7 scialli di seta gialla

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7 scialli di seta gialla
Incontrera, Koscina, Pavlo e la Corrigan in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia, Danimarca
Anno1972
Durata95 min
Rapporto2,35:1
Generethriller, giallo, poliziesco, orrore
RegiaSergio Pastore
SoggettoSandro Continenza, Giovanni Simonelli, Sergio Pastore
SceneggiaturaSandro Continenza, Sergio Pastore, Giovanni Simonelli
ProduttoreEdmondo Amati, Maurizio Amati
Casa di produzioneCapitolina Produzioni Cinematografiche
FotografiaGuglielmo Mancori
MontaggioVincenzo Tomassi
Effetti specialiEugenio Ascani
MusicheManuel De Sica
ScenografiaAlberto Boccianti
CostumiLuciana Marinucci
TruccoRenzo Francioni
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

7 scialli di seta gialla è un film del 1972 diretto da Sergio Pastore.

Tramamodifica wikitesto

Paola, fotomodella presso un atelier di Copenaghen e fidanzata di Peter, pianista cieco, viene trovata morta prima d'una sfilata. La morte sembra essere causata da fatti naturali ma, ben presto, Peter scopre che la fidanzata, poco prima di morire, aveva ricevuto in dono uno scialle. Dopo la morte di Helga, altra indossatrice dell’atelier, Peter, con l'aiuto dell'amica Margot e del maggiordomo Burton, scopre che a uccidere le modelle è stato il graffio delle unghie d'un gatto, cosparse di curaro. Ad attrarre l'animale è una sostanza repellente cosparsa sullo scialle che le modelle avevano ricevuto in dono.

Ben presto il commissario di polizia scopre che la proprietaria del gatto è Susan, ex circense tossicodipendente che, in cambio d'una lauta fornitura di droga, aveva ceduto il gatto all'assassino, che dal canto suo organizzava l'insolito stratagemma per sterminare le vittime. Susan viene barbaramente assassinata prima di rivelare il nome dell'assassino che, da quel momento, si muove uccidendo a colpi di rasoio coloro che possono smascherarlo: dal fotografo Harry a Margot, sadicamente uccisa sotto la doccia.

Françoise Valley, proprietaria dell’atelier rimasta sfigurata a seguito d'un vecchio incidente automobilistico, aveva ucciso Paola dopo avere scoperto che l'indossatrice aveva una relazione col marito Victor. I successivi omicidi erano stati compiuti nel tentativo di coprire il primo delitto. La donna, vistasi ormai scoperta, si getta dalla finestra della casa di Peter, schiantandosi al suolo.

Sylva Koscina nel finale del film

Produzionemodifica wikitesto

Gli esterni furono girati a Copenaghen; alcuni interni a Roma.[1]

Distribuzionemodifica wikitesto

Accoglienzamodifica wikitesto

Criticamodifica wikitesto

«Rozzo nell'intrigo, banaluccio nella regia, il thriller, casalingo nella confezione, piglia a nolo da precedenti modelli situazioni e personaggi: sulle indagini d'un cieco era basato, per esempio, Il gatto a nove code di Dario Argento, dove anche il delitto successivo serviva a coprire il precedente. Nel cast le donne spiccano meglio degli uomini: vittime designate, esse, prima di lanciare il classico urlo che precede l'uccisione trovano il modo di far apprezzare la loro innegabile bellezza, se non il talento.»

Notemodifica wikitesto

Collegamenti esternimodifica wikitesto

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