Kup Maršala Tita

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Kup Maršala Tita
Kup Jugoslavije u fudbalu
Sport Calcio
TipoClub
PaeseBandiera della Jugoslavia Jugoslavia
OrganizzatoreFSJ
TitoloDetentore della Coppa del maresciallo Tito
Cadenzaannuale
Aperturaagosto
Chiusuramaggio
Partecipanti32 squadre (dal 1973)
FormulaEliminazione diretta
Storia
Fondazione1947
Soppressione1992
Numero edizioni44
Ultimo vincitorePartizan (6)
Record vittorieStella Rossa (12)
Ultima edizione1991-92

La Kup Maršala Tita (in croato Kup maršala Tita; in serbo Куп Маршала Тита?; it. "Coppa del Maresciallo Tito"), meglio nota come Coppa di Jugoslavia (in croato Kup Jugoslavije u nogometu; in serbo Куп Југославије у фудбалу?, in sloveno Jugoslovanski nogometni pokal; in macedone Купот на Југославија во фудбал?) è stata la coppa nazionale di calcio jugoslava.

Questo torneo prese il posto delle coppe del Regno di Jugoslavia, disputate dal 1923 al 1940, pur con molte interruzioni.

Il trofeo, disegnato dall'artista Branko Šotra, portava il nome del maresciallo Tito[1], presentava un'altezza di 47 cm, una larghezza di 23 cm ed un peso di 16,8 kg.[2] L'ultima edizione si è svolta col nome Kup Jugoslavije u fudbalu (coppa jugoslava di calcio) perché il detentore Hajduk Spalato non aveva restituito il trofeo.

Storiamodifica wikitesto

Josip Broz Tito

L'idea di una coppa nazionale in Jugoslavia nasce alla fine del 1945, ma la decisione viene presa il 4 luglio 1947 nella 3ª conferenza della FISAJ (la Federazione sportiva della Jugoslavia). Non si conosce l'ideatore, perché non ci sono documenti scritti a riguardo, ma è certo che la decisione è stata presa dal Comitato Calcio FISAJ composto dall'architetto Kosta Popović, Vladimir Dedijer, Aleksandar Tirnanić, Dragoš Stevanović, l'ingegnere Milorad Arsenijević, il professore Mihailo Andrejević e Rato Dugonjić. La coppa si sarebbe disputata nel novembre 1947 ed il trofeo sarebbe stato un grande trofeo d'argento, consegnato dal maresciallo di Jugoslavia Josip Broz Tito, da qui il nome Kup Maršala Tita (Coppa del maresciallo Tito).
Nella prima edizione nel 1947, l'allora poco conosciuto Jakić Pljevlja raggiunge i quarti di finale, cedendo solo ai tempi supplementari contro il Sarajevo per 2–3 ed in 10 giocatori in campo dal 60º minuto. Il club deve il nome a Velimir Jakić, eroe del Montenegro, ma dal 1955 è noto come FK Rudar Pljevlja.
Nel 1952, a sorpresa, conquista i quarti di finale il FK Proleter di Ravno Selo (una località presso Vrbas in Voivodina), un club di lavoratori di una cooperativa agricola. Successi simili vengono ottenuti anche da Napredak Kruševac, Bačka B. Palanka, Milicionar e soprattutto dal Varteks Varaždin, giunto addirittura in finale nel 1961.
Nel 1953 c'è un emozionante PartizanDinamo 5–5 deciso dai tiri di rigore nei quarti di finale. Poi in semifinale la Dinamo affronta il BSK Belgrado nella partita giocata su 3 giorni (utakmica koja se igrala tri dana): due partite, 210 minuti e 27 rigori calciati (14 dalla Dinamo e 13 dal BSK).
I club di maggior successo sono ovviamente i quattro grandi (velike četvorke) del calcio jugoslavo: Stella Rossa, Hajduk, Dinamo e Partizan. Insieme alzano il trofeo 34 volte su 44.
Al termine della partita finale, il trofeo viene consegnato al capitano della squadra vincitrice da un inviato speciale di Tito; secondo una regola non scritta, si tratta di uno degli ufficiali ai vertici militari.
L'ultima edizione, con partecipanti di tutte le repubbliche e province, è la Kup Maršala Tita 1991. Il trofeo viene consegnato alla vincitrice, l'Hajduk Spalato, e non restituito dato che nell'estate di quell'anno le compagini della Croazia e della Slovenia abbandonano il sistema calcistico jugoslavo, e quindi gli spalatini non ricadono più sotto la giurisdizione di Belgrado. La coppa del maresciallo Tito è stata nascosta fino al 2008, e da allora è nella bacheca dell'Hajduk.
L'edizione 1991-92, chiamata poi Kup Jugoslavije 1991-1992, inizia appunto con la secessione delle squadre croate e slovene il giorno seguente al sorteggio del primo turno. Le 8 squadre non vengono rimpiazzate ed il torneo inizia con 24 partecipanti, anziché 32. A settembre la Macedonia dichiara l'indipendenza, ma le squadre terminano comunque la stagione. Il 1º aprile 1992 inizia la guerra in Bosnia e le squadre di questa repubblica abbandonano le competizioni, compreso lo Željezničar che è ancora in corsa in coppa.
Dopo la dissoluzione della Jugoslavia socialista nel 1992, i tornei continuano nella neoformata Repubblica Federale di Jugoslavia, ormai composta dalle sole Serbia e Montenegro.[3][4][5]

Sorpresemodifica wikitesto

Il fatto che tutte le squadre della Jugoslavia possono competere nella coppa nazionale, dà la possibilità alle squadre minori di affrontare e battere compagini della massima divisione, come accade nella FA Cup in Inghilterra, ove sono famosi i "giant killing" oppure "cupset".[6]

StagioneTurnoSquadra in casaRisultatoSquadra in trasferta
195032esimi di finaleŽeljezničar0 – 2Sloga Svetozarevo
195116esimi di finaleSpartak Subotica0 – 2Jedinstvo Bačka Topola
195516esimi di finaleNovi Sad1 – 0Partizan
1958-5916esimi di finaleRadnički Sombor3 – 1Vardar
Ottavi di finaleBudućnost1 – 2Guarnigione JNA Titograd
Ottavi di finaleVarteks Varaždin3 – 1 (dts)Velež Mostar
1960-61Ottavi di finaleStella Rossa0 – 1Sloboda Tuzla
1961-6216esimi di finaleSloboda Tuzla1 – 0Partizan
1965-66Ottavi di finaleŽeljezničar0 – 1Srem
Ottavi di finaleFK Trepča3 – 1Stella Rossa
Quarti di finaleSlavonija Osijek2 – 1Rijeka
1968-69Ottavi di finaleVojvodina1 – 3Bačka B. Palanka

Queste sono le squadre di seconda divisione riuscite a raggiungere la finale della coppa:

Vi sono anche due squadre di terza divisione riuscite a raggiungere le semifinali:

Nel 1949 il Partizan II, la seconda squadra del Partizan, raggiunge le semifinali, mentre la prima squadra è eliminata ai quarti di finale.

Formulamodifica wikitesto

La finale può essere a gara unica o ad andata e ritorno, tutte le altre partite si svolgono ad eliminazione diretta in gara unica (eccetto nelle ultime edizioni).

  • Partecipanti:

Alle qualificazioni possono partecipare tutte le squadre dei campionati repubblicani (ovvero dalla terza divisione in giù), le società calcistiche degli impianti industriali, le squadre delle cooperative del lavoro contadino e le squadre delle guarnigioni dell'esercito. Nelle prime edizioni sono qualificate alla fase finale (la Coppa del maresciallo Tito vera e propria) anche le compagini di seconda divisione, privilegio successivamente rimasto soltanto a quelle della prima.[8]
Le partecipanti sono 349 nella prima edizione, numero che raggiunge in pochi anni il migliaio e cresce di numero fino alla fine, infatti a fine anni '80 sono più di 5000. Il numero di quelle ammesse alla coppa vera e propria è variabile: nel 1947 sono 40, diventano 70 (numero massimo) nel 1948, per poi scendere a 64 nel 195, 32 nel 1952, 16 nel 1953, risalire a 32 nel 1958 e poi tornare a 16 nel 1964. Dal 1973 il numero è rimasto fisso a 32 squadre ammesse.
La fase finale è organizzata dalla Federazione calcistica della Jugoslavia, mentre le qualificazioni sono gestite dalle varie federazioni repubblicane (Slovenia, Croazia, Bosnia, Serbia, Montenegro e Macedonia) e provinciali (Voivodina e Kosovo).
Dal 1975 la coppa assume il format definitivo: le 18 compagini della prima divisione della stagione precedente sono ammesse di diritto ai sedicesimi di finale, mentre gli altri 14 posti sono spartiti fra le varie repubbliche e province (3 posti per Serbia e Croazia, 2 posti per Bosnia e Voivodina, 1 posto per Slovenia, Montenegro, Macedonia e Kosovo).
La vittoria della coppa non garantisce la partecipazione alla stagione successiva: infatti il Borac Banja Luka, unico sodalizio di seconda divisione a riuscirci (nel 1988), fallisce le qualificazioni alla Kup Maršala Tita 1988-1989.

  • Calendario:

La fase finale della coppa, quindi con le squadre di prima divisione, viene disputata nei mesi autunnali dal 1947 al 1955 (nel 1950 e 1951 viene organizzata al termine del campionato, quindi inizia e si conclude in poche settimane a novembre) e nel 1973–1974.
Dal 1956 al 1972 (qualificazioni in autunno e fase finale in primavera) e dal 1975 al 1992 (fase finale da agosto a maggio) il torneo segue il calendario classico su due anni solari.

  • La finale:

L'impianto designato per la finale è lo Stadio JNA di Belgrado (la FSJ lo ritiene il Wembley jugoslavo).
Nelle edizioni disputate in autunno la finale si gioca il 29 novembre (giorno della festa della repubblica jugoslava), mentre nelle edizioni su due anni solari, la data della finale è il 25 maggio (il giorno della gioventù, "dan mladosti"[9] in croato).
Dal 1947 al 1969 la finale viene disputata in gara unica a Belgrado, con l'eccezione del 1951 quando Dinamo e Vojvodina si sfidano in due gare andata-ritorno in casa delle contendenti.[10]
Nel 1967 la FSJ decide, dato che le due squadre coinvolte (Hajduk e Sarajevo) non sono della capitale, di far disputare la finale in casa di una delle due: il sorteggio sorride al Hajduk. È l'unica edizione in cui la finale non viene disputata a Belgrado.[11][12]
Dal 1968 al 1985 viene di nuovo modificata la regola sulla sede della finale: se entrambe le finaliste sono di fuori Belgrado, essa viene disputata in partita unica nella capitale; se una finalista è belgradese, la finale viene disputata ad andata e ritorno con la seconda partita nella capitale.[13]
Nel 1986 la FSJ torna far disputare la finale in gara unica a Belgrado,[14] e la data viene anticipata all'inizio di maggio.

  • Altro:

Nel 1949 il regolamento permette ai club di partecipare con più squadre, ma i giocatori possono giocare per una sola squadra nella stessa stagione di coppa.[15]
Nel 1950 vengono istituite le "teste di serie" (vođe grupa - capigruppo - in croato), ovvero Dinamo, Hajduk, Stella Rossa e Partizan (velika četvorka, i quattro grandi) che non possono incrociarsi fra loro fino alle semifinali.[16]
La Kup Maršala Tita 1951 è l'ultima edizione in cui in caso di parità dopo i tempi supplementari si ricorre alla monetina. Dalla Kup Maršala Tita 1952 vengono introdotti i tiri di rigore per decretare la vincitrice dell'incontro (una squadra calcia per prima i suoi 5 rigori, poi tocca all'altra calciare i propri 5; se la parità persiste si calcia i rigori con la formula "ABBA"[17])[18]
Nel 1952 viene introdotto il sorteggio libero per determinare gli abbinamenti[19], togliendo il titolo di "teste di serie" a Dinamo, Hajduk, Stella Rossa e Partizan, che così possono incrociarsi anche nei primi turni.
Dal 1960 la vincitrice accede alla Coppa delle Coppe nella stagione successiva.
La Kup Maršala Tita 1986-1987 è la prima edizione in cui ottavi, quarti e semifinali si svolgono in gare di andata e ritorno.[20]

Albo d'oromodifica wikitesto

Lo stesso argomento in dettaglio: Albo d'oro della Kup Maršala Tita.
StagioneVincitoreRisultatoFinalistaStadio e città
1947Partizan2 – 0Naša krilaJNA, Belgrado
1948Stella Rossa3 – 0PartizanMarakana, Belgrado
1949Stella Rossa3 – 2Naša krilaJNA, Belgrado
1950Stella Rossa1 – 1 (dts)Dinamo ZagabriaJNA, Belgrado
3 – 0 (Rip.)JNA, Belgrado
1951Dinamo Zagabria2 – 0VojvodinaMaksimir, Zagabria
2 – 0JNA, Belgrado[21]
1952Partizan6 – 0Stella RossaJNA, Belgrado
1953BSK Belgrado2 – 0Hajduk SpalatoJNA, Belgrado
1954Partizan4 – 1Stella RossaJNA, Belgrado
1955BSK Belgrado2 – 0Hajduk SpalatoJNA, Belgrado
1956-57Partizan5 – 3Radnički BelgradoJNA, Belgrado
1957-58Stella Rossa4 – 0Velež MostarJNA, Belgrado
1958-59Stella Rossa3 – 1PartizanJNA, Belgrado
1959-60Dinamo Zagabria3 – 2PartizanJNA, Belgrado
1960-61Vardar2 – 1Varteks VaraždinJNA, Belgrado
1961-62OFK Belgrado4 – 1Spartak SuboticaJNA, Belgrado
1962-63Dinamo Zagabria4 – 1Hajduk SpalatoJNA, Belgrado
1963-64Stella Rossa3 – 0Dinamo ZagabriaMarakana, Belgrado
1964-65Dinamo Zagabria2 – 1BudućnostMarakana, Belgrado
1965-66OFK Belgrado6 – 2Dinamo ZagabriaJNA, Belgrado
1966-67Hajduk Spalato2 – 1SarajevoStari plac, Spalato
1967-68Stella Rossa7 – 0BorMarakana, Belgrado
1968-69Dinamo Zagabria3 – 3 (dts)Hajduk SpalatoJNA, Belgrado
3 – 0 (Rip.)JNA, Belgrado
1969-70Stella Rossa2 – 2Olimpia LubianaBežigrad, Lubiana
1 – 0 (dts)Marakana, Belgrado
1970-71Stella Rossa4 – 0Sloboda TuzlaTušanj, Tuzla
2 – 0Marakana, Belgrado
1971-72Hajduk Spalato2 – 1Dinamo ZagabriaJNA, Belgrado
1973Hajduk Spalato1 – 1Stella RossaStari plac, Spalato
2 – 1Marakana, Belgrado
1974Hajduk Spalato1 – 0Borac Banja LukaJNA, Belgrado
1975-76Hajduk Spalato1 – 0 (dts)Dinamo ZagabriaMarakana, Belgrado
1976-77Hajduk Spalato2 – 0 (dts)BudućnostMarakana, Belgrado
1977-78Rijeka1 – 0 (dts)FK TrepčaMarakana, Belgrado
1978-79Rijeka2 – 1PartizanCantrida, Fiume
0 – 0Marakana, Belgrado
1979-80Dinamo Zagabria1 – 0Stella RossaMaksimir, Zagabria
1 – 1Marakana, Belgrado
1980-81Velež Mostar3 – 2ŽeljezničarMarakana, Belgrado
1981-82Stella Rossa2 – 2Dinamo ZagabriaMaksimir, Zagabria
4 – 2Marakana, Belgrado
1982-83Dinamo Zagabria3 – 2SarajevoMarakana, Belgrado
1983-84Hajduk Spalato2 – 1Stella RossaPoljud, Spalato
0 – 0Marakana, Belgrado
1984-85Stella Rossa2 – 1Dinamo ZagabriaMaksimir, Zagabria
1 – 1Marakana, Belgrado
1985-86Velež Mostar3 – 1Dinamo ZagabriaJNA, Belgrado
1986-87Hajduk Spalato1 – 1 (9-8 dtr)RijekaJNA, Belgrado
1987-88Borac Banja Luka1 – 0Stella RossaJNA, Belgrado
1988-89Partizan6 – 1Velež MostarJNA, Belgrado
1989-90Stella Rossa1 – 0Hajduk SpalatoJNA, Belgrado
1990-91Hajduk Spalato1 – 0Stella RossaJNA, Belgrado
1991-92Partizan1 – 0Stella RossaMarakana, Belgrado
2 – 2JNA, Belgrado

Marcatorimodifica wikitesto

Stjepan Bobek
Pos.GiocatoreClubReti[22]
1Stjepan BobekPartizan41
2Kosta TomaševićStella Rossa32
3Bora KostićStella Rossa31
4Marko ValokPartizan28
5Slaven ZambataDinamo Zagabria26
6Rajko MitićStella Rossa22

Notemodifica wikitesto

Voci correlatemodifica wikitesto

Coppe successivemodifica wikitesto

Dalla dissoluzione della Jugoslavia, iniziata nel 1991, sono nate 7 coppe nazionali. Ecco lo schema riassuntivo:

Anno→
Nazione↓
19911992199419951999200020022006
SerbiaKup JugoslavijeKup Jugoslavije / Kup Srbije i Crne GoreKup Srbije
MontenegroCrnogorski fudbalski kup
KosovoKupa e Kosovës
BiH (musulmani)no coppeKup NS BiHKup FBiHKup Bosne i Hercegovine
BiH (croati)Kup Herceg-Bosne
BiH (serbi)Kup Republike Srpske
MacedoniaKup na Makedonija
SloveniaPokal Nogometne zveze Slovenije
CroaziaHrvatski nogometni kup

Collegamenti esternimodifica wikitesto

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