Aurora von Königsmarck

religiosa tedesca

Aurora von Königsmarck (Stade, 18 agosto 1662Quedlinburg, 16 febbraio 1728) è stata una religiosa tedesca, famosa per essere stata l'amante del re Augusto II di Polonia e poi del rettore di Quedlinburg.

Aurora von Königsmarck

Biografia

Maria Aurora era figlia del conte Kurt Christoph von Königsmarck, e di sua moglie Marie Christine von Wrangel, nonché sorellastra del maresciallo svedese Carl Gustav Weangel, conte di Salmis. I suoi nonni paterni erano Hans Christoff von Königsmarck e la contessa Maria Christina von Wrangel mentre i suoi nonni materni erano il conte Hermann von Wrangel e la contessa Amalia Magdalena di Nassau-Siegen.

Trascorse la sua infanzia nel castello di Agathenburg. Quando suo padre morì nel 1673, sua madre prese il posto del capofamiglia. Dal 1677 iniziò a viaggiare con la sua famiglia e visitarono le proprietà di famiglia in Svezia e Germania.

In Svezia, lei e sua sorella Amalia erano tra le partecipanti più noti al teatro amatoriale della corte reale, che aveva il patrocinio della regina, Ulrica Eleonora di Danimarca. Nell'inverno del 1683-84, un gruppo di cortigiane eseguì a corte l'Ifigenia[1] di Racine. Questa è considerata un evento significativo in quanto la prima opera teatrale eseguita da un cast di sole donne in Svezia, come introduzione al Classicismo francese nel paese[2].

Faceva parte al salotto intellettuale della poetessa Sophia Elisabet Brenner.

Quando sua madre morì (1691), Aurora lasciò la Svezia. Lei e sua sorella hanno trascorso alcuni anni ad Amburgo. Nel 1694 si recò a Dresda, per informarsi sul fratello Philip Christoph von Königsmarck, misteriosamente scomparso da Hannover. Ha sollecitato l'aiuto del principe elettore Federico Augusto I per trovare suo fratello e, nel caso fosse morto, per risolvere eventuali problemi di eredità.

Grazie al suo fascino divenne ben presto l'amante segreta del re, che era anche duca di Sassonia e regnava sui territori polacchi dalla corte di Dresda. Da questa relazione, il 28 ottobre 1696 nacque un figlio, Herman Moritz, nominato conte di Sassonia e successivamente maresciallo delle truppe sassoni. Dopo la nascita di questo erede, Augusto si disinteressò però alla sua persona e alla badessa non restò che tornare a Quedlinburg. Qui, nel gennaio del 1698 divenne coadiutrice e priora due anni dopo, vivendo però a Berlino, Dresda e Amburgo.

Nel 1702 condusse una missione diplomatica con l'intento di soggiogare il Ducato di Curlandia e Semigallia a Carlo XII di Svezia, ma senza esiti favorevoli. Quest'ultimo insuccesso la spinse a tornare definitivamente all'Abbazia di Quedlinburg, ove morì il 16 febbraio 1728.

Aurora aveva una formazione culturale piuttosto vasta per l'epoca, conosceva diverse lingue ed era una virtuosa del liuto e della viola da gamba. Appassionata scrittrice, ha lasciato diverse opere letterarie, una canzone e qualche cantata. Il poeta svedese Carl Snoilsky ha descritto il dramma della sua vita in una lunga poesia compresa nella raccolta Svenska bilder.

Ascendenza

GenitoriNonniBisnonniTrisnonni
Konrad von Königsmarck, signore di KötzlinChristoph von Königsmarck 
 
Dorothea von Bülow 
Hans Christoph von Königsmarck, I conte di Vestervik och Stegeholm 
Beate Elisabeth von BlumenthalJohann von Blumenthal 
 
Ursula von Sparr 
Conrad Christopher von Königsmarck, II conte di Vestervik och Stegeholm 
Christoph von LehstenChristoph von Lehsten 
 
Marie von Rieben 
Barbara Maria Agathe von Lehsten 
Anna Elisabeth von SeelenTobias von Seelen 
 
Agathe von Rochow 
contessa Maria Aurora von Königsmarck 
Hannes von Wrangel, signore di Rannamoisa, Valkla e ElistvereHermanni von Wrangel, signore di Toolse and Elistvere 
 
Adelheid Üksküla 
Hermanni Hannunpoika von Wrangel, signore di Sko, Patsu, Valkla e Pöltsamaa 
Barbara von AnrepHermann von Anrep, signore di Ingliste 
 
Maret Rosen 
Maria Christiane von Wrangel, baronessa di Lindeberg 
Johann VII, I conte di Nassau-SiegenJohann VI, X conte di Nassau-Dillenburg 
 
langravia Elisabeth von Leuchtenberg 
contessa Amalia Magdalena von Nassau-Siegen 
principessa Margaretha von Schleswig-Holstein-SonderburgJohannes, I duca di Schleswig-Holstein-Sonderburg 
 
principessa Lisbeth von Braunschweig-Grubenhagen 
 

Note

Bibliografia

  • Friedrich Cramer: Denkwürdigkeiten der Gräfin Maria Aurora von Königsmark. 2 Bände, Leipzig 1836.
  • Otto Julius von Corvin-Wiersbitzki: Maria Aurora, Gräfin von Königsmark, Leipzig 1848.
  • Bernd Feicke: Glockengeläut für Prinz Eugen im Reichsstift Quedlinburg 1704: zur Diplomatie der Aurora von Königsmarck. In: Harz-Zeitschrift. Band 48/49, 1996/96 [1998], S. 211–217.
  • Angelika Jordan: Aurora von Königsmarck. Bergisch Gladbach 1974.
  • Vilhelm Frederik Palmblad: Aurora Königsmark und ihre Verwandten. 4 Bände, Leipzig 1848.
  • Voltaire, Histoire de Charles XII, Oeuvres completes, Tome XXII, Paris 1821. S. 89-90.
  • Beate-Christine Fiedler, Maria Aurora von Königsmarck als gefeierte Barockdichterin, in: Quedlinburger Annalen, 8. Jahrgang 2005, ISSN 1436-7432
  • C. L. de Pöllnitz, La Saxe galante, Amsterdam, 1734.

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