo Wagner e dall'esercito russo proprio in questo settore, dovendosi ritirare verso Krasna Hora prima che un contrattacco condotto dalla 46ª Brigata aeromobile e dalla 4ª Brigata corazzata stabilizzasse la situazione.[24] Fra aprile e maggio è stata impiegata insieme alla 3ª Brigata d'assalto "Azov" a protezione del fianco meridionale di Bachmut, difendendo in particolare la strada attraverso Ivanivs'ke.[25]
Struttura
- Comando di brigata[26]
1º Battaglione meccanizzato
2º Battaglione meccanizzato
3º Battaglione meccanizzato "Iron Bulls"
3º Battaglione fanteria motorizzata "Volontà" (unità militare А3414)[27]
- 1º Battaglione fucilieri
- 2º Battaglione fucilieri
46º Battaglione fucilieri (unità militare А4804)[28]
Battaglione corazzato (T-72)
Battaglione droni d'attacco "Raroh"[29]
Gruppo d'artiglieria
- Batteria acquisizione obiettivi
- Battaglione artiglieria semovente (2S3 Akatsiya e M109L)
- Battaglione artiglieria semovente (2S1 Gvozdika)
- Battaglione artiglieria lanciarazzi (BM-21 Grad)
- Battaglione artiglieria controcarri (MT-12 Rapira)
- Battaglione artiglieria missilistica contraerei (2K22 Tunguska e 9K35 Strela-10)
- Battaglione genio
- Battaglione manutenzione
- Battaglione logistico
- Compagnia ricognizione (BRDM-2)
- Compagnia cecchini
- Compagnia guerra elettronica
- Compagnia comunicazioni
- Compagnia radar
- Compagnia difesa NBC
- Compagnia medica
Comandanti
Unione Sovietica
- Komdiv Gaja Gaj (1918)
- Komdiv Vasilij Pavlovskij (1918-1920)
- Komdiv Michail Muretov (1920-1921)
- Komdiv Aleksandr Osadčij (1921-1923)
- Komdiv Vladimir Popov (1923-1924)
- Komdiv Evgenij Danenberg (1924-1931)
- Komdiv Dmitrij Korolev (1931-1937)
- Kombrig Vasilij Vasil'ev (1937-1938)
- Kombrig Pëtr Veščev (1938-1939) †[30]
- Maggior generale Kuz'ma Galic'kij (1939-1941)
- Maggior generale Terentij Bacanov (1941) †[31]
- Maggior generale Fëdor Prochorov (1941-1950)
- Maggior generale Michail Beloskurskij (1950-1954)
- Maggior generale Aleksandr Koz'min (1954-1958)
- Maggior generale Nikolaj Zav'jalov (1958-1960)
- Maggior generale Stepan Samarkin (1960-1965)
- Maggior generale Grigorij Jaškin (1965-1969)
- Maggior generale Michail Bukštynovič (1969-1973)
- Maggior generale Konstantin Kočetov (1973-1975)
- Maggior generale Igor' Rodionov (1975-1978)
- Maggior generale Aleksej Rodionov (1978-1981)
- Maggior generale Anatolij Lipanov (1981-1984)
- Maggior generale Aleksandr Baranov (1984-1987)
- Maggior generale Nikolaj Lyskin (1987-1991)
Ucraina
- Colonnello Sergej Četverov (1991-1993)
- Tenente generale Mykola Petruk (1993-1996)
- Colonnello Vasil Maljuch (1996-1997)
- Maggior generale Mychajlo Kucyn (1997-1999)
- Colonnello Volodymyr Mysil'ov (1999-2001)
- Maggior generale Ihor Ostapenko (2002-2004)
- Tenente colonnello Oleksij Železnyk (2004-2005)
- Tenente colonnello Lendar Charachalil' (2005-2007)
- Colonnello Volodymyr Trunovs'kyj (2007-2010)
- Colonnello Oleksandr Pavljuk (2010-2015)
- Colonnello Anatolij Ševčenko (2015-2017)
- Colonnello Valerij Hudz' (2017-2020)
- Colonnello Serhij Postupal's'kyj (2020-2022)
- Colonnello Roman Mamavko (2022)
- Colonnello Ivan Holiševs'kyj (2022-in carica)
Note
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