Causia

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Giovane macedone indossante la causia

Causia (o kausia; in greco antico: καυσία?) è un cappello di feltro di forma simile ad un coperchio più o meno convesso, che era a volte fermato sotto la gola con delle stringhe[1].
Esso fu in uso tra gli antichi Macedoni e le popolazioni contermini[2] nel periodo ellenistico e, forse, anche prima di Alessandro Magno[3], oltre che nell'antica Roma, ove fu raffigurata nelle monete della gens Marcia raffiguranti Filippo V il Macedone[1], tra le classi povere per proteggersi dal sole[4].

In Macedoniamodifica wikitesto

La causia di colore rosso e con un diadema di stoffa bianca con capi frangiati cadenti dietro il dorso fu tra le regalie dei re macedoni[5], poi venne utilizzata anche da principi e dignitari e in seguito ad Alessandro Magno fu adottata come insegna di potere da tutti i re successori.

Nelle raffigurazioni dei re in costume militare la causia è fornita di paraguancie e sottogola con il diadema legato ad essa e non stretto alle tempie sotto essa[1].

Curiositàmodifica wikitesto

Attualmente in Afghanistan e Pakistan, territori che furono sotto il dominio macedone, è in uso il pakol, cappello la cui somiglianza alla causia fa pensare che esso sia una sopravvivenza di quest'ultima[6].

Galleria d'immaginimodifica wikitesto

Notemodifica wikitesto

Bibliografiamodifica wikitesto

  • (EN) Bonnie M. Kingsley, The Kausia Diadematophoros, in American Journal of Archaeology, vol. 88, n. 1, Archaeological Institute of America, JSTOR, gennaio 1984, pp. 66-68. URL consultato il 18/03/2013.

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Collegamenti esternimodifica wikitesto

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