La Badoglieide

canzone satirica
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La Badoglieide è una canzone satirica su Pietro Badoglio e uno dei più noti canti della Resistenza antifascista italiana.[1]

La Badoglieide
Artista
Autore/iNuto Revelli, Ivanoe Bellino, Alberto e Livio Bianco
GenereCanzone popolare
Stilepopolare
Data1944

Storia della canzone

Secondo la testimonianza di Nuto Revelli, il testo della canzone nacque la notte tra il 25 e il 26 aprile del 1944[2], da una improvvisazione sulla musica della canzonetta E non vedi che sono toscano[1][3].

I partigiani della quarta banda di Giustizia e Libertà che, in una grangia di Narbona (antico abitato sul Monte Tibert)[1], concorsero alla stesura delle parole furono otto o nove e tra questi lo stesso Revelli, Ivanoe Bellino, Alberto e Livio Bianco (il primo a suggerirla[2]), Nino Monaco[3].

La canzone, fortemente anti-monarchica e anti-badogliana, fu anche cantata, con il testo modificato, dai militari della Repubblica Sociale Italiana.[1]

Il testo

La canzone inizia invocando lo stesso Badoglio:

«O Badoglio, Pietro Badoglio
ingrassato dal Fascio Littorio[A 1]
col tuo degno compare Vittorio[A 2]
ci hai già rotto abbastanza i coglion.»

Nell'arco del testo vengono ricordati molti episodi della storia italiana di quegli anni: la guerra d'Etiopia e il ducato di Addis Abeba[A 3], la guerra di Francia[A 4], la campagna italiana di Grecia[A 5], Grazzano, paese natale di Badoglio, dove egli, dopo le dimissioni, si ritirò a vita privata ("giocavi alle bocce"), la campagna italiana di Russia, il 25 luglio 1943 giorno della caduta del fascismo ("alla fine di luglio"), i bombardamenti americani sull'Italia ("sull'Italia calavan le bombe"[A 6]), l'armistizio di Cassibile ("Vittorio calava i calzon"), la fuga di Vittorio Emanuele III ("la fuga ingloriosa"), la guerra di liberazione italiana ("Noi crepiamo sui monti d'Italia"). Oltre al re e a Mussolini, vengono ricordati anche Enrico Adami Rossi[A 7] e Clara Petacci.

Il ritornello recita:

«Tl'has mai dit parèj,
tl'has mai fàit parèj,
tl'has mai dit, tl'has mai fàit,
tl'has mai dit parèj,
tl'has mai dilo: sì sì
tl'has mai falo: nò nò
tutto questo salvarti non può»

La strofa del ritornello è in gran parte in piemontese ma termina con una frase in italiano. La musica del ritornello appartiene alla tradizione popolare[1].

Note

Precisazioni

Collegamenti esterni

  • Il testo della canzone, su ildeposito.org. URL consultato il 24 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2012).
  • La canzone cantata da Fausto Amodei.