Tonino Zugarelli

tennista italiano
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Antonio Zugarelli, detto Tonino (Roma, 17 gennaio 1950), è un ex tennista italiano.

Tonino Zugarelli
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Tennis
Carriera
Nazionale
1974-1979Bandiera dell'Italia Italia
Singolare1
Vittorie/sconfitte114-157 (42.07%)
Titoli vinti1
Miglior ranking24º (12 giugno 1977)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open-
Bandiera della Francia Roland Garros4T (1975)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon2T (1973, 1978)
Bandiera degli Stati Uniti US Open1T (1973)
Doppio1
Vittorie/sconfitte57-99 (36.54%)
Titoli vinti1
Miglior ranking363º (3 gennaio 1983)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open-
Bandiera della Francia Roland Garros2T (1971, 1972, 1973, 1978)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon1T (1972, 1973)
Bandiera degli Stati Uniti US Open1T (1973)
Palmarès
 Coppa Davis
OroCoppa Davis 1976
ArgentoCoppa Davis 1977
ArgentoCoppa Davis 1979
 Giochi del Mediterraneo
BronzoSmirne 1971Doppio
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al definitivo

Biografia

Di origini siciliane, si avvicina al tennis facendo il raccattapalle nei circoli sportivi di Roma nord. Milita nelle squadre di calcio giovanile della Roma, ma inviato in prestito in Serie D, abbandona il calcio a 17 anni.[1]È allora individuato da Mario Belardinelli che lo avvia al tennis professionistico allenandolo presso il Centro Tecnico Federale di Formia insieme a un gruppo già formato di giovani tennisti come Adriano Panatta, Paolo Bertolucci, Massimo Di Domenico e Vincenzo Franchitti. Nel 1971, a Smirne, vince la medaglia di bronzo, nel doppio, ai Giochi del Mediterraneo, in coppia con Adriano Panatta.È stato in grado di giocare a tennis ad alti livelli nonostante la mancanza di una falange del pollice della mano destra, dovuta a un incidente da ragazzo.

In singolare vanta un titolo ATP, su due finali disputate, conquistato nel 1976 al torneo di Båstad, dove superò in finale il compagno di Davis Corrado Barazzutti col punteggio di 4-6, 7-5, 6-2, diventando il quarto tennista italiano a conquistare un torneo del circuito maggiore in era Open.

In doppio ha conquistato un titolo su 6 finali raggiunte.

Componente della squadra italiana che nel 1976 vinse la prima Coppa Davis della sua storia, i cosiddetti "quattro moschettieri", ricopriva il ruolo di riserva di lusso, dietro ai titolari Adriano Panatta e Corrado Barazzutti (nei singolari) e alla coppia Panatta-Bertolucci nel doppio. Questo non gli impedì di giocare alcuni importanti incontri e di dare un contributo fondamentale alla vittoria del trofeo, quando fu schierato come singolarista al posto di Barazzutti nella vittoriosa trasferta sull'erba di Wimbledon contro l'Inghilterra, dove batté Roger Taylor e John Lloyd. Fu schierato, anche se a risultato ormai acquisito, nella vittoriosa finale contro il Cile, venendo sconfitto in tre set da Belus Prajoux.

Nel 1977 fu finalista agli Internazionali d'Italia, unico tennista italiano, insieme ad Adriano Panatta, ad aver compiuto l'impresa nell'era Open. A sconfiggerlo nell'atto conclusivo fu Vitas Gerulaitis col punteggio di 2-6, 6-7, 6-4, 6-7.

Il 12 giugno 1977 raggiunse il suo miglior ranking ATP, arrivando alla 24ª posizione mondiale.

Nello stesso anno, in Coppa Davis, fu quello che soffrì maggiormente la conduzione del capitano non giocatore Nicola Pietrangeli non più affiancato dal responsabile tecnico Belardinelli. Nel primo incontro contro la Svezia, a Båstad, a risultato acquisito, Pietrangeli gli chiese di scendere il campo. Zugarelli lo fece controvoglia e perse malamente. Il mese dopo, nella finale europea contro la Spagna, di fronte all'incandescente pubblico di Barcellona, Pietrangeli chiese ancora una volta al tennista di disputare l'ultimo ininfluente incontro ma stavolta Zugarelli si oppose[2]. A fine anno, Pietrangeli escluse Zugarelli dalla sponsorizzazione per la squadra da lui ottenuta dalla Martini & Rossi, ritenendolo ormai inaffidabile. La squadra richiese il ritorno di Belardinelli e la sponsorizzazione anche per Zugarelli. Fu quest'ultimo rifiuto a determinare l'esonero anticipato di Pietrangeli[2].

La carriera di Zugarelli in Coppa Davis si concluse nel 1979, con un totale di 15 incontri giocati in singolare (6 vittorie e 9 sconfitte). In quello stesso anno, la squadra italiana raggiunse la finale e il tennista romano fu protagonista di una determinante vittoria nell'unico incontro di doppio da lui disputato nella manifestazione, contro la Gran Bretagna, in coppia con Barazzutti. In singolare fu sconfitto da John McEnroe nella finale persa per 5-0 dall'Italia contro gli Stati Uniti.

Lasciò il tennis professionistico nel novembre 1982.

Statistiche

Singolare

Vittorie (1)

Legenda
Grande Slam (0)
Tennis Masters Cup (0)
ATP Masters Series (0)
ATP Tour (1)
No.AnnoTorneoSuperficieAvversario in finalePunteggio
1.1976 Swedish Open, BåstadTerra rossa Corrado Barazzutti4–6, 7–5, 6–2

Finali perse (1)

No.AnnoTorneoSuperficieAvversario in finalePunteggio
1.1977 Internazionali d'Italia, RomaTerra rossa Vitas Gerulaitis2-6, 6-7, 6-4, 6-7

Doppio

Vittorie (1)

Legenda
Grande Slam (0)
Tennis Masters Cup (0)
ATP Masters Series (0)
ATP Tour (1)
No.AnnoTorneoSuperficieCompagnoAvversario in finalePunteggio
1.1978 Brussels Outdoor, BruxellesTerra rossa Jean-Louis Haillet Onny Parun / Vladimír Zedník6–3, 4–6, 7–5

Finali perse (5)

No.AnnoTorneoSuperficieCompagnoAvversari in finalePunteggio
1.1975 Munich WCT, Monaco di BavieraSintetico indoor Corrado Barazzutti Bob Hewitt / Frew Donald McMillan6-3, 6-4
2.1976 Trofeo Lois, ValenciaTerra rossa Corrado Barazzutti Juan Gisbert / Manuel Orantes?
3.1978 Baltimore Open, BaltimoraSintetico indoor Roger Taylor Frew McMillan
Fred McNair
6–3, 7–5
4.1978 Bologna Indoor, BolognaSintetico indoor Jean-Louis Haillet Peter Fleming John McEnroe6–1, 6–4
5.1979 Austrian Open, KitzbuhelTerra rossa Dick Crealy Željko Franulović
Heinz Günthardt
6-2, 6-4


Onorificenze

«Coppa Davis 1976»
— 2018[3]

Note

Bibliografia

  • Tonino Zugarelli, Lia Del Fabbro, Zuga: Il riscatto dell'ultimo, Ultra, Roma, 2014

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Collegamenti esterni

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