David Piper

Corse solo 2 Gran Premi in Formula 1 a bordo di una Lotus 16 privata, ma è ricordato soprattutto per essere stato uno tra i migliori piloti privati di vetture Gran Turismo degli anni sessanta, per lungo tempo cliente della Ferrari^[1], le cui vetture erano dipinte nel tipico colore verde delle vetture da corsa inglesi invece del consueto Rosso corsa.

Oltre alle numerose affermazioni nelle competizioni nazionali, tra i suoi risultati di rilievo in campo internazionale vi sono le sei vittorie della "9 Ore di Kyalami" nel 1962 e 1963 su Ferrari 250 GTO^[2][3], nel 1964 su Ferrari 250 LM^[4], nel 1965 su Ferrari 330 P2^[5], nel 1966 su Ferrari 365 P2/3^[6] e nel 1969 sulla Porsche 917^[7].

Da segnalare anche la vittoria alla 1000 Km di Parigi del 1966^[8], il secondo posto alla 2000 Km di Daytona del 1964^[9], il secondo posto alla 1000 km di Spa 1969^[10], il terzo posto assoluto e la vittoria di classe "Prototipi fino a 4 litri" alla 12 Ore di Sebring 1965^[11], la vittoria di classe "Gran Turismo fino a 3 litri" alla 12 Ore di Sebring del 1964^[12], mentre il miglior risultato alla 24 Ore di Le Mans è il sesto posto ottenuto nel 1963 su una Ferrari 250 GTO della NART in coppia con Masten Gregory^[13].

Rimase ferito durante le riprese del film "Le 24 Ore di Le Mans" e perse parte di una gamba. Ristabilitosi passò alle corse storiche, continuando a correre sulla sua Porsche 917.

1959	Scuderia	Vettura												Punti	Pos.
	Pilota privato	Lotus 16						Rit						0

1960	Scuderia	Vettura												Punti	Pos.
	Pilota privato	Lotus 16							12					0

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