Commissariato dello Stato per la Regione Siciliana

Il Commissario dello Stato per la Regione Siciliana è un organo di rilievo costituzionale, previsto dalla legge costituzionale n. 2/1948. Ha sede a Palermo. Ha esercitato fino al novembre 2014 le funzioni previste dagli articoli 27 e 28 dello statuto speciale della Regione siciliana (controllo di legittimità costituzionale delle leggi dell'Assemblea regionale siciliana). Con la sentenza n. 255 del 3 novembre 2014 della Corte costituzionale[1] infatti "gli artt. 27 (per la perdurante competenza del Commissario dello Stato ad impugnare le delibere legislative dell'Assemblea regionale siciliana), 28, 29 e 30 dello statuto di autonomia non trovano più applicazione, per effetto dell'estensione alla Regione siciliana del controllo successivo, previsto dall'art. 127 della Costituzione per le Regioni a statuto ordinario"[2]. Esercita ancora quelle previste dall'articolo 8 e altri residuali.

Commissario dello Stato per la Regione Siciliana
StatoBandiera dell'Italia Italia
Istituito1947
CommissarioIgnazio Portelli
Ultima elezione6 novembre 2021
SedePalermo
IndirizzoPiazza Principe di Camporeale, 23
Sito webpresidenza.governo.it/CSRS/

Storia

Previsto dallo Statuto speciale della Regione Siciliana del 15 maggio 1946, è stato formalmente individuato con il decreto legislativo del capo provvisorio dello Stato del 10 maggio 1947 n.307, successivamente integrato con il decreto del presidente della Repubblica del 4 giugno 1969 n.488 (norme di attuazione dello Statuto).

Il primo commissario dello Stato, nel giugno 1947, è stato il prefetto di Palermo pro tempore, Cesare Vittorelli, al quale nel corso degli anni si sono succeduti funzionari dello Stato di massimo livello, nominati con decreto del Presidente della Repubblica su deliberazione del Consiglio dei ministri e scelti, fino a oggi, tra i prefetti della Repubblica. Per l'esercizio delle funzioni, in caso di assenza o impedimento del Commissario, è stata prevista la figura istituzionale del vice commissario dello Stato, che viene pure scelto tra gli alti dirigenti dello Stato e nominato con decreto del presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri.

Nel 1956 l'allora Commissario dello Stato impugnò la legge sulla "disciplina della ricerca e coltivazione delle sostanze minerali della Regione" approvata dall'Assemblea regionale siciliana il 14 marzo 1956, davanti all'Alta Corte. Nel relativo giudizio di legittimità costituzionale il Commissario dello Stato eccepì l'incompetenza dell'Alta Corte siciliana, avviando così il giudizio davanti alla Corte costituzionale, che si concluse nel 1957 con la soppressione di fatto di quell'organo costituzionale.[3]

Dalla prima sede di via del Giardino (oggi via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa), l'Ufficio si è trasferito dapprima nei locali di via Principe di Villafranca e quindi, nel 1979, nell'attuale sede di piazza Principe di Camporeale n. 23.

L'attività del Commissario dello Stato venne inizialmente limitata all'osservanza delle previsioni statutarie relativamente all'esercizio della funzione di controllo preventivo di legittimità costituzionale innanzi all'Alta Corte,[4] poi dagli anni sessanta alla Consulta, dei disegni di legge approvati dall'Assemblea regionale siciliana (ARS) (art.28), non essendo mai stata attuata la facoltà di promuovere lo scioglimento dell'ARS (art.8).

Il potere di proporre ricorso avverso le leggi dello Stato lesive dell'autonomia regionale (art.30) è stato successivamente dichiarato decaduto dalla Corte costituzionale a seguito della sentenza n. 545 del 1989.

Commissari dello Stato

Dal 1947 ad oggi ci sono stati 26 Commissari dello Stato,[5] scelti tra i prefetti della Repubblica.

nr.CommissarioInizioFine
1Cesare Vittorelli30/06/194730/01/1953
2Attilio Gargiulo31/10/195324/10/1954
3Manlio Binna25/10/195422/10/1955
4Santi Iannone23/10/195522/10/1956
5Santi Gambardella23/10/195603/02/1958
6Angelo Vincenti10/02/195806/11/1966
7Lorenzo Torrisi07/11/196630/11/1969
8Alfonso Correra01/12/196914/01/1973
9Giuseppe Renato15/01/197324/07/1973
10Ciro Conte25/07/197311/12/1973
11Emilio Fedele Di Catrano12/12/197330/11/1975
12Antonio Di Lorenzo01/12/197531/08/1978
13Lucio Venturini01/09/197820/11/1979
14Giorgio Brancato21/11/197931/10/1983
15Francesco Abatelli01/11/198330/04/1986
16Francesco Presti01/05/198622/05/1987
17Michele La Gala23/05/198706/11/1988
18Antonino Prestipino Giarritta07/11/198801/09/1991
19Vittorio Piraneo02/09/199131/07/1997
20Gianfranco Romagnoli10/10/199730/06/2005
21Alberto Di Pace30/12/200524/12/2009
22Michele Lepri Gallerano24/12/200930/09/2010
23Carmelo Aronica30/12/201029/02/2016
24Claudio Sammartino01/09/201615/10/2018
25Giovanna Cagliostro26/03/201920/10/2020
26Ignazio Portelli06/11/2021in carica

Funzioni

Diverse leggi statali hanno nel tempo attribuito altre funzioni di carattere amministrativo, che non interferiscono con la funzione primaria e che hanno contribuito a connotare la posizione del Commissario dello Stato nell'assetto istituzionale quale punto di riferimento per lo svolgimento di compiti di interesse generale a livello regionale.

Funzioni soppresse

Nel corso degli anni, pertanto, l'esercizio delle funzioni commissariali ha subito una progressiva evoluzione che, sempre nel rispetto della posizione di terzietà del commissario dello Stato nei confronti sia dello Stato che della Regione, è passata attraverso fasi di collaborazione ad ampio raggio, verso forme avanzate di impulso, promozione e sostegno della attività delle pubbliche amministrazioni in ambito regionale, che hanno portato alla realizzazione di progetti innovativi e iniziative rivolti a favorire i processi di sviluppo e ammodernamento delle amministrazioni coinvolte.

Il commissario dello Stato ha esercitato fino al novembre 2014 il controllo di legittimità costituzionale dei disegni di legge approvati dall'Assemblea regionale siciliana, prima che questi venissero promulgati, in applicazione dell'art.28 dello Statuto speciale.Nell'esercizio di tale competenza:

  • Analizzava i disegni di legge depositati all'Assemblea regionale siciliana e ne seguiva l'iter parlamentare sino all'avvenuta approvazione definitiva.
  • Proponeva ricorso alla Corte costituzionale avverso le leggi che venivano approvate dall'Assemblea:
    • nelle materie di competenza legislativa esclusiva della Regione, in caso di violazione di norme costituzionali e statutarie e di principi generali dell'ordinamento giuridico e di leggi nazionali di riforma economico-sociale;
    • nelle materie di competenza legislativa concorrente con quella dello Stato, anche per contrasto con i principi contenuti nelle "leggi quadro" statali.
  • Informava l'Amministrazione centrale dello Stato sui provvedimenti legislativi adottati dalla Regione e dava notizia della avvenuta pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.

Funzioni residue

Lo Statuto Speciale della Regione Siciliana attribuisce ancora al Commissario dello Stato la facoltà, prevista dall'art.8, di promuovere lo scioglimento dell'ARS per persistente violazione dello Statuto, mai però ancora verificatasi.

Dopo la sentenza n. 255 del 2014 della Consulta al Commissario sono rimasti solo poteri residuali.

  • Periodicamente informa gli organi statali sull'attività legislativa e amministrativa della Regione nonché sugli avvenimenti che possono avere ripercussione sulla situazione politica regionale, al fine di proporre lo scioglimento dell'Assemblea regionale previsto dall'art.8 dello Statuto, qualora ne sussistano i presupposti.
  • Esercita inoltre compiti che non derivano espressamente dallo Statuto Speciale della Regione, in quanto sono stati attribuiti nel tempo dalla legislazione statale ordinaria e non interferiscono direttamente con l'esercizio delle prerogative di autonomia della Regione. In particolare:
    • Acquisisce dall'autorità giudiziaria, ai sensi degli artt. 7 e 8 del D.lgs. 235/2012, i provvedimenti che riguardano i deputati regionali coinvolti in procedimenti penali;
    • Acquisisce dalla Ragioneria provinciale dello Stato, ai sensi degli artt. 60 e 62 del D.lgs. 165/2001, l'elenco degli enti che non hanno provveduto a inviare il conto annuale delle spese per il personale entro i termini indicati dalla Ragioneria Generale dello Stato e adotta i provvedimenti di sospensione dei finanziamenti erariali nei confronti delle amministrazioni inadempienti;
    • Cura la trasmissione degli atti di sindacato ispettivo del Parlamento nazionale (interrogazioni e interpellanze) agli uffici competenti dell'Amministrazione regionale ai fini della acquisizione delle notizie utili per la risposta;
    • Interviene nei confronti degli uffici della Regione al fine di acquisire notizie, dietro espressa richiesta degli organi centrali dello Stato, su argomenti di specifico interesse che riguardino attività di competenza della Regione.

Unicità della figura

Prima della sentenza n. 255 del 3 novembre 2014 della Corte Costituzionale, la figura istituzionale del commissario dello Stato per la Regione Siciliana costituiva un unicum in Italia. Nessuna delle figure apparentemente analoghe operanti con diversi compiti e denominazioni nelle altre regioni italiane (commissario del Governo, rappresentante dello Stato, ecc.) era titolare dello stesso potere di diretta impugnativa delle leggi regionali per illegittimità costituzionale o per violazione dello Statuto.[6]

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni