Cimitero monumentale di Brescia

cimitero nel comune di Brescia

Il cimitero monumentale di Brescia, o Vantiniano, opera dell'architetto Rodolfo Vantini, è il primo cimitero monumentale della storia dell'arte[2][3][4].

Cimitero monumentale di Brescia
Il viale d'ingresso
TipoCivile
Confessione religiosaCattolica
Stato attualeIn uso
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàBrescia
Costruzione
Periodo costruzione1814-1870
Data apertura19 gennaio 1810[1]
ArchitettoRodolfo Vantini
Tombe famoseGiuseppe Zanardelli, Tito Speri, Rodolfo Vantini
Mappa di localizzazione
Map

Storia

Il faro, realizzato tra il 1869 e il 1870.

Il cimitero monumentale di Brescia fu la prima opera di Rodolfo Vantini, realizzata a partire dal 1813 e che lo impegnò per tutta la vita[5]. L'editto napoleonico di Saint Cloud, del 12 giugno 1804, fissava una serie di regole di sanità pubblica relative alla sepoltura dei cadaveri, imponendone la tumulazione in aree distanti dai centri abitati. Brescia, nel 1806, fu tra le prime città a tramutare in legge tale decreto tanto che la deputazione cittadina si impegnò ad erigere un camposanto secondo le nuove direttive: a tal proposito si scelse un'area nella zona al di fuori di porta San Giovanni[3], mentre il comune di Brescia acquistò, in data 12 settembre 1808, una serie di terreni corrispondenti ad un'area di 154 metri di lato.

Il 19 gennaio 1810 il vescovo Gabrio Maria Nava consacrò il luogo di sepoltura e fin da subito furono effettuate le tumulazioni. Al tempo, l'area del cimitero si presentava una croce di ferro, attorno alla quale i corpi venivano inumati direttamente nel terreno senza sottoporlo a cure o trattamenti particolari. Nel 1814[3][4], dopo varie discussioni atte al miglioramento della struttura si decise, previo concorso, di affidare il progetto al giovane architetto Rodolfo Vantini affinché vi realizzasse una cappella funebre. Nel corso degli anni, l'area fu arricchita di porticati ed edifici in stile neoclassico, ispirati all'arte greca. Vantini spese tutta la vita all'edificazione del camposanto di Brescia[3] e per tale opera fu riconosciuto come il più abile architetto in tale campo; i lavori di costruzione e ampliamento del complesso si protrassero, infatti, oltre la morte di Vantini stesso, sino agli inizi del XX secolo.

Nel 2023 è uscito il volume "Rilevare e valorizzare la memoria. Analisi e proposte per il cimitero Vantiniano", che contiene un'approfondita analisi sulla nascita e sviluppo del sito, tavole grafiche di rilievo degli edifici, dei monumenti e dell'architettura vegetale, nonché proposte di valorizzazione culturale.[6]

Descrizione

Le aree principali che compongono la struttura sono:

  • La cappella centrale dedicata a San Michele, nella quale campeggia la statua dell'omonimo arcangelo, ad opera di Democrito Gandolfi[7].
  • La cella del Municipio o rotondina comunale, primo vero pantheon del complesso monumentale: in essa, dal 1833 al 1904, vennero seppelliti venticinque protagonisti della vita politica e sociale di Brescia, tra i quali il poeta Cesare Arici[8].
  • L'emiciclo verde antistante la cappella di San Michele, costituito da sessantasei cenotafi che ricordano vari personaggi più o meno noti della storia di Brescia, come poeti, letterari, imprenditori o militari[9].
  • Il faro, ultimato nel 1864 con cinquantacinque metri d'altezza, dispone d'un basamento circolare attorniato da portici e sepolcri ed è sormontato da una lanterna, allegoria della luce che vuole illuminare la via nell'aldilà. L'architetto tedesco Johann Heinrich Strack trasse ispirazione da essa per la realizzazione della colonna della Vittoria di Berlino, inaugurata nel 1873[10]. Inoltre, nella sala centrale del monumento è collocata la statua di Rodolfo Vantini, ivi seppellito, opera di Giovanni Seleroni[11].
  • L'ossario militare, edificato negli anni Venti del XX secolo a commemorazione dei caduti della prima guerra mondiale è tra gli edifici funebri militari cimiteriali più grandi d'Italia[12].
  • Il Pantheon o famedio, una sala destinata a contenere i monumenti degli illustri bresciani[13].
  • La tomba piramidale del beato Giovanni Battista Bossini[14].

Mausolei

Monumenti in bronzo

Monumenti in marmo

Famedio

Nelle tavole predisposte da Rodolfo Vantini per la pubblicazione di Il Campo Santo di Brescia (1855) compare la monumentale aula del Pantheon, definita “Sala nell'Emiciclo in fondo al Cimitero destinata a contenere i monumenti degli illustri bresciani”, collocata appunto nell'emiciclo di chiusura dell'intero Campo Santo e in asse con il monumento a tronco di piramide del beato Giuseppe Bossini (1843-1856), il faro-lanterna (1847-1864) e la chiesa di San Michele. Dopo l'esperienza della cosiddetta Rotondina Comunale (collocata nella cella 8 al termine del portico orientale della facciata del Vantiniano), nasce il Pantheon, così com'è scritto sull'architrave esterno della sala, un vero e proprio Famedio comunale in cui collocare cenotafi, monumenti e iscrizioni in memoria di cittadini illustri[13].

Nel marzo del 2015 la Giunta comunale di Brescia ha deciso di riprendere quella nobile idea. Con delibera n. 34 del 16 marzo 2015, il Consiglio comunale ha approvato il “Regolamento per le onoranze al Famedio”. Ai sensi dell’art. 2 del Regolamento sono cittadini illustri “coloro che abbiano meritato per opere letterarie, scientifiche, artistiche o per atti insigni, o che si siano distinti particolarmente nella storia patria. Cittadini benemeriti sono coloro che abbiano arrecato alla città particolare lustro e beneficio”.

Ogni anno, il 9 novembre, giorno della posa della prima pietra del Cimitero Vantiniano, si procede al ricordo dei cittadini illustri o benemeriti deceduti l’anno precedente, mediante apposizione dei nominativi su lapide commemorativa[15].

Di seguito un elenco dei nomi iscritti al Famedio[16]:

Nome e cognomeLuogo e data di nascitaLuogo e data di morteNote
Francesco FilippiniBrescia18 settembre 1853Milano6 marzo 1895Pittore
Ida CarraraBrescia22 settembre 1883Brescia9 luglio 1960Infermiera
Paolo GuerriniBagnolo Mella18 novembre 1880Bagnolo Mella19 novembre 1960Storico
Giovanni Treccani degli AlfieriMontichiari3 gennaio 1887Milano6 luglio 1961Industriale, fondatore dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, promotore della fondazione per la Storia di Brescia, politico
Luigi BinettiBrescia18 luglio 1885Brescia31 ottobre 1963Magistrato
Alessandro MazzolaBrescia3 aprile 1876Brescia20 novembre 1963Ingegnere
Egidio DabbeniFiumicello27 febbraio 1873Brescia2 giugno 1964Architetto
Giulio BevilacquaIsola della Scala14 settembre 1881Brescia6 maggio 1965Cardinale
Giacomo BulgaroCorticelle Pieve29 febbraio 1879Brescia27 gennaio 1967Religioso
Libero DordoniCanneto sull'Oglio6 marzo 1905Prato20 settembre 1967Esponente del CLN, politico
Gualtiero LaengBrescia10 maggio 1888Brescia24 dicembre 1968Alpinista, geografo, ricercatore, storico, giornalista
Federico PalazzoliChiari17 agosto 1881Brescia13 gennaio 1969Imprenditore, benefattore, filantropo
Corrado AllegrettiSavigliano25 febbraio 1894Brescia2 maggio 1969Speleologo
Vittorio TraininiBrescia6 marzo 1888Brescia19 agosto 1969Artista, decoratore, illustratore, designer di arredi e paramenti sacri
Federico BalestrieriBrescia25 febbraio 1910Brescia25 aprile 1972Medico e filantropo
Giacomo VenderLovere9 aprile 1909Ceratello28 giugno 1974Sacerdote, antifascista e filantropo
Paolo VIConcesio26 settembre 1897Castel Gandolfo6 agosto 1978Pontefice
Ottorino MarcoliniBrescia9 marzo 1897Brescia23 novembre 1978Religioso, ingegnere e fondatore della cooperativa "La Famiglia"
Angelo Ferretti TorricelliBrescia5 gennaio 1891Brescia8 gennaio 1980Erudito, astronomo, naturalista, storico della scienza
Stefano BazoliBrescia4 dicembre 1901Brescia1 settembre 1981Avvocato, politico
Franco FeroldiBrescia1 novembre 1913Passirano6 gennaio 1982Economista, docente universitario, presidente della Camera di Commercio
Beppe FrauBrescia21 marzo 1932Brescia4 febbraio 1983Promotore di iniziative di volontariato
Laura BianchiniCastenedolo23 agosto 1903Roma27 settembre 1983Insegnante, parlamentare
Bortolo RampinelliBrescia2 maggio 1893Brescia15 maggio 1984Avvocato, amministratore pubblico
Vittorino ChizzoliniBrescia3 gennaio 1907Brescia24 maggio 1984Insegnante, pedagogista
Oddino PietraBrescia31 marzo 1912Brescia3 gennaio 1984Imprenditore
Giuseppe AlmiciZone6 febbraio 1904Brescia24 settembre 1985Vescovo ausiliare di Brescia e vescovo di Alessandria
Tita MozzoniGardone Val Trompia27 marzo 1894Gardone Val Trompia17 agosto 1986Artista
Miro BonettiSan Gervasio Bresciano13 dicembre 1916Brescia28 agosto 1986Segretario dell'Unione Artigiani
Franco TadiniCaravaggio5 ottobre 1911Brescia29 novembre 1986Insegnante e pedagogista, Medaglia d’oro della Cultura
Eugenio GuarneriOrzivecchi16 ottobre 1933Brescia15 settembre 1987Dirigente sindacale, presidente provinciale dell’INPS
Luigi MorstabiliniRipa di Gromo15 settembre 1907Bergamo26 luglio 1989Vescovo di Brescia
Danilo AllegriBrescia18 maggio 1911Milano13 ottobre 1989Fotografo, artista
Lodovico MontiniBrescia8 maggio 1896Brescia12 febbraio 1990Politico, membro dell’Assemblea Costituente, parlamentare
Guglielmo Achille CavelliniBrescia11 settembre 1914Brescia20 novembre 1990Artista e collezionista d’arte
Lionello Levi SandriMilano5 ottobre 1910Roma12 aprile 1991Giurista e uomo politico
Franco MargolaOrzinuovi30 ottobre 1908Nave9 marzo 1992Musicista, compositore
Vittoria De Toni TrebeschiPadova22 novembre 1903Cellatica2 dicembre 1992Scrittrice, giornalista, esponente della Resistenza
Italo NicolettoOberhausen15 luglio 1909Brescia5 dicembre 1992Partigiano, parlamentare
Giuseppe BerettaGardone Val Trompia16 giugno 1906Gardone Val Trompia10 giugno 1993Industriale, armiero, cavaliere del lavoro, banchiere, promotore di iniziative culturali
Camillo TogniGussago18 ottobre 1922Brescia28 novembre 1993Musicista, compositore
Antonia Oscar AbbiatiCerete15 ottobre 1899Brescia28 dicembre 1993Partigiana, sindacalista, assessore e vicesindaco
Luigi MichelettiBrescia10 agosto 1927Ome16 dicembre 1994Partigiano, imprenditore e ideatore dell'omonima fondazione
Domenico BianchiOrzivecchi28 maggio 1924Brescia8 maggio 1995Imprenditore agricolo, banchiere
Arturo Benedetti MichelangeliBrescia5 gennaio 1920Lugano12 giugno 1995Musicista, pianista, direttore d’orchestra
Ugo VagliaNozza13 novembre 1909Brescia21 luglio 1995Letterato, storico, presidente di associazioni ed enti economici
Gaetano PanazzaBrescia8 maggio 1914Brescia10 ottobre 1996Letterato, erudito di storia bresciana, storico e critico dell'arte
Tullo GoffiPrevalle8 giugno 1916Brescia13 ottobre 1996Sacerdote, insegnante, teologo e moralista
Livia FeroldiPassirano3 novembre 1907Botticino24 febbraio 1997Crocerossina, consigliere comunale, assessore e presidente del Centro Italiano Femminile
Carlo ManzianaBrescia26 luglio 1902Brescia2 giugno 1997Sacerdote oratoriano, deportato a Dachau, vescovo di Crema
Mario BendiscioliPassirano8 gennaio 1903Passirano7 luglio 1998Letterato, filosofo, storico del cristianesimo, germanista
Sergio GandiniDomodossola20 dicembre 1931Brescia2 febbraio 1999Imprenditore
Renato GeiBrescia1 febbraio 1921Nave20 maggio 1999Calciatore e allenatore
Mauro PiemonteMeda28 marzo 1915Brescia8 luglio 1999Medico primario, esperto di cure radioterapiche di fama internazionale, amministratore locale
Agnese Maria - Madre Eugenia MenniTrenzano21 gennaio 1926Brescia31 marzo 2000Religiosa, madre generale delle Ancelle della carità
Fausto Samuele QuilleriCrema8 marzo 1922Brescia7 gennaio 2001Ingegnere, partigiano, parlamentare, presidente del CAI, medaglia di bronzo al valor militare
Lino MonchieriBrescia19 febbraio 1922Brescia2 febbraio 2001Uomo di scuola, scrittore, testimone e storico della vicenda degli Internati militari della Seconda guerra mondiale
Angelo PietrobelliBorgo San Giacomo13 marzo 1908Brescia23 febbraio 2002Sacerdote, benefattore
Mario PediniMontichiari27 dicembre 1918Roma8 luglio 2003Letterato, docente, uomo politico
Dario MorelliBrescia22 maggio 1920Brescia27 settembre 2003Partigiano, docente, storico
Giancarlo ZappaTavernole sul Mella2 gennaio 1930Brescia10 febbraio 2004Magistrato, giudice di sorveglianza, promotore del volontariato in carcere
Giovanni LigasacchiPreseglie6 giugno 1920Brescia3 gennaio 2005Direttore di banda e musicista
Oscar Di PrataBrescia10 agosto 1910Brescia5 gennaio 2006Pittore, docente
Matteo PerriniLaterza6 ottobre 1925Brescia8 febbraio 2007Letterato, pedagogista, storico della filosofia
Mina MezzadriBrescia26 dicembre 1926Brescia19 agosto 2008Regista teatrale e drammaturga
Giuseppe NavaChiari23 novembre 1928Brescia8 luglio 2009Educatore, fondatore della Scuola Bottega, restauratore e rilegatore
Cesare MazzolariBrescia9 febbraio 1937Rumbek16 luglio 2011Missionario comboniano, vescovo
Mario CattaneoOspitaletto16 febbraio 1926Brescia13 dicembre 2012Pedagogista, giornalista, presidente dell’Unione editori cattolici
Luigi LucchiniCasto21 gennaio 1919Brescia26 agosto 2013Imprenditore metallurgico, Cavaliere del lavoro, benefattore
Angelo Rampinelli RotaBrescia24 ottobre 1934Brescia19 ottobre 2013Avvocato, uomo politico e amministratore pubblico
Alessandro FontanaMarcheno15 agosto 1936Brescia14 dicembre 2013Politico, giornalista, storico, parlamentare, ministro, docente universitario
Agostino OrizioCazzago San Martino15 maggio 1922Brescia9 settembre 2014Pianista, direttore d’orchestra, docente, organizzatore culturale, amministratore pubblico
Gabre GabricImoschi14 ottobre 1914Brescia16 dicembre 2015Atleta olimpionica
Luigi CorioniCastegnato9 giugno 1937Brescia8 marzo 2016Imprenditore
Alberto FolonariBrescia8 marzo 1937Brescia25 aprile 2016Uomo di banca, impresa e cultura
Daniela DessìGenova14 maggio 1957Brescia20 agosto 2016Cantante lirica
Leonardo BenevoloOrta San Giulio25 settembre 1923Cellatica5 gennaio 2017Architetto e urbanista
Maria Rosa Inzoli BretteriMandello del Lario19 aprile 1927Brescia8 maggio 2017Medico, fondatrice di Medicus Mundi
Giancarlo FacchinettiBrescia4 aprile 1936Brescia6 giugno 2017Musicista e compositore
Azeglio ViciniCesena20 marzo 1933Brescia30 gennaio 2018Calciatore e allenatore di calcio
Giovanna SorbiBrescia17 febbraio 1959Brescia12 febbraio 2018Direttrice d'orchestra, pianista e compositrice
Giorgio BrunelliSoragna21 ottobre 1925Forte dei Marmi30 settembre 2018Medico ortopedico, microchirurgo, pioniere della microchirurgia della mano e dei traumi del midollo spinale
Antonio FappaniQuinzano d'Oglio15 agosto 1923Brescia26 novembre 2018Sacerdote, storico, scrittore, giornalista, promotore di iniziative e istituzioni culturali
Mario ZorziBrescia25 marzo 1920Brescia10 maggio 2019Medico, docente universitario, presidente nazionale AVIS
Agape NulliIseo16 marzo 1926Brescia1º ottobre 2019Staffetta partigiana, presidente nazionale delle Fiamme Verdi
Giuseppe FrigoBrescia30 marzo 1935Brescia7 dicembre 2019Avvocato penalista, giurista, giudice della Corte costituzionale
Emanuele SeverinoBrescia26 febbraio 1929Brescia17 gennaio 2020Filosofo
Cesare AllegriBrescia8 gennaio 1934Brescia15 maggio 2020Politico
Anna MabelliniBrescia29 settembre 1939Brescia25 dicembre 2020Magistrato
Adelio TerraroliBrescia24 luglio 1931Brescia5 marzo 2021Politico
Maurizio BestagnoSanremo6 marzo 1930Brescia7 agosto 2021Medico, fondatore del primo centro di medicina nucleare italiano
Renzo CapraPonte dell'Olio26 settembre 1929Brescia2 novembre 2021Ingegnere
Aldo RebecchiToscolano Maderno10 aprile 1946Brescia6 dicembre 2021Politico
Bruno ForestiTavernola Bergamasca6 maggio 1923Gavardo26 luglio 2022Vescovo di Brescia
Rosino GibelliniGambara22 luglio 1926Brescia25 novembre 2022Teologo e filosofo

Sindaci di Brescia iscritti al Famedio:

Nome e cognomeLuogo e data di nascitaLuogo e data di morteNote
Guglielmo GhislandiBreno15 agosto 1887Brescia2 marzo 1965Sindaco dal 1945 al 1948
Giovanni BoninsegnaBrescia20 novembre 1923Brescia12 marzo 1993Sindaco dal 1990 al 1991
Bruno BoniBrescia8 aprile 1918Brescia6 febbraio 1998Sindaco dal 1948 al 1975
Gianni PanellaRoè Volciano7 gennaio 1948Brescia25 settembre 2003Sindaco nel 1992
Pietro PadulaBrescia21 agosto 1934Brescia21 marzo 2009Sindaco dal 1985 al 1990
Mino MartinazzoliOrzinuovi30 novembre 1931Brescia4 settembre 2011Sindaco dal 1994 al 1998
Cesare TrebeschiCellatica25 agosto 1925Brescia10 aprile 2020Sindaco dal 1975 al 1985

Galleria d'immagini

Note

  • ^ a b Livia Maltese Degrassi, a cura di Ministero della pubblica istruzione, Direzione generale delle antichità e belle arti, Bollettino d'arte, serie IV, anno XLVIII, fascicolo 3, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato P. V., luglio-settembre 1963, p. 287, ISSN 0391-9854 (WC · ACNP).
    «[...] Tra queste particolarmente importanti il Cimitero monumentale di Brescia che, iniziato dal Vantini nel 1815, può essere considerato il primo cimitero monumentale che sia stato progettato; [...]»
  • ^ www.comune.rezzato.bs.it, su comune.rezzato.bs.it. URL consultato il 1º novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2006).
  • ^ Conferenza Stampa "Rilevare e Valorizzare la Memoria cimitero Vantiniano", su Ivana Passamani. URL consultato il 2 novembre 2023.
  • ^ Terraroli, Valerio, 1956-, Il Vantiniano : guida ai monumenti, Comune di Brescia, 2015, p. 30, ISBN 979-12-200-0627-9, OCLC 1015985166. URL consultato il 20 dicembre 2020.
  • ^ Terraroli, Valerio., Il Vantiniano : la scultura monumentale a Brescia tra Ottocento e Novecento, Comune di Brescia, 1990, p. 37, ISBN 88-7385-066-9, OCLC 26126308. URL consultato il 20 dicembre 2020.
  • ^ Terraroli, Valerio, 1956-, Il Vantiniano : guida ai monumenti, Comune di Brescia, 2015, pp. 66-67, ISBN 979-12-200-0627-9, OCLC 1015985166. URL consultato il 20 dicembre 2020.
  • ^ Alberto Ottaviano, Sono tornati a ruggire i bianchi leoni di pietra del cimitero Vantiniano (PDF), su ancebrescia.it. URL consultato il 7 marzo 2019.
  • ^ Terraroli, Valerio., Il Vantiniano : la scultura monumentale a Brescia tra Ottocento e Novecento, Comune di Brescia, 1990, p. 72, ISBN 88-7385-066-9, OCLC 26126308. URL consultato il 20 dicembre 2020.
  • ^ SAVOIA, Casa - Enciclopedia Bresciana, su enciclopediabresciana.it. URL consultato il 20 dicembre 2020.
    «Umberto II (1904-1983) il 10 settembre 1933 inaugurava al Cimitero Vantiniano l'Ossario dei caduti e il monumento ai Lupi di Toscana»
  • ^ a b Terraroli, Valerio, 1956-, Il Vantiniano : guida ai monumenti, Comune di Brescia, 2015, pp. 66-69, ISBN 979-12-200-0627-9, OCLC 1015985166. URL consultato il 20 dicembre 2020.
  • ^ Terraroli, Valerio, 1956-, Il Vantiniano : guida ai monumenti, Comune di Brescia, 2015, p. 55, ISBN 979-12-200-0627-9, OCLC 1015985166. URL consultato il 20 dicembre 2020.
  • ^ Comune di Brescia - Portale istituzionale, su comune.brescia.it. URL consultato il 20 dicembre 2020.
  • ^ Comune di Brescia - Portale istituzionale, su comune.brescia.it. URL consultato il 20 aprile 2021.
  • Bibliografia

    Voci correlate

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