Ferruccio Jakomin

Ferruccio Jakomin (Pobeghi, 7 settembre 1930Trieste, 30 aprile 1958) è stato un poeta italiano della minoranza slovena.

È considerato uno dei cantori autentici di lingua slovena dell'Istria[1], tra i primi che si impegnarono letterariamente in tale lingua[2].

Biografia

Nacque il 7 settembre 1930 a Pobeghi presso Capodistria, nell'Istria slovena allora sotto sovranità italiana. Studiò presso il ginnasio di Capodistria, poi a Celje, dove conseguì la maturità. Continuò gli studi di slavistica presso l'Università di Lubiana e successivamente a Napoli. Già negli anni del ginnasio iniziò a scrivere poesie e a dedicarsi alla cultura. Trasferitosi a Trieste divenne insegnante ad Aurisina, località dove visse fino alla morte, avvenuta in un incidente stradale il 30 aprile 1956, sulla strada tra Aurisina e Sistiana.

Opere

Iniziò la pubblicazione delle sue poesie sulla rivista capodistriana Bori; dopo il suo trasferimento a Trieste invece pubblicò sulla allora da poco aperta rivista Mladika, della quale fu tra i più importanti collaboratori[3]. Fece parte del Radijski Oder di Trieste, collaborò con la RAI su Radio Trst A e allo Slovenski Tabor di Monrupino, dove lesse le proprie poesie. Postuma uscì la raccolta di poesie Istrske pesmi.

Note

Bibliografia

  • (HR) Jasna Čebron, Ferruccio Jakomin, in Istarska Enciklopedija, vol. 1, Zagabria, Leksikografski Zavod Miroslav Krleža, 2005, p. 352, ISBN 953-6036-83-5.
  • (SL) Ferruccio Jakomin, Istrske pesmi, Trieste, Mladika, 1998.
  • (SL) Martin Jevnikar, Ferruccio Jakomin, in Primorski slovenski biografski leksikon, vol. 1, Gorizia, Goriška Mohorjeva družba, 1974, p. 563.

Collegamenti esterni

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