Adrenomedullina

L'adrenomedullina (ADM o AM) è un ormone peptidico vasodilatatore dal ruolo incerto. Fu isolato inizialmente nel 1993 da un feocromocitoma, un tumore della midollare del surrene: l'ormone infatti prende nome dall'inglese adrenal medulla.[1]

È un peptide espresso da tutti i tessuti e presente nel circolo ematico.

Negli esseri umani l'adrenomedullina è codificata dal gene ADM.

Funzione

L'adrenomedullina potrebbe essere coinvolta nel controllo della circolazione perché si trova nel sangue in una concentrazione considerevole.

Inizialmente era stato considerato come un vasodilatatore e alcuni sostengono che sia il peptide vasodilatatore endogeno più potente presente nel corpo.

Altri effetti dell'adrenomedullina includono l'angiogenesi e l'aumento della tolleranza delle cellule allo stress ossidativo e al danno ipossico.

L'adrenomedullina è considerata favorire malattie quali ipertensione, infarto del miocardio, broncopneumopatia cronica ostruttiva e altre malattie cardiovascolari.

Un peptide simile denominato adrenomedullina-2 è stato segnalato nei ratti nel 2004, e presenta una funzione simile.[2]

Note