Charlotte Hornets

squadra di pallacanestro della NBA

Gli Charlotte Hornets sono una delle trenta squadre di pallacanestro che militano nel massimo campionato professionistico statunitense, la National Basketball Association.

Charlotte Hornets
Pallacanestro
Segni distintivi
Uniformi di gara
Casa
Trasferta
Terza divisa
Colori socialiTurchese, viola scuro, bianco[1][2][3]
              
SimboliCalabrone
Dati societari
CittàCharlotte (NC)
NazioneBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
CampionatoNBA
ConferenceEastern Conference
DivisionSoutheast Division
Fondazione1988
DenominazioneCharlotte Hornets
1988-2002
Charlotte Bobcats
2004-2014
Charlotte Hornets
2014[4]-presente
ProprietarioMichael Jordan, Robert L. Johnson e George Shinn
PresidenteFred Whitfield
AllenatoreSteve Clifford
ImpiantoSpectrum Center
(19,077 posti)
Sito webwww.nba.com/hornets
Palmarès
Stagione in corso

Storia

La nascita

Nell'ottobre 1988 la franchigia gioca la sua prima partita nella NBA con il nome di Charlotte Hornets, e sede a Charlotte, Carolina del Nord. La squadra è guidata dalla guardia del New Jersey Kelly Tripucka che alimenta il gioco della squadra e fornisce una buona media di punti: Tripucka sarà il miglior marcatore della squadra per due stagioni.

Nella stagione 1991-92 la squadra guadagna il diritto alla prima scelta assoluta e la scelta ricade sulla potente ala Larry Johnson che verrà premiato con il NBA Rookie of the Year Award.

Nel 1992-93 la squadra vince la seconda scelta nel draft, usandola per prendere il centro Alonzo Mourning: ora (insieme a Johnson e Gill) la squadra ha il miglior trio di giocatori emergenti che la porta ai primi play-off con la quinta posizione. Sconfitti i Boston Celtics con un tiro all'ultimo secondo di Mourning, l'inesperienza porterà tuttavia ad una rapida sconfitta contro i New York Knicks nella serie successiva.

L'anno successivo (condizionato da un lungo infortunio di Mourning) sono battuti al primo turno dai Chicago Bulls di Michael Jordan. Durante l'estate arrivano dai Miami Heat, al posto di Mourning, l'ala piccola Glen Rice e il centro Matt Geiger che provvedono con i loro punti alla crescita della squadra.

Nel 1996 arriva l'ala Anthony Mason e uno scambio con i Lakers trasferisce Kobe Bryant (scelto nel draft dell'anno) a Los Angeles per Vlade Divac. Lo stesso anno Glen Rice gioca la sua migliore stagione finendo al terzo posto nella classifica dei punti segnati e vincendo il titolo di MVP nell'All-Star Game.

Anche l'anno successivo fu pieno di successi: gli Hornets trainati da Rice raggiungono il secondo turno dei play-off stoppati ancora una volta dai Bulls di Jordan.

Nel 1999 Glen Rice viene scambiato con i Lakers per Eddie Jones e Elden Campbell, e gli Hornets non entrano nei playoff come ultima squadra classificata, ma riescono ad ottenere la terza scelta assoluta con cui ottengono Baron Davis.

L'anno successivo un tragico episodio segna la storia della franchigia: Bobby Phills muore in un incidente automobilistico e il suo numero viene ritirato. La squadra ritorna nei playoffs ma viene sconfitta dai Philadelphia 76ers di Allen Iverson, nonostante una buona prestazione di Jones. Nel draft del 2000 scelgono Jamaal Magloire.

Nel 2001 le cose vanno meglio e raggiungono per la terza volta nella storia della franchigia il secondo turno. Dopo aver eliminato i Miami Heat per 3-0, viene fermata dai Milwaukee Bucks, perdendo la serie 4-3.

Nel 2002 raggiungono ancora le semifinali di conference dove questa volta vengono sconfitti 4-1 dai New Jersey Nets di Jason Kidd dopo aver battuto 3-1 gli Orlando Magic.

Il ritorno

Il logo dei Charlotte Bobcats, adottato fino alla stagione 2013-2014

Quando gli Hornets si spostarono a New Orleans, per la stagione 2002-03, la città di Charlotte e l'NBA concordarono di creare una nuova squadra per la stagione 2004-05. Diversi gruppi, compreso uno guidato dall'ex stella dei Boston Celtics, Larry Bird, fecero delle offerte per la squadra. Alla fine la spuntò il gruppo guidato dal milionario Robert L. Johnson, proprietario del Black Entertainment Television e uno dei primi proprietari di squadra afro-americani dello sport statunitense. Tra i soci spiccava inoltre il rapper Nelly. La Commissione Regionale Sportiva di Charlotte ha indetto il concorso "Contribuisci a dare un nome alla squadra", ricevendo oltre 1250 proposte: "Bobcats", "Flight" e "Dragons" sono state le tre denominazioni più votate dai tifosi. Nell'estate 2003, durante una festa che ha attirato una straripante folla di 7000 tifosi, la nuova franchigia ha rivelato che il nome sarebbe stato "Bobcats": la lince rossa (bobcat) è, secondo la Commissione Naturalistica della Carolina del Nord, un predatore atletico, feroce e originario della Carolina del Nord e della Carolina del Sud. Charlotte, che già ospitava i Carolina Panthers della NFL ha fatto di quella correlata al felino una scelta ideale per l'area della nuova squadra. I Bobcats assunsero Bernie Bickerstaff come primo capoallenatore e direttore generale nella storia della franchigia. Nonostante i tentativi falliti alle urne per finanziare completamente una nuova arena nel centro di Charlotte, i politici della città hanno deciso di aumentare una tassa degli alberghi e del tempo libero per finanziarla; George Shinn, proprietario degli Hornets, aveva precedentemente chiesto alla città una nuova arena ma, non essendo riuscito ad ottenerla, decise di trasferire la franchigia. La squadra venne inserita nella Eastern Conference, NBA Southeast Division, assieme a Miami Heat, Orlando Magic, Atlanta Hawks, e Washington Wizards.

Emeka Okafor, seconda scelta nel draft 2004

I Bobcats hanno avuto il loro "expansion draft" il 22 giugno 2004, selezionando giocatori veterani come Predrag Drobnjak e relativamente inesperti come Theron Smith. Hanno avuto inoltre la seconda scelta nel "draft 2004", che hanno usato per selezionare il campione NCAA Emeka Okafor, dall'Università del Connecticut. La prima partita dei Bobcats nella stagione 2004-05 è stata una sconfitta per 103-96 contro i Washington Wizards al Charlotte Coliseum. Due giorni dopo hanno vinto la prima partita nella loro storia per 111-100 contro gli Orlando Magic. Il 14 dicembre i Bobcats hanno battuto i New Orleans Hornets per 94-93 nel primo ritorno della squadra a Charlotte dal suo trasferimento a New Orleans. I Bobcats hanno tuttavia faticato, chiudendo la stagione con un bilancio di 18-64 e non riuscendo a vincere più di due partite di fila. Il leader della squadra, Okafor, ha disputato una buona stagione vincendo l'NBA Rookie of the Year Award.

Nel draft 2005 i Bobcats selezionano Raymond Felton e Sean May da North Carolina. Con loro, in aggiunta a Okafor e Gerald Wallace, la squadra spera di costruire una giovane e solida base per il futuro. Nella nuova stagione i Bobcats inaugurano la Charlotte Bobcats Arena con una vittoria ai tempi supplementari contro i Boston Celtics. Nonostante altre difficoltà, riescono a chiudere la stagione con quattro vittorie consecutive e un bilancio di 26-56, migliorandosi di 8 partite rispetto alla stagione inaugurale. Nel 2006 viene nominato general manager della franchigia Michael Jordan, ex stella dell'NBA e nativo della Carolina del Nord, che acquista anche una quota di minoranza della squadra diventando il secondo maggior azionista.

Gerald Wallace, primo "Bobcat" a diventare un All-Star

Durante la stagione 2006-07 i Bobcats mostrano un certo miglioramento, chiudendo con un bilancio di 22-33 (che faceva sperare in ottica play-off) in febbraio. La squadra è tuttavia entrata in una crisi perdendo otto partite consecutive e chiudendo il mese di marzo con un bilancio di 22-41. A seguito della crisi Jordan ha annunciato che l'allenatore Bernie Bickerstaff non sarebbe stato confermato per la stagione successiva, ma avrebbe continuato ad allenare la squadra per la stagione in corso. I Bobcats hanno vinto 11 delle loro ultime 19 partite chiudendo la loro terza stagione con un bilancio di 33-49. In tre stagioni con i Bobcats Bickerstaff ha chiuso con un bilancio di 77-169.

Durante la off-season 2007 la squadra si è concentrata su dirigenza e allenatore. Rod Higgins viene assunto come direttore generale, mentre Sam Vincent diventa il secondo allenatore nella storia della franchigia. Viene inoltre aggiunto allo staff tecnico Phil Ford, e un altro posto si libera quando Buzz Peterson è assunto dalla Coastal Carolina University come direttore sportivo. Nel draft 2007 i Bobcats selezionano con l'ottava scelta Brandan Wright, che viene però subito ceduto ai Golden State Warriors in cambio di Jason Richardson, con l'acquisizione del quale sperano di trovare finalmente un leader. Purtroppo i Bobcats non riescono a capitalizzare queste mosse, chiudendo la stagione 2007-08 con un deludente bilancio di 32-50. La squadra, sicura di centrare i play-off per la prima volta nella sua storia, ha faticato dando adito ad alcune voci secondo le quali molti giocatori erano in contrasto con l'allenatore. Il 26 aprile 2008, dopo appena un anno, Sam Vincent viene licenziato.

Il 26 aprile 2008 i Bobcats ingaggiano come allenatore l'Hall of Fame Larry Brown. Con la nona scelta selezionano al draft 2008 D.J. Augustin da Texas. Il 10 dicembre 2008, dopo poco più di un mese dall'inizio della stagione, cedono il loro capocannoniere Jason Richardson insieme a Jared Dudley ai Phoenix Suns in cambio di Boris Diaw e Raja Bell. La trattativa si rivela efficace e i Bobcats nella stagione 2008-09 arrivano vicinissimi ai play-off, chiudendo con un bilancio di 35-47, a sole quattro vittorie dall'ottavo posto. I membri della squadra hanno espresso alla dirigenza la loro frustrazione per la gestione della Charlotte Jumper Classic, un evento equestre, alla fine della stagione. Il conflitto di programmazione ha costretto i Bobcats a giocare le loro ultime quattro partite in trasferta, chiudendo così virtualmente ogni speranza per i play-off. A fine stagione Robert Johnson annuncia di aver messo la squadra in vendita.

Michael Jordan ha acquistato nel 2010 i diritti dei Bobcats, diventandone così l'unico proprietario

Al draft 2009 viene selezionato con la 12ª scelta Gerald Henderson da Duke. I Bobcats cedono poi Okafor ai New Orleans Hornets in cambio di Tyson Chandler e acquisiscono Stephen Jackson e Acie Law dai Golden State Warriors in cambio di Raja Bell e Vladimir Radmanović. Il 19 marzo 2010 Michael Jordan acquista il club (con la partecipazione dell'amico rapper Nelly, già proprietario dei Bobcats insieme a Robert Johnson) per 275 milioni di dollari e ne diventa il nuovo proprietario. Alla fine della stagione 2009-10, grazie a una vittoria per 104-103 sui New Orleans Hornets, ottengono la loro prima partecipazione ai play-off (chiudendo con un bilancio di 44-38, il primo bilancio vincente nella loro storia) dove vengono però sconfitti 4 a 0 al primo turno dagli Orlando Magic. Il leader dei Bobcats, Gerald Wallace, diventa inoltre il primo giocatore nella storia della squadra a venire convocato per l'All-Star Game.

I Bobcats iniziano la stagione 2010-11 con grandi speranze grazie ai risultati della stagione precedente. Nonostante le cessioni di alcuni dei giocatori migliori come Chandler e Felton, i Bobcats speravano di disputare ancora i play-off. La squadra incontrò tuttavia numerose difficoltà e il 22 dicembre 2010, a seguito di un bilancio di 9-19, Jordan annuncia che Brown si è dimesso dal ruolo di allenatore; lo stesso giorno viene ingaggiato l'allenatore veterano Paul Silas. Il 24 febbraio 2011, ultimo giorno di mercato, i Bobcats, per liberare spazio salariale, cedono il loro leader Wallace ai Portland Trail Blazers in cambio di due prime scelte al draft, Joel Przybilla, Sean Marks, e Dante Cunningham. Cedono inoltre il centro veterano Nazr Mohammed agli Oklahoma City Thunder in cambio di D.J. White e Morris Peterson. Inoltre gli infortuni durante la stagione di Stephen Jackson e Tyrus Thomas precludono ai Bobcats ogni tentativo di cercare di raggiungere gli Indiana Pacers (che in stagione regolare li avevano distrutti per 4-0) per l'ottavo posto in Eastern Conference. I Bobcats chiudono la stagione con un bilancio di 34-48 (25-29 sotto la guida di Silas).

Il 13 giugno 2011 i Bobcats operano alcuni cambiamenti nella dirigenza assumendo l'ex direttore generale dei Portland Trail Blazers Rich Cho nello stesso ruolo e Rod Higgins come direttore sportivo. Il giorno del draft 2011 cedono Jackson, Shaun Livingston e la 19° scelta complessiva ai Milwaukee Bucks in cambio dell'ex stella di Duke Corey Maggette e della 7ª scelta complessiva. In questo modo hanno potuto selezionare al draft dapprima Bismack Biyombo e, poco dopo, Kemba Walker, NCAA Final Four Most Outstanding Player, con la 9ª scelta. Cedono inoltre la loro seconda scelta al draft 2013 agli Oklahoma City Thunder in cambio di B.J. Mullens e ingaggiano la guardia Reggie Williams. I Bobcats iniziano la stagione con una vittoria per 96-95 contro i Milwaukee Bucks, ma vincere sarebbe stato molto difficile in quella stagione. Il 27 aprile 2012, perdendo contro i New York Knicks, concludono la stagione con un bilancio di 7 vittorie e 59 sconfitte, con un rapporto vinte/giocate di 0,106, il più basso della storia della NBA. La squadra ha inoltre perso tutte le ultime 23 partite, record per la franchigia che supera quello di 16 sconfitte consecutive fatto registrare a inizio stagione. Il 30 aprile 2012 i Bobcats annunciano che Silas non sarebbe stato confermato per la stagione 2012-13.

Reduci dalla peggior stagione della loro storia, i Bobcats decidono di disfarsi di Maggette cedendolo ai Detroit Pistons in cambio di Ben Gordon e una scelta protetta al draft 2013. Vengono poi ingaggiati Brendan Haywood e Ramon Sessions; è proprio su questi ultimi che la squadra si vuole basare. Al draft NBA 2012 ottengono la 2ª scelta che utilizzano per mettere sotto contratto l'ala campione NCAA con Kentucky Michael Kidd-Gilchrist. I Bobcats vincono la prima partita della stagione per 90-89 contro gli Indiana Pacers. Durante questa partita Walker ha messo a segno un career high di 30 punti, 3 assist e 5 rimbalzi; questo sarà il preludio di un sorprendente inizio di 7-5 (in 6 delle sette partite le vittorie arriveranno con 4 o meno punti di vantaggio), a cui seguirà però una striscia di 18 sconfitte consecutive. I Bobcats chiudono poi la stagione con un bilancio di 21-61, che, seppur migliore dell'anno passato, li fa classificare penultimi in Eastern Conference e in NBA. Il 23 aprile 2013, conclusasi la stagione, l'allenatore Mike Dunlap viene licenziato. In vista della stagione successiva viene sostituito da Steve Clifford, ex assistente allenatore dei Los Angeles Lakers.

Nello stesso mese, la decisione del nuovo proprietario dei New Orleans Hornets, Tom Benson, di rinominare la squadra in Pelicans ha alimentato alcune voci secondo le quali i Bobcats sarebbero interessati a riprendere il vecchio nome della franchigia di Charlotte. Tali indiscrezioni vengono confermate da Jordan il 21 maggio 2013 tramite un comunicato ufficiale, nel quale annuncia di aver avviato le pratiche da sottoporre alla NBA per il cambio di nome della squadra.[5] Il 18 luglio 2013 il comitato di proprietari della NBA ha approvato all'unanimità il cambio di denominazione in Hornets, che diventerà effettivo a partire dalla stagione 2014-2015.[6][7]

La NBA nel maggio 2014, grazie al consenso dei New Orleans Pelicans (prima New Orleans Hornets) lascia i risultati storici e statistici a Charlotte nel periodo Hornets 1988-2002[4].

Arene di gioco

  • Charlotte Coliseum (1988–2002 e 2004–2005)
  • Spectrum Center (2005–presente)

Record stagione per stagione

Campione NBA Campione di ConferenceCampione di Division
StagioneVP%Play-offRisultati
Charlotte Hornets
1988-89206224,4
1989-90196323,2
1990-91265631,7
1991-92315137,8
1992-93443853,7Vince primo turno
Perde semifinali di conference
Charlotte 3, Boston 1
New York 4, Charlotte 1
1993-94414150,0
1994-95503261,0Perde primo turnoChicago 3, Charlotte 1
1995-96414150,0
1996-97542865,9Perde primo turnoNew York 3, Charlotte 0
1997-98513162,2Vince primo turno
Perde semifinali di conference
Charlotte 3, Atlanta 1
Chicago 4, Charlotte 1
1998-99262450,0
1999-00493359,8Perde primo turnoPhiladelphia 3, Charlotte 1
2000-01463656,1Vince primo turno
Perde semifinali di conference
Charlotte 3, Miami 0
Milwaukee 4, Charlotte 3
2001-02443853,7Vince primo turno
Perde semifinali di conference
Charlotte 3, Orlando 1
New Jersey 4, Charlotte 1
Charlotte Bobcats
2004-05186422,0
2005-06265631,7
2006-07334940,2
2007-08325039,0
2008-09354742,7
2009-10443853,7Perde primo turnoOrlando 4, Charlotte 0
2010-11344841,5
2011-1275910,6
2012-13216125,6
2013-14433952,4Perde primo turnoMiami 4, Charlotte 0
Charlotte Hornets
2014-15334940,2
2015-16443853,6Perde primo turnoMiami 4, Charlotte 3
2016-17364643,9
2017-18364643,9
2018-19394347,6
2019-20234235,4
2020-21333945,8Perdono il Play-in Game 9-10Indiana 1, Charlotte 0
2021-22433953,4Perdono il Play-in Game 9-10Atlanta 1, Charlotte 0
2022-23275532,9
2023-24216121,6
Totali1174153943,3
Playoff234036,5

Squadra attuale

Roster Charlotte Hornets
GiocatoriStaff tecnico
Pos.Num.Naz.NomeAltezzaPesoData nascitaProvenienza
P/G1 Ball, LaMelo201 cm85 kg22-08-2001SPIRE Academy
AP11 Martin, Cody198 cm91 kg28-09-1995Nevada
P/G29 Micić, Vasilije196 cm92 kg13-01-1994Turchia
C4 Richards, Nick211 cm112 kg29-11-1997Kentucky
G7 McGowens, Bryce198 cm79 kg08-11-2002Nebraska
AG21 Thor, JT208 cm93 kg26-08-2002Auburn
C5 Williams, Mark213 cm110 kg16-12-2002Duke
AP24 Miller, Brandon206 cm91 kg22-11-2002Alabama
P/G8 Smith Jr., Nick196 cm84 kg18-04-2004Arkansas
G10 Bailey, Amari (TW)196 cm84 kg17-02-2004UCLA
AP0 Bridges, Miles201 cm102 kg21-03-1998Michigan State
AP12 Black, Leaky (TW)206 cm95 kg14-06-1999North Carolina
AG2 Williams, Grant198 cm107 kg30-11-1998Tennessee
P23 Mann, Tre196 cm86 kg03-02-2001Florida
P30 Curry, Seth185 cm84 kg23-08-1990Duke
C17 Pokuševski, Aleksej213 cm86 kg26-12-2001Grecia
AP9 Bertans, Davis208 cm102 kg12-11-1992Lettonia
C3 Bolden, Marques (TW)208 cm113 kg17-04-1998Duke
Allenatore
Assistente/i

Legenda
  • (C) Capitano
  • (FA) Free agent
  • (S) Sospeso
  • (TW) Contratto Two-way
  • (GL) Assegnato a squadra G League affiliata
  • (SD) Scelto al Draft
  • Infortunato

RosterTransazioni
Ultima transazione: 4 dicembre 2020

Giocatori

Nella prima parte della storia della franchigia (1988-2002) molti giocatori di talento hanno vestito la maglia degli Hornets: tra questi possiamo citare gli All-Star Alonzo Mourning (poi campione NBA nei Playoffs 2006 con i Miami Heat), Larry Johnson, Glen Rice (campione NBA nei Playoffs 2000 con i Los Angeles Lakers), Eddie Jones e Baron Davis. Il giocatore più rappresentativo del decennio Bobcats (2004-2014) è stato invece Gerald Wallace, il primo ed unico giocatore delle "linci rosse" a diventare un All-Star (nel 2010). Altri giocatori di rilievo sono stati Stephen Jackson, capitano e leader della squadra, Emeka Okafor e Jason Richardson, capocannoniere dei Bobcats a cavallo delle stagioni 2007-2008 e 2008-2009.

Membri della Basketball Hall of Fame

Numeri ritirati

Leader di franchigia

Dati aggiornati al 24 aprile 2024.

Presenze
Assist
Punti
Palle Rubate
Rimbalzi
Stoppate

Allenatori

Legenda
PAPartite allenate
VVittorie
SSconfitte
V%Percentuale di vittorie
Ha trascorso l'intera sua carriera da allenatore con i Hornets/Bobcats
Eletto nella Basketball Hall of Fame

Note: Statistiche aggiornate a fine stagione 2021-2022.

Num.NomeStagione/iPAVSV%PAVSV%SuccessiRef.
Stagione regolarePlayoff
Charlotte Hornets
1Harter, Dick Dick Harter198819901222894.230[8]
2Littles, Gene Gene Littles199019911243787.298[9]
3Bristow, Allan Allan Bristow19911996410207203.5051358.385[10]
4Cowens, Dave Dave Cowens1996199917910970.6091248.333[11]
5Silas, Paul Paul Silas19992002281161120.573231112.478[12]
Charlotte Bobcats
6Bickerstaff, Bernie Bernie Bickerstaff2004200724677169.313[13]
7Vincent, Sam Sam Vincent2007–2008823250.390[14]
8Brown, Larry Larry Brown2008201019288104.458404.000[15]
Silas, Paul Paul Silas201020121203288.267[16]
9Dunlap, Mike Mike Dunlap20122013822161.256[17]
10Clifford, Steve Steve Clifford2013–2014824339.524404.000[18]
Charlotte Hornets
Clifford, Steve Steve Clifford20142018328153175.466734.429[18]
11Borrego, James James Borrego20182022301138163.458[19]
Clifford, Steve Steve Clifford2022[18]

Premi e riconoscimenti individuali

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN310631054 · ISNI (EN0000 0004 0472 7071 · LCCN (ENno2014116646 · WorldCat Identities (ENlccn-no2014116646
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