Endotermia (biologia)

Tipo di termoregolazione corporea

In biologia, l'endotermia (dal greco: endon = da dentro; thermos = calore) è la condizione degli organismi viventi la cui temperatura corporea è regolata dalla produzione di calore metabolico interno.[1] È un tipo di termoregolazione. Il suo contrario è chiamato ectotermia.

Termogramma di un serpente tenuto in mano da un uomo. È evidente la differenza di temperatura tra il serpente (ectotermo) e l'uomo (endotermo).

Meccanismi

Sono numerosi i meccanismi che permettono l'endotermia:

  • accelerazione metabolica;
  • vasodilatazione dei vasi prossimi alla cute, per permettere una migliore dissipazione del calore corporeo;
  • vasocostrizione dei vasi prossimi alla cute, per evitare la dispersione del calore corporeo;
  • copertura isolante data da specializzazioni cutanee (piumaggio e pelliccia), che formano uno strato di aria ferma fra la pelle e tali specializzazioni;
  • copertura isolante data da strati di grasso, dentro e fuori la pelle;
  • sudorazione per sottrarre calore al corpo, dato il passaggio dell'acqua da liquida a gassosa;
  • ansimo negli animali ricoperti di pelliccia e con poche ghiandole sudoripare, nei quali l'acqua evapora non dalla pelle, ma dall'apparato respiratorio e dalla lingua (saliva);
  • brividi, ossia movimento involontario muscolare, atto a generare energia cinetica e quindi calore;
  • meccanismi comportamentali, come riposare all'ombra quando fa caldo, o raggrupparsi tutti vicini quando fa freddo.

Vantaggi dell'endotermia

Rispetto agli animali a sangue freddo, gli animali a sangue caldo hanno:

  • maggiori prestazioni fisiche (soprattutto in termini di resistenza);
  • minore vulnerabilità alle temperature esterne e quindi capacità di colonizzare ambienti molto freddi;
  • maggiore velocità nel procacciarsi il cibo.

Svantaggi

  • Aumentata richiesta di cibo e quindi minore resistenza al digiuno;
  • minore durata della vita (in generale).

Note

Collegamenti esterni